Commissione Mobilità,  coinvolgimento operatori bus privati nel tpl, e azioni dell'Amministrazione - 8 giugno, videoconferenza

Commissione Mobilità,  coinvolgimento operatori bus privati nel tpl, e azioni dell'Amministrazione - 8 giugno, videoconferenza

Redazione DirettamenteRoma

Stefàno (5S): "La seduta di oggi è stata richiesta dal consigliere Politi e dalle opposizioni. Qui avremmo potuto fare un discorso più ampio, rispetto all'Aula. Parliamo dei servizi in più fatti dal coinvolgimento dei bus gran turismo."

Politi (Lega): "Ti ringrazio per aver accolto la nostra richiesta. Avevamo già trattato questo tema molto velocemente con l'Assessore Calabrese in cabina regia, chiedendo che nell'implementazione del servizio ci fosse un ragionamento più strutturato con gli operatori della categoria. Una delle categorie che sta subendo nettamente le difficoltà scaturite dalla crisi sanitaria. Le scelte prese un anno e mezzo fa non sono più valide e andrebbero derogate.

Abbiamo appreso dai giornali che il Comune si è fatto coadiuvare da alcuni gestori nell'implementazione del tpl di linea. Politicamente parlando non era più opportuno fare un ragionamento a monte con gli operatori, dando respiro ai tanti coinvolti nel settore, e non favorendone uno/due? Sarebbe interessante fare questa riflessione col Dipartimento Mobilità. 

E' vero che c'è il problema delle casse del Comune, ma trovo inadeguato quanto messo in campo fino ad oggi. Si dovrebbe fare un'ulteriore riflessione su un'implementazione maggiore del servizio."

Presente l'Assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese.

Dip. Mobilità: "Vorrei fare una riflessione e ricordare l'ambiente nel quale si sono formate determinate decisioni. Eravamo in un periodo di grande incertezza, ed eravamo nel periodo di pieno lockdown e iniziamo a porci il problema di cosa sarebbe accaduto con la ripresa, avendo poche informazioni e molte suggestioni. Insieme a Roma Servizi per la Mobilità ed altri uffici abbiamo iniziato a delineare il quadro maggiormente probabile in cui ci saremmo ritrovati, con la ripresa del fatidico 4 maggio.

Abbiamo fatto una serie di proiezioni tecniche, e parallelamente abbiamo ragionato su quale potesse essere l'attività di natura amministrativa che avrebbe potuto aiutare. Come Dipartimento abbiamo verificato se ci potessero essere le condizioni per poter coinvolgere operatori privati. Abbiamo valutato la possibile presenza di ostacoli tecnici, e abbiamo individuato un percorso che ci portasse in questa direzione, avendo così un maggior numero di mezzi a disposizioni per l'utenza, vista la grave riduzione di capacità che Atac in particolare doveva affrontare.

Successivamente abbiamo svolto un'indagine di mercato e abbiamo avuto una serie di risposte da parte di alcuni operatori, verificando che alcuni mezzi, dopo aver ottenuto l'autorizzazione, sarebbero potuti andare su strada. 

Così ci siamo orientati verso un procedimento, che ci viene fornito dalla normativa regionale: legge n.30 del '93.

Nel frattempo ci siamo avvicinati sempre di più alla scadenza del 4 maggio, e ci siamo affidati ad un'opzione già presente nel contratto in corso con l'azienda Roma TPL, in base al quale abbiamo affidato una maggiore quota di trasporto aggiuntivo. Al momento sono una settantina i mezzi impiegati nel servizio.

Il servizio aggiuntivo è stato affidato sempre restando all'interno del contratto. 

Sappiamo che questo non sarà probabilmente sufficiente, perché il quadro delle incertezze permane. Ci aspettiamo che da qui a qualche mese il trasporto pubblico vedrà di nuovo l'aumento della domanda. 

Riteniamo che sia una cosa buona avere un serbatoio disponibile, anche per situazioni non emergenziali, e in questo senso la realizzazione di una graduatoria potrebbe essere molto utile.

Pensiamo che entro qualche mese si dovrà prendere una decisione e partire con la procedura di subaffitto."

Roma Servizi per la Mobilità: "Abbiamo ricevuto le indicazioni e abbiamo ragionato sulla situazione pre-covid, ma soprattutto sulle criticità rilevate da Atac su alcune linee. Per questo abbiamo provveduto a migliorare la rete con nuove linee: Ponte Mammolo-Termini, Anagnina-Termini, Laurentina-Termini, Subaugusta-Ponte Mammolo. Abbiamo rimodulato le frequenze in base ai dati che ci sono pervenuti. Sono servizi integrativi, e la cittadinanza ha apprezzato lo sforzo. 

Abbiamo utilizzato dei bus gran turismo autorizzati per questo servizio. Ogni lunedì abbiamo la verifica dell'efficienza e delle percorrenze delle linee. Nel pomeriggio di oggi avremo i risultati della verifica di oggi, e fino ad oggi non abbiamo avuto problemi.

Oggi si ragionerà sul futuro, e le indicazioni che verranno sono motivo di lavoro e di impegno per Roma Servizi. Tutta l'attività è stata svolta in stretta collaborazione con Atac, sia per la gestione dei capolinea che per l'ottimizzazione delle macchine."

Assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese: "Partiamo da come si sono svolti i fatti. Gli uffici hanno rappresentato la parte tecnica, e nel momento in cui la fase 2 era in procinto di ripartire, abbiamo svolto un lavoro per capire quali elementi potessero aiutare il tpl. La possibilità di trasporto durante la fase 2 ha comportato un problema in relazione alla quantità di persone trasportabili. 

Questo lavoro che abbiamo svolto, ha avuto la necessità di partire con tutte le opzioni di fattibilità, andandole a verificare immediatamente. Il Dipartimento è partito inizialmente con manifestazioni di interesse aperte a tutti gli operatori privati, e nello stesso momento ha proceduto con le verifiche normative per andare a capire come coprire questi affidamenti.

Queste verifiche hanno evidenziato la possibilità di andare ad impiegare dei km non percorsi nei mesi iniziali del 2020, quindi gennaio e febbraio. Km già contrattualizzati che il privato avrebbe comunque dovuto fare. 

Ad oggi, questi operatori privati che ci avevano dato disponibilità non sono stati messi da parte. Abbiamo fatto un lavoro importante con l'Assessorato alle Attività Produttive per andare a differenziare gli orari di punta delle attività, e abbiamo fatto un buon lavoro con lo smart working. 

Questi 70 bus sono stati necessari per andare ad alleggerire alcuni carichi critici, soprattutto nelle ore mattutine. Siamo andati a sussidio delle grandi stazioni che hanno una grande capacità di afflusso. 

Tutto ciò è stato fatto lavorando in una situazione emergenziale.

E' stato brutto leggere sulla stampa che questi affidamenti che abbiamo fatto risulterebbero illegali secondo qualcuno. Ho spiegato più volte il procedimento di questi affidamenti, e devo dire che anche oggi mi ritrovo costretto a verificare che ci sono esposti in Procura che segnalano una mancanza di trasparenza. Esposti delle opposizioni che sono legittimi. Noi siamo stati sempre disponibili a fornire delle risposte. 

Ci sono dei punti di buona amministrazione in questa fase emergenziale che abbiamo vissuto. Da parte della cittadinanza sono giunti apprezzamenti, e per carità è tutto perfezionabile. Con Atac abbiamo avviato un percorso di concordato ancorato su tre anni.

Azienda che abbiamo salvato dal fallimento. Arrivare a leggere sui quotidiani, come anche oggi, che tutto questo impianto è a rischio e che non pagheremo le rate, fa dispiacere. La cittadinanza non merita di dover essere ogni volta gravata da un'informazione che non riporta integralmente quello che si sta portando avanti con fatica."

Franco Tinti (Astra): "Ci troviamo in notevoli difficoltà. Come consorzio abbiamo fatto una proposta. Siamo in difficoltà dal punto di vista sociale ed economico. Abbiamo autisti senza stipendio. L'unica soluzione era quella di poter lavorare in ambito comunale, instaurando una nuova forma di collaborazione per il trasporto."

Luciano Dall'Ara, Associazione Uniti per l'Italia: "Questa categoria sta soffrendo, e come tutti sapete sarà una delle ultime categorie a ripartire. Ci serve il turismo di massa, per poter ripartire. 

Abbiamo bisogno di aiuti dalle istituzioni, dandoci anche la possibilità di lavorare aiutando gli enti. Ci sono operatori che si sono indebitati. Penso fosse più giusto distribuire l'affidamento su tutte le aziende, aiutando tutti, piuttosto che affidarsi a poche aziende. Si sarebbe potuto utilizzare un pullman per ogni azienda. Non scordatevi che fatturiamo come categoria oltre i 3 miliardi all'anno bene o male, e quindi abbiamo una nostra importanza. Facciamo investimenti importanti per ogni mezzo. 

Ridare tramite i consorzi la possibilità di poter entrare anche con un solo pullman ad azienda sarebbe un passo importante in avanti, dando una mano ai vari operatori.

Non me ne vogliate, però sarebbe saggio vedere in futuro di poter diminuire del 50% o togliere completamente le ztl per i bus turistici, in modo da far ripartire tutte queste aziende. Già ridurre del 50% sarebbe un aiuto."

Stefàno (5S): "Se ti riferisci all'accesso delle ztl, dubito che cambi qualcosa. Vediamo quando ci sarà la ripresa cosa si potrà fare per venirvi incontro. Tutto dipenderà dal ritorno dei turisti, e questo è chiaro. Vediamo da settembre con la ripresa delle scuole, che succederà. Ci ragioneremo senza preconcetti."

Dipartimento Mobilità: "Questo tema di allargare ad una platea maggiore il Dipartimento se lo è posto subito, e in maniera prioritaria. La manifestazione di interesse è partita a fine aprile, molto presto, e me lo ricordo bene perché queste valutazioni furono fatte il giorno di Pasqua. Stavamo ragionando ciascuno nelle proprie case su come dare un respiro anche agli operatori privati, approfittando dell'emergenza Covid. 

A prescindere dalla partita finanziaria, ci siamo resi conto che la procedura di evidenza pubblica avrebbe previsto non meno di 3/4 mesi di tempo per la formazione di una graduatoria. Questo è ben circostanziato in una nota che ho redatto, perché dobbiamo tenere presente che il Comune non potrebbe intervenire sulla gara, a meno che non si tratti di linee aggiuntive e quindi nuovi servizi. Ma visto che stiamo parlando di potenziamento di linee esistenti, la stazione appaltante non può che essere Atac, sia in virtù della norma e del contrato di servizio.

Roma Capitale detiene una capacità di ingerenza di controllo su Atac. Se la prima stabilisce che si deve fare questa cosa, Atac deve farla. 

Abbiamo prima ragionato su come avvalerci degli operatori privati, non solo per l'emergenza vissuta ma anche per aiutare tutti. Purtroppo, dati i tempi e la pressione che ci derivava dalle imminenti aperture, abbiamo optato per questo percorso che avevamo già pronto. Ma nulla ci vieta di muoversi adesso su altri percorsi."

Franco Tinti (Astra): "Proverei anche ad affrontare il discorso scuolabus. Se le regole covid restano come quelle attuali, come pensiamo di trasportare gli alunni nelle scuole a settembre? Abbiamo il tempo per poter svolgere una gara, senza arrivare all'ultimo senza soluzioni. 

Se i turisti non tornano in Italia, e nessuno li trasporta, i problemi aumenteranno e alcune attività non ripartiranno mai."

Stefàno (5S): "Possiamo provare a comprendervi. Però come già spiegato, siamo all'interno di alcune maglie e binari che dobbiamo rispettare. Al di là della seduta di oggi, ci continueremo a tenere in contatto, monitorando l'evolversi della situazioni. Non dimentichiamoci però i binari su cui dobbiamo muoverci."

Stefano Carmignoto, Associazione Bus Condiviso: "Noi nasciamo per poter mettere in contatto gli operatori di bus turistici con le amministrazioni e le piattaforme digitali, per poter strutturare un sistema di mobilità sostenibile vantaggioso per tutti. Questo sistema lo abbiamo iniziato a fare per esempio con le partite della Lazio, avendo riscontri positivi. Abbiamo parlato con al Società Lazio e abbiamo proposto di pubblicizzare questo tipo di attività, quindi il bus sharing, e loro hanno accettato. Attraverso le piattaforme digitali abbiamo pubblicizzato il tutto e abbiamo permesso alle persone di recarsi allo stadio senza intaccare col traffico privato, e favorendo la mobilità sostenibile. 

Sappiamo che oggi l'Amministrazione ha difficoltà ad agevolare gli operatori privati, ma noi proponiamo un piano che non costerebbe un Euro. L'amministrazione dovrebbe solo pubblicizzare questo sistema di bus sharing, per permettere agli operatori di poter sopravvivere.

L'utente potrebbe programmare un trasporto fatto su misura, soprattutto in vista della futura apertura delle scuole. Ma se l'utente non sarà mai a conoscenza di questo tipo di servizio attivo, non lo sfrutterà mai. Chiediamo all'Amministrazione di farsi carico nella diffusione di questo sistema di trasporto." 

Stefàno (5S): "Quale sarebbe il target del vostro servizio? La vostra sfera può dedicarsi ai trasferimenti aziendali, per esempio? Per il singolo cittadino diventerebbe un servizio di linea, e sarebbe complicato. Per le aziende o le scuole potrebbe essere invece interessante."

Stefano Carmignoto, Associazione Bus Condiviso: "Questo tipo di trasporto può essere facilmente utilizzato per le scuole, come navette aziendali, e può essere utilizzato anche dagli stessi dipendenti pubblici. 

Oggi sappiamo che ci saranno decine di dipendenti pubblici che torneranno a lavoro, una volta finito lo smart working e tutto ciò si riverserà sul trasporto pubblico o sul traffico privato. Noi mettiamo a disposizione questa possibilità. 

Ad oggi abbiamo utilizzato a Roma questo servizio con la Lazio, e in questo modo i tifosi laziali potevano partire da punti come Ponte Mammolo ,per esempio, per arrivare allo stadio."

Stefàno (5S): "La seduta di oggi è stata utile per chiarire alcuni punti interessanti e attuali. Restiamo a disposizione come commissione, e ci terremo in contatto, sperando che il turismo nazionale possa intanto ripartire."

Il servizio di implementazione del tpl con i bus gran turismo ha permesso di poter dare maggiore respiro e aiuto ad alcune stazioni importanti di Roma come Laurentina, Termini, Anagnina e Ponte Mammolo. Ad oggi c'è una settantina di bus che opera su queste quattro linee, istituite da poco. Chiudiamo la diretta, ricordandovi che alle 15.00 torneremo di nuovo in diretta per seguire la commissione Turismo! 


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