Complesso economico unitario

Complesso economico unitario


 “L’economia del URSS è un complesso economico unitario che comprende tutti gli elementi della produzione sociale, della distribuzione e dello scambio sul suo territorio” (art. 16 della Costituzione dell’URSS).

Elaborando la politica e la strategia economica, il PCUS definisce le principali direzioni e gli obiettivi concreti dello sviluppo economico dell’URSS. Lo Stato socialista, rappresentato dai suoi più alti organi di autorità e amministrazione statale, assicura che venga perseguita una politica sociale ed economica uniforme e che la guida economica venga effettuata sulla base di piani statali per lo sviluppo economico e sociale (v.) con la dovuta considerazione per i principi settoriali e territoriali.

Una pianificazione centralizzata che abbracci l’intero C.E.U. permette di concentrare le risorse materiali e umane su questioni di massima priorità in campo economico e culturale, di utilizzare in modo efficiente i vantaggi del socialismo, le potenzialità della concentrazione della produzione e della divisione socialista del lavoro e la distribuzione razionale delle forze produttive del Paese.

Affinché il Paese si sviluppi come C.E.U. è importante che lo Stato definisca le principali direzioni del progresso scientifico e tecnico e persegua una politica tecnologica uniforme, e che possa essere utilizzata una vasta gamma e varietà di leve e incentivi economici (v.).

Lo Stato redige e approva il bilancio nazionale consolidato dell’URSS (v.), gestisce un sistema monetario e creditizio unico e formula una politica salariale e dei prezzi.

L’economia sovietica funziona senza problemi come C.E.U. grazie al consolidamento delle basi materiali e tecnologiche dei rami e delle imprese che hanno rilevanza per l’intera Unione, alla creazione di grandi complessi produttivi territoriali e allo sviluppo delle infrastrutture.

Nella creazione e nel rafforzamento del C.E.U., il Partito Comunista è stato guidato dalla politica nazionale di Lenin, rafforzando lo sviluppo prioritario delle regioni che in precedenza avevano un livello inferiore di sviluppo delle forze produttive. Di conseguenza, negli anni successivi alla Rivoluzione d’Ottobre, il livello di sviluppo economico delle regioni e delle repubbliche arretrate fu innalzato a quello delle regioni e repubbliche più avanzate. Le loro economie sono ora diventate parte integrante del C.E.U. e ciascuna occupa un posto di rilievo nella divisione nazionale del lavoro.


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