Collisione globale: i giganti planetari alla soglia del conflitto ?

Collisione globale: i giganti planetari alla soglia del conflitto ?

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Senza dubbio siamo arrivati ad un punto cruciale della storia geopolitica globale del secolo in corso: i recentissimi eventi che innalzano il livello di tensione tra le due superpotenze planetarie (Cina e USA), obbligano ad una serie di riflessioni sul futuro che sarà. In questo lo specialista in affari diplomatici Daniele Perra, condivide con "Tutti i fatti" una visione di ampio raggio della situazione presente:

"L'attuale “guerra fredda” tra Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese deve essere letta alla luce della tradizionale dicotomia geopolitica terra/mare. La Cina è potenza emergente e rigorosamente terrestre. Mentre gli Stati Uniti sono una potenza puramente talassocratica che fonda la propria egemonia sul controllo delle rotte marittime. Le stesse FONOP – Freedom of Navigation Operations (che, teoricamente, sarebbero volte a garantire la libera navigazione in aree marittime come quella del Mare Cinese Meridionale), in realtà, si risolvono in esercizi egemonici di pattugliamento e accerchiamento della Repubblica Popolare (la cosiddetta strategia dell'anaconda) in modo da controllarne i flussi energetici. A sua volta la “sindrome dell'accerchiamento” (vera o presunta) è una caratteristica delle potenze terrestri (e delle potenze emergenti) alla ricerca di uno spazio entro il quale veder garantita la propria sicurezza: dunque la propria esistenza. Pensiamo alla Russia, ad esempio, per cui ogni metro di territorio conquistato si trasforma in spazio di sicurezza. Oggi, gli Stati Uniti, più ancora della stessa Russia, percepiscono la Cina, per ragioni economiche (il controllo di ampie fette di mercato per ciò che concerne le “terre rare” fondamentali per precisi strumenti tecnologici) e demografiche (sebbene la curva cinese si stia inclinando), come loro principale rivale. E vi sono ampi settori, nei vertici politici USA, che vedrebbero di buon occhio un conflitto contro la Cina in tempi brevi, prima che questa acquisisca un reale status di potenza. La Cina, tuttavia, come affermava il militare austriaco Jordis von Lohausen, “ha accumulato tutta l'esperienza della storia mondiale e resiste ad ogni trasformazione, è inattaccabile”.

Arduo prevedere il livello di escalation cui tale precario equilibrio può portare.

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