Cogliamo con fede le opportunità per fare di più - Dare una mano nel campo delle costruzioni 

Cogliamo con fede le opportunità per fare di più - Dare una mano nel campo delle costruzioni 

GDS

INDICE

Vi piacerebbe partecipare a un progetto teocratico di costruzione? Magari avete sentito parlare della costruzione o ristrutturazione di una filiale, o del bisogno di Sale del Regno e uffici di traduzione decentrati, e così vi siete chiesti se anche voi potevate dare una mano. Beh, questa è una meta bellissima. Come abbiamo capito durante questo simposio, ci vuole fede per fare di più per Geova. E questo vale anche quando si tratta di collaborare a un progetto teocratico di costruzione. Ma perché diciamo così? Essenzialmente per 2 motivi. 

1. Primo, potremmo mancare di esperienza e non sentirci competenti nelle costruzioni, nella progettazione o nella realizzazione di impianti. Potremmo non sentirci adatti a collaborare con il Reparto della Filiale Progetti e Costruzioni, l’LDC. 

2. E secondo, potremmo renderci conto che all’inizio questi incarichi sono solo temporanei e quindi potremmo preoccuparci di dover lasciare il nostro lavoro o di dover restare lontani dalla nostra famiglia per un po’ di tempo. 

Se anche voi vi siete sentiti così, di sicuro l’esempio di Neemia rafforzerà la vostra fede. Prendete per favore Neemia 1:2, 3. Neemia 1:2, 3: “In quel tempo da Giuda arrivarono Hanani, uno dei miei fratelli, e altri uomini. Chiesi loro notizie riguardo ai giudei superstiti, quelli scampati alla schiavitù, e anche riguardo a Gerusalemme. Mi risposero: ‘Là nella provincia i superstiti scampati alla schiavitù sono in una situazione terribile e umiliante. Le mura di Gerusalemme sono diroccate e le sue porte sono state date alle fiamme’”. Qui a Neemia viene presentato un problema. E lui cosa fa? Dice forse: “Ah, spero che un fratello capace prenda in mano la situazione”? Leggiamo Neemia 2:5: “Poi dissi al re: ‘Se al re sembra bene e se il tuo servitore ha incontrato il tuo favore, mandami in Giuda, alla città in cui sono sepolti i miei antenati, così che io possa ricostruirla’”. Neemia si sentì spinto a fare qualcosa, voleva rendersi utile. Colse quell’opportunità per dimostrare la propria fede. Non si tirò indietro. Che dite, Neemia aveva bisogno di fede per fare questa cosa? Sicuramente sì. Aveva bisogno di fede, soprattutto se pensiamo a qual era l’incarico di Neemia. Era forse il responsabile dei progetti di costruzione del re? Era un architetto, un geometra, un esperto di urbanistica? No, anzi faceva tutt’altro, era il coppiere del re. Poteva dire: “Ma non ho abbastanza esperienza per ricostruire le mura di Gerusalemme, non so da dove cominciare. Forse è meglio che ci pensi qualcun altro”. No, comprese che c’era bisogno, aveva le circostanze per dare una mano e fu pronto a mettersi all’opera. Neemia non lasciò che questa sua presunta mancanza di esperienza lo frenasse. Ci voleva fede. 

E cosa possiamo dire del fatto che quello era solo un incarico temporaneo? Beh, Neemia fu comunque disposto a lasciare il suo prestigioso incarico come coppiere del re. Poteva benissimo chiedersi se il suo sostituto avrebbe preso il suo posto definitivamente. Una volta tornato da Gerusalemme, Neemia avrebbe riottenuto il suo incarico? 

Neemia aveva fede in Geova e nel suo amore, ed era sicuro che si sarebbe ricordato di lui. Guardate quello che dice in Neemia 1:5: “Dissi: ‘O Geova, Dio dei cieli, Dio grande e da temere, che rispetti il tuo patto e mostri amore leale verso quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti’”. Neemia era sicuro che Geova avrebbe mostrato il suo amore leale e che si sarebbe preso cura di lui. Cosa riuscì a fare Neemia grazie alla fede? Beh, anche se forse all’inizio non aveva esperienza nel campo delle costruzioni, Geova lo usò in modo potente per compiere la sua volontà. E infatti, Neemia ebbe un ruolo fondamentale nella ricostruzione delle mura di Gerusalemme. 

Che cosa impariamo? Impariamo che abbiamo bisogno di fede se vogliamo partecipare a un progetto teocratico di costruzione. C’è bisogno di fratelli e sorelle che abbiano una forte amicizia con Geova e uno spirito volenteroso. Sono queste le qualità che servono. Le abilità tecniche si possono imparare col tempo. La fede ci permetterà di affidarci a Geova, saremo sicuri che Geova ci farà essere all’altezza dell’incarico e ci aiuterà a sviluppare le capacità necessarie. Saremo sicuri che Geova si prenderà cura di noi quando il nostro incarico sarà terminato. 

Nel video che segue, notate cosa ha fatto Sarah per trovare coraggio e rendersi disponibile per un progetto di costruzione. 

Tesoro, siamo a casa. 
Quando ho saputo che ero stata invitata a collaborare per qualche settimana a un nuovo progetto di costruzione ero davvero felice, ma quell’entusiasmo è durato poco perché l’idea di parlare col capo mi metteva ansia. Per settimane ho pregato Geova di darmi la forza di parlare con il mio capo. 
Ok Sarah, entra pure! 
Dimmi. 
Innanzitutto vorrei ringraziarla per essersi presa del tempo da dedicarmi... 
Ho iniziato a parlarle del progetto e le ho detto che ero stata invitata a partecipare come volontaria. – 
E vorrei chiederle dei giorni per... 
Mi stai chiedendo dei giorni liberi, proprio adesso che siamo così pieni di lavoro? 
Beh sì, però... 
Ah fai quello che vuoi. Ma non pensare minimamente che quando torni ci sarà ancora posto per te. 
All’improvviso questa bella opportunità iniziava a sembrarmi più un problema. Non è che mi stavo complicando la vita? Ho letto il racconto a proposito degli israeliti ai giorni di Neemia. Avevano tanta voglia di fare e questo dimostrava la loro fede. E riuscirono a costruire le mura di Gerusalemme perché lavoravano “mettendoci il cuore”. Volevo anch’io dare il meglio a Geova e non volevo lasciarmi sfuggire questa occasione. Ecco le mie dimissioni. 
È assurdo! 
Dovevo avere fede nel fatto che Geova mi avrebbe sostenuto. Non so cosa succederà quando tornerò a casa. Ma so che Geova avrà cura di me. Adesso è il tempo di darsi da fare mettendoci il cuore. 

Vi siete rivisti in Sarah quando ha parlato con la sua datrice di lavoro? O quando era combattuta perché non sapeva che decisione prendere? Beh, come ha affrontato i suoi timori? Ha riflettuto sull’esempio di Neemia e di altri e questo le ha dato il coraggio di agire. Come risultato, ha ricevuto tantissime benedizioni. Molti dei nostri fratelli e sorelle hanno fatto proprio come Sarah. Per esempio una coppia, per partecipare a un progetto di costruzione, ha dovuto lasciare il proprio appartamento e il proprio lavoro. Ovviamente si sono preoccupati un po’ quando dopo 6 mesi il loro incarico stava per terminare. Ma avevano fiducia che Geova li avrebbe aiutati, e infatti è stato così. Al loro rientro hanno chiamato il loro vecchio datore di lavoro, che non solo li ha riassunti, ma gli ha anche offerto condizioni migliori. E hanno detto anche di essere riusciti a trovare casa dopo solo una settimana. Un altro esempio. Un fratello è stato invitato dal Reparto LDC a collaborare a un progetto che sarebbe durato alcuni mesi. Quando è stato chiamato lavorava a tempo pieno per un’azienda importante. Aveva un bello stipendio e tanti benefit, tra cui la macchina, la casa. Il fratello ha chiesto l’aspettativa, che però gli è stata negata. Ha deciso di accettare comunque l’incarico offertogli dall’LDC e così ha perso il lavoro. Allora cosa è successo quando il suo incarico si è concluso? È riuscito a trovare un lavoro part-time che gli ha permesso di continuare il servizio a tempo pieno e ora è pioniere. Sono pionieri lui e sua moglie, e collabora anche come volontario collegato in remoto al progetto di costruzione di una filiale. E di esperienze come queste ce ne sono tantissime. Geova aveva predetto che negli ultimi giorni “una grande folla” lo avrebbe adorato nel modo giusto. E l’adempimento di quella profezia ha reso necessario costruire più Sale del Regno, Sale delle Assemblee, filiali, uffici di traduzione decentrati. È vero, la pandemia ha creato qualche ostacolo, ha limitato in qualche modo i progetti teocratici di costruzione. Comunque, c’è davvero tanto lavoro da fare, adesso e in futuro. Se la salute e le circostanze ve lo permettono, rendetevi disponibili. Per farlo potete compilare il modulo A-19 o il modulo DC-50. I vostri anziani vi aiuteranno ad accedere a questi moduli sul sito jw.org. 

Quindi, se avete la meta di collaborare a un progetto teocratico di costruzione, siate certi che anche voi diventerete potenti grazie alla fede. Non abbiate paura. Geova vi sosterrà e vi riempirà di gioie e benedizioni. 

Ora il fratello Gajus Glockentin, assistente del Comitato Editoriale, pronuncerà l’ultimo discorso di questo simposio, dal tema “Cogliamo con fede le opportunità per fare di più. ‘Mettere da parte qualcosa’ per l’opera di Geova”. 

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