Combattono per la fede - Chi ha il coniuge non Testimone

Combattono per la fede - Chi ha il coniuge non Testimone

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INDICE

Geova Dio nella sua Parola, la Bibbia, ha detto una cosa molto importante in Tito 2:11. Tito 2:11. Qui dice: “L’immeritata bontà di Dio è stata infatti resa manifesta, portando così la salvezza a ogni tipo di persona”. Sì, “a ogni tipo di persona”. Questo era valido nel I secolo ed è valido anche oggi, anzi oggi molto di più. Quando abbiamo conosciuto la verità e abbiamo deciso di servire Geova, siamo entrati a far parte di una grande famiglia internazionale composta da “ogni tipo di persona”. 

In questo simposio parleremo di 3 tipi di persone: 

1. primo, quelli che hanno il coniuge che ancora non è testimone di Geova, 

2. secondo, quelli che sono stati cresciuti da un solo genitore o parente che è testimone di Geova 

3. e terzo, quelli che sono single. 

Molti fratelli e sorelle si trovano in situazioni di questo tipo e stanno riuscendo a ‘combattere tenacemente per la fede’, come dice Giuda 3. Tutti loro sono componenti molto preziosi della congregazione. 

Mentre parleremo di queste 3 situazioni nei discorsi di questo simposio, pensiamo a quelli che nella nostra congregazione stanno affrontando situazioni simili a quelle che verranno descritte e chiediamoci: “Come posso dimostrare che anche io considero preziosi questi fratelli e sorelle nella congregazione?” E chiediamoci anche: “Se invece sono io a vivere una delle situazioni di cui si parlerà, cosa può aiutarmi a continuare a combattere tenacemente per la fede?” 

In questo discorso parleremo di chi nella congregazione ha il coniuge che non è Testimone. Per fare un esempio famoso, potremmo parlare di una donna del I secolo di nome Eunice, la madre di Timoteo. In Atti 16:1 si parla di Timoteo e si dice che “sua madre era una donna giudea credente ma suo padre era greco”. Qui si parla di Eunice come di una donna credente, ma non si dice la stessa cosa del padre di Timoteo, non si dice che era credente. Capiamo quindi che il padre di Timoteo non era cristiano. Comunque, sua mamma Eunice insieme a sua nonna Loide insegnarono a Timoteo gli scritti sacri, cioè la verità che si trova nella Parola di Dio. 

Quando parliamo di coniugi non Testimoni, dobbiamo riconoscere che le circostanze sono diverse e che ogni persona è a sé. Alcuni coniugi non Testimoni fanno opposizione, altri semplicemente non sono interessati, mentre altri ancora sostengono il coniuge Testimone e forse mostrano anche interesse, ma non fanno i passi necessari per arrivare al battesimo. Alcuni Testimoni hanno invece il coniuge che si è battezzato, ma che poi si è indebolito spiritualmente. Quindi forse non partecipa più alle adunanze o al ministero e non partecipa più all’adorazione in famiglia. E poi purtroppo ci sono alcuni che hanno il coniuge che non è più Testimone. Ma non pensiamo che chi non è più Testimone sia irrecuperabile. Speriamo sempre che chi è stato disassociato capisca di aver sbagliato, si penta e ritorni da Geova. 

Ora ci chiediamo: “C’è qualcosa che come proclamatori possiamo fare per dimostrare che apprezziamo questi fratelli e sorelle che al momento non hanno il coniuge nella verità?” Sì, certo. Ce ne parla l’apostolo Paolo in Filippesi 3:17. In questo versetto ci dice che possiamo imitare il loro esempio e imparare da loro. Leggiamo Filippesi 3:17. Dice: “Imitate uniti il mio esempio, fratelli, e osservate quelli che seguono il modello che avete in noi”. Avete notato? “Osservate quelli che seguono il modello che avete in noi”. Quindi l’apostolo Paolo disse di imitare il suo buon esempio e anche l’ottimo esempio di altri nella congregazione. 

Perciò anche quelli che in congregazione hanno il coniuge che non è Testimone sono un eccellente esempio per noi. Si impegnano tantissimo per mantenere forte la loro amicizia con Geova. Si impegnano tantissimo per continuare ad avere un buon programma di attività spirituali. E molti hanno imparato a essere equilibrati nel gestire gli impegni familiari e le attività spirituali. Non è facile, ma ce la stanno mettendo tutta. Perciò come dovremmo considerarli e trattarli? Dovremmo fare quello che troviamo scritto in Filippesi 2:4. Non dobbiamo cercare solamente il nostro interesse, ma dobbiamo cercare anche quello degli altri. Questo significa, ad esempio, interessarci di come stanno. E li trattiamo anche con rispetto. Inoltre stiamo in loro compagnia. Ci rendiamo conto che sono persone spirituali e quindi abbiamo tanto da imparare da loro. 

È davvero meraviglioso, siamo una famiglia e ci vogliamo tanto bene! 

Per noi i fratelli e le sorelle che hanno il coniuge non Testimone sono importanti e ci interessiamo di loro, come dice la scrittura, perché li amiamo e impariamo dalle loro belle qualità. Allora cosa possiamo fare di pratico? Ogni volta che è possibile, cerchiamo di passare del tempo insieme a loro. Ma c’è anche qualcos’altro che possiamo fare. Cerchiamo di interessarci del loro coniuge non Testimone e di aiutarlo a conoscere Geova. Per esempio, se le circostanze lo permettono, potremmo invitarli con il loro coniuge a mangiare o a fare qualcos’altro insieme. Se parliamo in tono positivo e siamo amichevoli, potremo avere un potente effetto sul coniuge non Testimone. 

Ora guardiamo insieme un video. Pensiamo ai modi in cui possiamo mostrare apprezzamento per i fratelli e le sorelle nella congregazione che hanno il coniuge che al momento non sta servendo Geova. 

Mio marito mi faceva una forte opposizione. Una sera si puntò un coltello allo stomaco e poi mi fece questa domanda: “Cosa scegli? Me o la verità?” 
Devo dire che mio marito non faceva opposizione, era gentile. Ad esempio, quando uscivamo per andare alle adunanze ci salutava sempre. Lui però non era interessato. Ricordo che quando andavo alle assemblee e vedevo tutte quelle famiglie sedute insieme, provavo molta invidia. 
Un po’ per il lavoro e un po’ perché doveva prendersi cura di sua madre, mio marito cominciò poco a poco a saltare le adunanze. Spinti da buone intenzioni, alcuni fratelli cercarono di dargli dei consigli. Ma il modo in cui lo fecero lo scoraggiò e si sentì incompreso. Così smise di leggere la Bibbia e le pubblicazioni. Ci sono state volte in cui anch’io avrei voluto allontanarmi dalla verità come stava facendo lui. 
Ero felice perché stavo imparando tante belle verità bibliche. Spinta dall’entusiasmo, finii col bombardare mio marito di informazioni, quindi si spaventò e pensò che fossi diventata una fanatica. Pensò che mi fossi unita a una religione strana perciò era sinceramente preoccupato per la nostra famiglia. In congregazione c’era una famiglia che spesso ci invitava a mangiare insieme o a fare delle attività all’aperto. Credo proprio che mio marito apprezzasse quei piccoli gesti gentili. Anch’io con le mie parole e le mie azioni cercavo di dimostrargli che lo apprezzavo. Quando io e i ragazzi iniziammo a mettere in pratica quello che imparavamo, anche lui iniziò piano piano a interessarsi della verità. 
Mi colpì molto il versetto che dice: “Salvaguarda il tuo cuore”. Decisi che avrei fatto il possibile per mantenere forte l’amore per Geova nel mio cuore e in quello dei miei figli. Quando uscivamo in servizio insieme li aiutavo a riflettere sulla creazione di Dio attorno a noi. E presi anche l’abitudine di studiare con loro la Parola di Dio prima che mio marito tornasse a casa dal lavoro. 
Mi impegnavo con tutta me stessa per immaginarmi insieme a mio marito nel Paradiso. Questo rafforzò la mia determinazione a non lasciare mai la verità. Quando uscivo per andare alle adunanze lasciavo a mio marito dei bigliettini affettuosi. Ero convinta che un giorno sarebbe tornato da Geova. Ed è quello che ha fatto. Nonostante le difficoltà, non ho mai lasciato Geova e lui non mi ha mai abbandonato. 
Mio marito non è mai diventato un testimone di Geova. Tutti e 5 i miei figli però sono nella verità. Posso dire che Geova mi ha davvero benedetta. 
Servire Geova insieme a mio marito mi fa provare davvero tanta gioia. Sono molto grata a Geova per questo. 

Cosa possiamo imparare da questo video? Impariamo che quando il coniuge Testimone mostra buone qualità spirituali, può influire in modo positivo sul coniuge che ancora non serve Geova. Se il vostro coniuge non è Testimone, cosa vi aiuterà a combattere per la fede? Sapienza e forza. Queste sono cose che può darci solo Geova. Ricordate, il suo potere non ha limiti. E Geova è davvero felice di aiutare tutti quelli che confidano in lui. Ricordate anche che Geova vi ama e che ascolta le preghiere sincere di quelli che sono decisi a fare la sua volontà. 

L’insieme di queste 3 cose, l’amore di Dio, il suo spirito e le preghiere, possono darvi la forza e la sapienza che vi servono per riuscire ad avere un buon programma di attività spirituali e allo stesso tempo per riuscire a prendervi cura della vostra famiglia. 

Nel video abbiamo visto che le sorelle hanno usato tutto il cibo spirituale che avevano a disposizione per rafforzare la loro fede. E Geova le ha aiutate a mostrare qualità spirituali come la pazienza e il tatto. Tutti noi sappiamo bene che a volte non è facile riuscire a mostrare il tatto dovuto. Mostrare pazienza e tatto non è sempre facile, soprattutto se siete stanchi o se il vostro coniuge vi ha ferito con quello che ha detto o fatto. E comunque, indipendentemente dalla vostra situazione, Geova può aiutarvi a continuare a mostrare belle qualità e a dare il buon esempio. Voi nel frattempo continuate a pregare che il vostro coniuge prima o poi accetti la verità. 

In 1 Pietro 3:1, 2, 1 Pietro 3:1, 2, troviamo un consiglio saggio e davvero molto pratico. Seguitemi nella lettura di questi versetti. 1 Pietro 3:1, 2: “Allo stesso modo voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, così che, se alcuni non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati senza alcuna parola dal comportamento della propria moglie, essendo stati testimoni oculari della vostra condotta casta unita a profondo rispetto”. Che bel suggerimento! Questo consiglio che troviamo nella Bibbia è valido ed efficace. E molti di quelli che lo hanno messo in pratica hanno visto il loro coniuge accettare la verità. 

In effetti è incredibile che senza tante parole, ma solo con profondo rispetto e una condotta eccellente, potete spingere il vostro coniuge che non è Testimone a diventare un servitore di Geova. Senza dubbio, il vostro buon comportamento vi permetterà di dare testimonianza al vostro coniuge e di aiutarlo spiritualmente se le circostanze lo permettono e se è il caso di parlarne. 

Quindi non perdete le speranze. Continuate a manifestare qualità spirituali e continuate a pregare che il vostro coniuge accetti la verità. Potete fidarvi di quello che disse l’apostolo Paolo sotto ispirazione in 1 Corinti 7:16. 1 Corinti 7:16. E ricordate di continuare ad avere un atteggiamento positivo nei confronti del vostro coniuge. In questo versetto troviamo 2 domande che danno speranza. Abbiamo detto 1 Corinti 7:16: “Del resto, che ne sai tu, moglie, se non salverai tuo marito? E tu, marito, che ne sai se non salverai tua moglie?” Sì, questo versetto ci ricorda l’importanza di rimanere positivi. Il vostro coniuge potrebbe accettare la verità un giorno. E questo è successo molte volte. Diversi coniugi hanno accettato la verità perché hanno osservato nel corso del tempo il buon comportamento del loro marito o della loro moglie. 

Perciò continuate a sperare con tutto il cuore che con il tempo il vostro coniuge non Testimone accetterà la verità e inizierà a servire Geova. Continuate a mettere in pratica i consigli della Parola di Dio, la Bibbia, e state certi che Geova vi aiuterà. In questo modo continuerete a combattere tenacemente per la fede e darete gloria a Geova Dio. 

Ascoltiamo ora il fratello Seth Hyatt, assistente del Comitato del Servizio. Tratterà il prossimo discorso dal tema: “Combattono per la fede. Chi cresce con un solo genitore”. 

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