Commissione Controllo, stato finanziario e patrimoniale Ama SpA e requisito continuità azienda - 24 giugno, videoconferenza

Commissione Controllo, stato finanziario e patrimoniale Ama SpA e requisito continuità azienda - 24 giugno, videoconferenza

Redazione DirettamenteRoma

Buongiorno cari lettori, fra pochi minuti inizierà la commissione.

Presente l'Amministratore Unico di AMA, Stefano Zaghis.

Palumbo (PD): "Non vorrei ripetere gli stessi discorsi, visto che bene o male tutti conosciamo la situazione di AMA. Dal punto di vista della continuità aziendale quali scenari si aprono dopo la mancata approvazione del bilancio del 2017?"

Organo di controllo: "A seguito dell'iter di sospensione dell'approvazione del bilancio, ci siamo mossi per verificare la possibilità di continuità aziendale e patrimoniale. La società il 4 e il 5 giugno ci ha trasmesso delle simulazioni di scenari prudenziali, e per determinati elementi si tratta di due simulazioni che ci possono rendere confidenti sulla continuità aziendale. L'elemento che più ci preoccupava, quello finanziario, in base a queste simulazioni la situazione previsionale presenterebbe una continuità finanziaria.

La società rimarrebbe in equilibrio finanziario con un orizzonte temporaneo di 12 mesi. E' anche vero che le banche già sul breve termine hanno tolto il loro appoggio. 

Altro punto che merita attenzione è quello della situazione patrimoniale aggiornata. Dalla simulazione che ci è stata fornita, l'amministratore ha identificato delle poste di bilancio sulle quali sono in corso delle ulteriori verifiche. Verifiche che sono conseguenti alle inchieste giudiziarie che ci sono state,e al passare del tempo."

Palumbo (PD): "Da quello che capisco è stato chiesto di sospendere l'approvazione del bilancio relativo al 2017 per una serie di motivi. Noi facciamo fatica a capire come si è giunti a quello che sarà il quinto progetto di bilancio. Abbiamo sostituito più volte in questi quattro anni il management. 

Come siamo arrivati a questo punto? E quali sono le prospettive per l'azienda?"

Amministratore Unico AMA, Stefano Zaghis: "Per quanto riguarda la parte patrimoniale chiaramente AMA ha rappresentato in maniera progressiva negli ultimi nove mesi a Roma Capitale cosa si sarebbe dovuto fare. Roma Capitale ne ha preso atto, e ha assegnato un punto di discontinuità importante rispetto al passato ventennale di AMA. Questo permetterà ad Ama e Roma Capitale di andare verso una riconciliazione complessiva delle crediti e delle voci patrimoniale.

Tra il dicembre 2018 e l'inizio 2019 è stata riscontrata una problematica nella gestione della Tari, a seguito di un'ispezione della Bce. E ha portato al sequestro della documentazione. Dobbiamo considerare cosa ha generato questo problema, fin dal 2003, quando Roma Capitale decide di cedere ad Ama l'incasso della tariffa sui rifiuti. Attraverso un nuovo contratto univoco nel 2009 si cerca di trovare una soluzione. Da qui in poi si susseguono una serie di atti.

E' necessario approfondire, e subito dopo il sequestro della documentazione ho attivato una task force per revisionare tutti i bilanci passati, e per analizzare tutti gli atti che si sono succeduti dal 2003. 

Stiamo lavorando per avere una posizione condivisa, anche con Roma Capitale su questa partita. Abbiamo apprezzato le due memorie di giunta, e la delibera di giunta che recepisce tutte le indicazioni che abbiamo fornito al Comune.

La Tari non incide sul bilancio, e non ha un impatto dal punto di vista dei numeri in sé stessi. 

Sulle partite creditorie e debitorie nei confronti di Roma Capitale non ho numeri precisi, e gli uffici stanno lavorando molto su questo tema."

Palumbo (PD): "Sulla vicenda Centro Carni?" 

Amministratore Unico AMA, Stefano Zaghis: "Ama ha trasmesso a Roma Capitale tutta la documentazione necessaria, e aspetta le dovute indicazioni. Devo chiarire una cosa in maniera puntuale. Ama non è il proprietario del Centro Carni. Quando Ama è stata autorizzata ad apportare il proprio patrimonio immobiliare in un fondo, da quel 2014 Ama è diventato quotista del Centro Carni. Nel patrimonio di Ama ci sono le quote di gestione del Centro Carni. Il quotista ha una sua capacità di intervento all'interno dell'assemblea dei quotisti. Pertanto quello che Ama negli ultimi otto mesi avrebbe dovuto fare relativamente alle attività concesse al quotista, lo ha fatto.

Quando sono arrivato, ho chiesto se Roma Capitale volesse continuare a valorizzare l'immobile, e la risposta è stata affermativa. Per questo l'attuale organo amministrativo ha svolto da novembre 2019 tutto ciò che era necessario per cercare di mettere l'azionista nelle condizioni di poter valutare la valorizzazione. 

E' stata convocata l'assemblea dei quotisti che finalmente ha presentato il progetto di valorizzazione, il quale è stato accompagnato da un lavoro di approfondimento e fattibilità. Questa documentazione, così come c'è stata presentata è stata inviata a Roma Capitale, che essendo azionista deve fare le proprie valutazioni.

L'importante è rappresentare che ci sono dei binari paralleli: Ama come quotista e Roma Capitale come azionista." 

Palumbo (PD): "Roma Capitale ha interesse, se vuole salvare Ama, nel fare una valorizzazione del bene."

Baglio (PD): "Io non ho capito il valore del Centro Carni, a quanto ammonta la svalutazione? La cosa che mi interessa capire è appunto se possiamo avere indicazioni sulla chiusura in rosso del bilancio del 2017? Si riesce a garantire per il 2019 un bilancio in pareggio?"

Amministratore Unico AMA, Stefano Zaghis: "La valutazione fatta dall'esperto indipendente dal fondo, 31 milioni nel 2017 e 24 milioni nel 2018, e confermata dal consiglio di amministrazione è confermata dal gestore dell'immobile. La possibilità per il quotista di rappresentare in assemblea ha impedito all'azionista di farsi un'idea concreta. Abbiamo richiesto al fondo di ripresentare in assemblea dei quotisti il progetto di valorizzazione e di fattibilità, ma è stato fatto con lentezza. 

Visto che avevamo necessità di chiudere per il bilancio 2017, ho attivato una perizia indipendente, dalla quale è venuta fuori una valutazione a gennaio 2020 di 91 milioni di Euro, e l'abbiamo inserita nel bilancio. 

Nel frattempo il fondo ha presentato una serie di documenti, e alla fine ha presentato il progetto e lo studio di fattibilità per la valorizzazione del Centro Carni. La documentazione è stata passata all'azionista, Roma Capitale, e in questo modo si è completato finalmente in maniera corretta l'iter.

Per i bilanci 2017, 2018 e 2019, non posso ancora risponderle. Le date per avere una risposta sono quelle del 31 luglio e 30 settembre. Pertanto quando avrò certezza delle attività di conciliazione che è in corso in queste settimane, chiaramente potremo mettere un punto definitivo sui bilanci in questione.

Entro il 31 luglio le strutture che hanno pendenze creditorie e debitorie con Roma Capitale devono conciliarle."

Baglio (PD): "Il bilancio del 2019 non doveva essere approvato dal cda di Ama entro il 30 giugno, in virtù dell'emergenza sanitaria?" 

Amministratore Unico AMA, Stefano Zaghis: "E' un decreto legislativo che lo dice per tutta Italia, non solo per Ama." 

Baglio (PD): "Ad oggi non posso sapere come chiuderanno i bilanci 2017, 2018 e 2019. Rispetto alle scadenze di legge, quali sono le sanzioni per un'azienda che non approva i bilanci?" 

Direttore Generale, Franco Giampaoletti: "Stiamo ancora purtroppo incagliati con l'approvazione del bilancio 2017, bilancio che era pronto per l'approvazione e la discussione, se non fosse stato per il sequestro della documentazione da parte della Guardia di Finanza.

Non abbiamo approvato il bilancio del 2017, e in questo modo diventa impossibile approvare i bilanci 2018 e 2019. 

Per quello che riguarda il Centro Carni, fino al 2019 era valutato con la sua valorizzazione completa. C'è una posizione che l'ente sta portando avanti per la valorizzazione dell'area. 

Ci sono termini di legge per la presentazione di bilanci. Se si vuole parlare di conseguenze per eventuali ritardi nell'approvazione di bilanci, non ce ne sono. Siamo indagati per il contenuto dei bilanci, e non per i ritardi."

Baglio (PD): "Il bilancio del 2017 è stato approvato dal cda, no?"

Direttore Generale, Franco Giampaoletti: "No, siamo qua per la conseguenza di atti sconsiderati e fatti da soggetti che non fanno più parte della nostra organizzazione. 

Il bilancio del 2017 era stato adottato per la prima volta da Bagnacani, che però era stato bocciato. C'è stato un secondo progetto di bilancio, simile al primo, e che è stato infatti bocciato. 

Dovremmo essere tutti chiamati a tenere un comportamento adeguato. Quello che dobbiamo fare adesso è mantenere alta la collaborazione, fra Ama e gli uffici comunali.

L'obiettivo è sostenere, nei limiti della legge, una società come Ama, vista l'importanza e l'impatto del servizio che svolge."

Natale Di Cola (CGIL): "Tolto il fatto delle promesse del management sull'approvazione del bilancio, nella delibera di giunta leggo che il progetto di bilancio viene presentato il 6 marzo dall'amministratore unico, e quindi ben prima dell'indagine di cui si parla. Su tante cose che vengono citate nel verbale, non le ritrovo nella ricostruzione dei fatti. Tre cose mi preoccupano: leggendo la delibera, non trovo nessuna apertura di Roma Capitale a riconoscere crediti; impegno di Roma Capitale a dettare il piano industriale; piano finanziario della tariffa per il 2020.

Volevo capire se nel piano che si sta predisponendo si sta pensando anche allo scenario di un fallimento o di un concordato."

Amministratore Unico AMA, Stefano Zaghis: "Vorrei precisare alcune cose. La continuità finanziaria di Ama per i prossimi 12 mesi non è fuori discussione, e questo è un punto fermo. 

Nella delibera di giunta non c'è nessuna similitudine con i precedenti progetti di bilancio approvati dai cda passati. Questo è un bilancio che stava per essere approvato dalla giunta capitolina, e solo a causa di un'indagine ispettiva si è interrotto l'iter. Abbiamo dovuto prendere atto di questa situazione tenendo conto del lavoro di conciliazione fatto in precedenza.

Roma Capitale ha preso atto di tutte le indicazioni che sono state fornite in questo periodo, e le ha accorpate in una delibera."

Direttore Generale, Franco Giampaoletti: "Non siamo al punto dove saremmo voluti essere, come sviluppo dei fatti. C'è tutta una serie di eventi esterni rispetto alla nostra gestione dei fatti. 

Se l'amministratore evidenzia che sulla base dell'incastro delle informazioni recepite, ritiene che ci siano indicatori di crisi aziendale, è chiaro che si analizza meglio la situazione. Da qui a parlare di fallimento e concordati non è corretto. Siamo in un momento di difficoltà, ma i percorsi amministrativi sono assolutamente in atto e stiamo liberando risorse che a breve diventeranno liquidità per Ama. Non voglio essere l'uomo che tranquillizza a tutti i costi, ma nemmeno voglio vedere tragedie dove non ci sono."

Montella (5S): "Vorrei partire dalla Tari, perché stavo analizzando il discorso delle criticità venute fuori per la gestione della tassa di questi anni. Nel cronoprogramma era messo in evidenza che si sarebbero dovute rispettare delle date, e si cita anche una realizzazione di un nuovo sistema informativo per la riscossione della Tari. Il problema di quest'ultima è che non si riscuote la cifra che si stabilisce. L'internalizzazione del sistema non è quindi ancora avvenuta.

Se io ho cancellato con una delibera di giunta circa 159 milioni di Euro di crediti Tari, e questa cancellazione viene avallata nell'approvazione del rendiconto 2019, la mia preoccupazione è volta a questa cancellazione quando è in corso un'indagine." 

Direttore Generale, Franco Giampaoletti: "Se Roma Capitale dice che Franco Giampaoletti non deve più pagare i 50 euro di Tari di anni fa, cancella il tributo. L'indagine va su un'altra direzione, e non mi sembra che le due cose siano profondamente intrecciate."

Assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti: "Già il nodo era stato predisposto nel 2020, e insieme all'azienda ci siamo mossi per rispettare il cronoprogramma che ci eravamo dati. Ci sembrava non corretto buttare via tutto il database fatto da Ama negli ultimi anni. Il loro database non è da radere al suolo. Stiamo cercando piano piano di far integrare fra loro i sistemi."

Amministratore Unico AMA, Stefano Zaghis: "Il database è di Ama, così come viene puntualmente upgradato anno dopo anno. Consente ad Ama di essere la prima società, tra i capoluoghi di regione, per il contributo riscosso. 

Il nostro database è molto valido."

Montella (5S): "Questo tema del database lo abbiamo affrontato più volte anche in commissione ambiente e abbiamo potuto vedere e notare le criticità presenti all'interno di esso. Essendo che noi abbiamo detto di voler internalizzare la tariffa dei rifiuti, dobbiamo unificare il database.

Questa cabina di regia ha chiuso l'internalizzazione della Tari?"

Direttore Generale, Franco Giampaoletti: "Faccio parte della cabina di regia, e le attività dovrebbero essere state concluse. Sulla internalizzazione della Tari è stato fatto tutto." 

Amministratore Unico AMA, Stefano Zaghis: "Il processo è in corso e sono già iniziate le simulazioni, e nelle prossime settimane verranno firmati tutti i documenti necessari. Tenete conto che il service di questo servizio è Poste Italiane, e chiaramente l'emergenza Covid ha rallentato il suo lavoro. Al netto di questo, il lavoro congiunto sta andando avanti."

Figliomeni (FdI): "La città aspetta delle risposte. C'è un piano tecnico giuridico che lasciamo alla magistratura e alla Bce. 

Dobbiamo però pensare ai lavoratori e ai cittadini. Tutto parte da una situazione iniziata nel 2003. Ora tutto ha una conseguenza, e c'è stato anche questo problema di cambi di management in questi quattro anni. La situazione non è migliorata e anzi, si è aggravata. 

Mi dispiace che ci sia questa continuità che coincide con il mandato del sindaco. Ci sono delle situazioni molto molto delicate anche in altri settori."

Palumbo (PD): "C'era anche il discorso del piano assunzionale che non so come andrà a finire, vista la situazione."

Amministratore Unico AMA, Stefano Zaghis: "Per la parte relativa alle assunzioni e agli scivoli, tenuto conto che Ama ha una situazione dei dirigenti di un certo tipo da molto tempo, si vede che questi ultimi non erano più in grado di poter continuare a reggere la mole di lavoro. 

Ricordiamo che Ama dal 2014 al 2019 non ha potuto assumere, per una serie di atti e comportamenti del passato. Quando sono arrivato ho percepito la necessità di maggiori forze fresche. Così abbiamo valorizzato il capitale umano che avevamo a disposizione in attesa del piano assunzionale. Ama continuerà a cercare di valorizzare le risorse interne, con lo scopo di migliorare il servizio.

Ho presentato il 15 ottobre un piano assunzionale molto discusso, che deve essere approvato dall'amministrazione entro il 30 giugno. Ama nel frattempo, per rispetto del socio azionista unico, non ha proceduto con alcuna assunzione."

De Priamo (FdI): "Vorremmo esprimere una profonda preoccupazione. Se il dottor Giampaoletti dice che non si verificherebbe un vulnus per la mancata approvazione dei bilanci, ciò non significa che non ci debba essere una preoccupazione. Il fatto che un solo anno di bilancio di Ama sia stato approvato durante questa amministrazione è negativo, di una gravità estrema. Alla luce di quello che abbiamo sentito sulle rassicurazioni e sul futuro di Ama, loro possono garantire che l'azienda non rischia un fallimento o un concordato fallimentare? Possiamo dare questa rassicurazione a cittadini e lavoratori?

Per le nuove assunzioni, so che sono state fatte delle call per delle posizioni dirigenziali. Al netto del tema se fossero necessari o meno, dal punto di vista procedimentale Roma Capitale ha autorizzato tutto ciò?"

Direttore Generale, Franco Giampaoletti: "Siamo preoccupati per la situazione in merito a quelli che possono essere eventuali riflessi negativi? Non particolarmente. 

In merito al piano assunzionale, l'istruttoria spetta al Dipartimento delle Partecipate. 

Per il Centro Carni c'è una cabina di regia all'interno del quale è stato presentato un piano di valorizzazione. 

Il piano assunzionale è della società. Il soggetto che deve disegnare l'organizzazione aziendale sottesa al raggiungimento di obiettivi stabiliti non è Roma Capitale. Noi vigiliamo sulla corretta applicazione dei principi. Un'esplorazione di mercato può essere fatta in qualsiasi momento, e intanto si acquisisce la disponibilità dei profili professionali. Non si viene a creare un vincolo o obbligo di assunzione."

Cari lettori dobbiamo lasciare la commissione, ormai giunta quasi a conclusione. Sono stati toccati tanti temi nella seduta di oggi. Da sottolineare la rassicurazione sulla continuità finanziaria di Ama per i prossimi 12 mesi. Chiudiamo la diretta, e buona Roma a tutti!


Stream mandato in onda da #DirettamenteRoma: https://t.me/direttamenteroma

Contenuto rilasciato in licenza Creative Commons 4.0 attribuzione-non commerciale-non opere derivate. Se ne fai uso, per favore cita la fonte: #DirettamenteRoma

Report Page