Comportiamoci con saggezza: fidiamoci! 

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Nel gennaio del 2020 abbiamo cominciato a sentire parlare di un virus che si stava diffondendo a Wuhan, in Cina. All’epoca si pensava fosse più che altro un problema a livello locale, non mondiale. Poco tempo dopo però dai dati abbiamo capito che il virus si stava diffondendo e così si sono iniziati a chiudere sia i confini nazionali che gli aeroporti. Il 22 gennaio il Comitato dei Coordinatori ha ricevuto la prima lettera di una filiale che parlava del coronavirus. Quella lettera veniva dalla Corea. Poco dopo abbiamo dato istruzioni a tutte le filiali dell’Asia dicendo cosa avrebbero dovuto fare se il virus fosse arrivato nel loro territorio. In passato avevamo già affrontato alcune epidemie più circoscritte, ma niente del genere a livello mondiale. Era chiaro che il virus avrebbe influito praticamente su tutte le nostre attività teocratiche. E così durante quei primissimi mesi del 2020 l’organizzazione avrebbe dovuto prendere tantissime decisioni. Bisogna capire che tutto questo stava succedendo nel bel mezzo delle nostre attività. Il programma per l’intero anno era già stato messo a punto. Avevamo visite programmate alle filiali, congressi di zona, anche congressi speciali. E poi c’erano il conferimento di Galaad e la Commemorazione praticamente alle porte. Dovevamo capire cosa fare. Una delle prime cose che il Corpo Direttivo ha deciso è che il Comitato dei Coordinatori diventasse il canale centrale di comunicazione per tutto quello che riguardava il COVID-19. Tra l’altro, il conferimento della 148ª classe della Scuola di Galaad si doveva tenere nel giro di 2 settimane. Potevamo avere degli ospiti? Potevamo avere un uditorio in presenza? Non c’era molto tempo per prendere queste decisioni. Tuttavia, dopo tante preghiere e averne parlato, tutto il Corpo Direttivo ha deciso che non ci sarebbe stato un uditorio in presenza per il conferimento dei diplomi di Galaad quel weekend. Non era mai successo prima! La cosa successiva che dovevamo decidere era se mettere in lockdown tutte le sedi della Betel. Ricordo chiaramente che era venerdì sera, 13 marzo. Ci stavano comunicando casi di COVID nelle congregazioni vicine alla Betel. E poi sapevamo che i beteliti quel weekend sarebbero andati nelle loro congregazioni a svolgere le loro attività. Se dovevamo decidere qualcosa, dovevamo farlo in fretta. Abbiamo chiamato ciascun membro del Corpo Direttivo e abbiamo spiegato la situazione. La decisione è stata unanime. Dovevamo mettere la Betel in lockdown immediatamente. E così nel giro di un’ora è stato comunicato in tutte le sedi della famiglia Betel degli Stati Uniti a chi era dentro di non uscire e a chi era fuori di ritornare alla Betel immediatamente. Qualche tempo dopo, abbiamo saputo che c’erano alcuni casi di COVID a Patterson. Se avessimo aspettato ancora un po’, avremmo corso il rischio di far diffondere il COVID in tutta la famiglia Betel. Davvero ci siamo resi conto di quanto Geova ci stesse proteggendo. Lo stesso weekend, oltre al conferimento di Galaad, doveva iniziare la campagna di distribuzione degli inviti alla Commemorazione. E le filiali ci chiedevano: “È sicuro andare di casa in casa a distribuire gli inviti? E se non possiamo andare in Sala del Regno, come facciamo?” Man mano che il virus si diffondeva in molti paesi, diventava sempre più evidente che dovevamo sospendere la normale opera di testimonianza. Questa era una decisione davvero molto seria da prendere. Ma dopo aver esaminato attentamente la cosa in preghiera, ci siamo resi conto che non avremmo mostrato rispetto per la santità della vita né amore per il prossimo se avessimo continuato a predicare di casa in casa. E così l’opera è andata avanti, per lettera, per telefono, ed è stata data davvero una grande testimonianza in questo modo! Personalmente sono rimasto colpito nel vedere quanto in fretta i fratelli si sono abituati a usare Zoom, a dare testimonianza per telefono, per lettera. E in tutto questo l’opera non solo non si è fermata, ma è come se avesse avuto un’accelerata. Dovevamo anche decidere cosa fare con le nostre Sale del Regno, con le adunanze. All’inizio alcuni fratelli pensavano: “Magari potremmo semplicemente guardare le adunanze registrate su JW Stream”. Beh, anche se questo è un ottimo strumento, se in effetti non potevamo incontrarci per molto tempo, sarebbe stato fantastico poter utilizzare uno strumento che permettesse ai fratelli e alle sorelle di riunirsi insieme virtualmente, di riuscire a interagire, di riuscire a incoraggiarsi a vicenda. Sapevamo che alcune filiali stavano già utilizzando Zoom nel loro paese per le adunanze di congregazione e ci siamo chiesti: “Si potrebbe usare Zoom per le adunanze di tutto il mondo?” Quindi abbiamo chiesto a quelle filiali di mandarci la loro valutazione su questo strumento. Abbiamo raccolto i loro commenti, fatto alcuni test e poi il Corpo Direttivo ha approvato l’uso di Zoom per le adunanze in tutto il mondo. E il Comitato dei Coordinatori desiderava aiutare le congregazioni a tenere adunanze ordinate su Zoom. Così nel giro di una settimana abbiamo inviato a tutte le congregazioni le istruzioni necessarie. E poco dopo sono state acquistate decine di migliaia di licenze di Zoom e sono state fornite alle congregazioni nell’ambito delle operazioni di soccorso. Però non tutti i proclamatori potevano usare Zoom, per problemi con Internet. Quindi pochi giorni prima che iniziasse la campagna, il Corpo Direttivo ha fornito istruzioni a tutte le filiali su come gestire queste situazioni specifiche. Ha anche annunciato che il discorso della Commemorazione sarebbe stato reso disponibile su jw.org. E quindi una filiale ha scritto e ci ha chiesto se potevano usare la televisione e la radio per trasmettere il programma. E abbiamo pensato: “Questa è un’ottima idea! Proviamo”. Quando abbiamo visto che in quel paese funzionava così bene, è stato disposto che in tutti i paesi dell’Africa si trasmettesse il programma via radio e via TV. E questo 2 giorni prima della Commemorazione. Che emozione è stata per molti fratelli in Africa scoprire poco prima che iniziasse il programma che potevano assistere alla Commemorazione simultaneamente insieme ai loro fratelli e alle loro sorelle di tutto il paese! È stato così strano per tutti noi assistere alla Commemorazione senza riunirci insieme. E chi poteva immaginare che alla Commemorazione del 2021 si sarebbe raggiunto un nuovo massimo di presenti? 21.367.603 persone hanno assistito all’evento! È evidente che Geova ha benedetto tutte le decisioni che sono state prese. Anche se tutte queste nuove cose venivano decise rapidamente, le consuete attività dell’Ufficio del Comitato dei Coordinatori non si erano fermate a motivo della pandemia. Il re del nord continuava a perseguitare i nostri fratelli, avevamo molti disastri e tante altre cose da gestire. Abbiamo dovuto gestire il doppio dei disastri nell’anno di servizio 2020, nel bel mezzo della pandemia, rispetto all’anno 2018. Praticamente ogni giorno era sempre più chiaro che stiamo vivendo negli ultimi giorni. Abbiamo inviato istruzioni alle filiali per aiutarle a capire quali operazioni si potessero rimandare e ad assicurarsi che le operazioni necessarie venissero fatte e in sicurezza. Senza dubbio la pandemia ha complicato notevolmente le operazioni di soccorso. Ma ha rafforzato la nostra fede vedere che il Corpo Direttivo non voleva assolutamente che questo gli impedisse di prendersi cura dei fratelli. In aggiunta all’impatto devastante di questi disastri, in certi paesi i nostri fratelli avevano difficoltà a reperire il cibo quotidiano a causa di restrizioni imposte dal governo, carenza di cibo nel loro paese o perché avevano perso il lavoro. Le filiali hanno dovuto letteralmente dare ai nostri fratelli il “pane quotidiano”. Le filiali sono state incoraggiate a formare dei comitati di soccorso che si occupassero dei bisogni a livello locale. È stato anche ricordato alle famiglie di preparare delle scorte di cibo, se possibile, nel caso in cui la situazione fosse peggiorata. Naturalmente il virus ha condizionato non solo le adunanze nella Sala del Regno, ma anche le assemblee di circoscrizione, i congressi di zona e anche i congressi speciali. Per cui il Corpo Direttivo ha deciso che nessun congresso di zona o speciale venisse tenuto in presenza nel 2020. E così, per la prima volta nella storia, il congresso di zona è stato trasmesso su jw.org a beneficio dei fratelli di tutto il mondo. Quella stessa settimana di marzo è stato approvato che su JW Broadcasting venisse trasmesso un programma sul coronavirus, su come andavano le cose. E quindi durante il fine settimana del conferimento dei diplomi della Scuola di Galaad sono stati preparati i testi e le interviste, e il programma è stato registrato e trasmesso la settimana seguente. Gli aggiornamenti del Corpo Direttivo sono un modo importante in cui ci stiamo prendendo cura dell’intera organizzazione durante la pandemia. Una volta che i vaccini erano disponibili, ci siamo trovati di fronte a un’altra sfida. La filiale degli Stati Uniti doveva procurarsene abbastanza per quelli della famiglia che volevano vaccinarsi. E così i primi giorni di aprile 2021 abbiamo indetto un’adunanza a cui hanno partecipato diversi fratelli di vari reparti, e a tutti è stato dato un compito. E così nel giro di 2 settimane avevamo abbastanza vaccini per vaccinare tutti quelli della famiglia Betel degli Stati Uniti che desideravano vaccinarsi. E così una settimana dopo abbiamo inviato una lettera a tutte le filiali incoraggiandole a verificare la disponibilità di vaccini per i servitori speciali a tempo pieno. Ci interessavano soprattutto quelli che servivano in paesi dove il governo non aveva reso disponibili i vaccini. Dopo aver dato quelle istruzioni, tantissime filiali ci hanno risposto dicendoci che erano riuscite a procurarsi i vaccini per i servitori speciali a tempo pieno che avevano deciso di riceverli. Diverse filiali hanno detto che sembrava impossibile ottenere i vaccini nel loro paese in quel momento. Ma dopo aver pregato al riguardo e aver seguito le istruzioni, nel giro della stessa giornata o del giorno successivo Geova è intervenuto e all’improvviso hanno avuto i vaccini. Tutte queste cose sono successe rapidamente, e anche se non è stato facile fare così tanti cambiamenti in un periodo di tempo così ristretto, abbiamo visto la benedizione di Geova sulle decisioni prese dal Corpo Direttivo. Televisione, radio, videoconferenze, tutto è servito per il bene dei fratelli. Il che dimostra come Geova stava guidando il Corpo Direttivo mentre prendeva queste decisioni così tempestivamente durante la pandemia. Ovviamente noi siamo sempre grati delle istruzioni che riceviamo dallo schiavo fedele, ma in questo speciale periodo di tempo è stato così incoraggiante vedere come Geova li stava usando per prendere quelle grandi decisioni. E ne hanno prese tante durante quella settimana di marzo. Anche se ci sono state diverse sfide e anche molti momenti tristi durante la pandemia, è stato straordinario vedere così tanti risvolti positivi. Molti inattivi sono ritornati e sono stati iniziati tantissimi studi biblici. Abbiamo visto in quanti modi Geova ci ha guidato, una decisione alla volta, un passo alla volta. E vedere come Geova ci ha guidato in questa situazione difficile mi ha aiutato a capire che, a prescindere da quello che succederà in futuro, Geova farà sempre la stessa cosa. Come dicono le Scritture, avremo le nostre sofferenze, e in effetti ce le abbiamo, ma d’altra parte siamo nelle braccia di Geova e quindi di cosa ci preoccupiamo? Si può dire che la fede di ciascun membro del Corpo Direttivo è stata rafforzata mentre insieme affrontavamo questa prova. E questa cosa continua a succedere, la nostra fede viene rafforzata. E decisamente Geova ci sta guidando e sta preparando il suo popolo per la vita nel nuovo mondo, la vera vita che è alle porte. È stato davvero un privilegio vedere lo spirito di Geova all’opera durante questa pandemia. Rafforza la nostra fede vedere come Geova usa il Corpo Direttivo per darci istruzioni basate sulla Bibbia, continuando a portare avanti l’opera del Regno, e tutto nel rispetto della santità della vita. Di conseguenza, la nostra fiducia nell’organizzazione di Geova è più forte, come mai prima. E costruire questa fiducia adesso è fondamentale, perché Geova ci sta preparando per gli eventi che ci attendono in futuro, tra cui ci sarà la grande tribolazione.

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