"Ciascuno sia attento a come costruisce"
GDSL’argomento di cui vorrei parlarvi questo mese si basa su 1 Corinti 3:10: “Ciascuno stia attento a come costruisce”. Costruire, parleremo forse del nuovo progetto di costruzione degli edifici della sede mondiale a Ramapo, nello stato di New York? Parleremo della costruzione di nuove Sale del Regno nel vostro paese? Beh, anche se progetti come questi sono importanti, in questo programma parleremo di un’opera di costruzione che lo è ancora di più. Analizziamo il contesto di 1 Corinti 3:10, vediamo il versetto 5. Lì si parla di Apollo e di Paolo, e viene detto qual era l’incarico che gli era stato assegnato. Il versetto 5 dice: “Ministri tramite i quali siete diventati credenti”. Apollo e Paolo avevano insegnato la verità a molti abitanti di Corinto. E nei versetti da 6 a 9 Paolo paragona l’insegnamento a quello che si fa quando si coltiva un campo. Noi piantiamo il seme della verità nel cuore di una persona. E quando torniamo a visitarla o studiamo la Bibbia con lei, innaffiamo quel seme. Ma se la persona ha un interesse sincero, grazie allo spirito di Geova e alla sua benedizione, la verità potrà sbocciare e far crescere la persona al punto di dedicarsi e battezzarsi. Avete notato che al versetto 9 chi insegna le verità della Bibbia viene definito collaboratore di Dio? È un privilegio straordinario collaborare con Dio nel far affluire a lui “le cose preziose di tutte le nazioni”.
Ora sappiamo a cosa si riferiscono questi versetti di 1 Corinti capitolo 3. Parlano di insegnanti delle verità bibliche che aiutano altri a diventare credenti. Ma avete fatto caso che al versetto 9 Paolo usa una metafora diversa? Dice: “Voi siete il campo di Dio”. Usa una metafora che riguarda l’agricoltura. Ma poi ne usa un’altra, cioè “l’edificio di Dio”. Questa riguarda l’architettura, la costruzione. Ma perché Paolo usa una metafora diversa? Il paragone con la costruzione sottolinea un punto particolare. Vedete, il primo esempio non si concentra su quanto influisce sulla crescita della pianta quello che fa il contadino. Spiega piuttosto che il contadino innaffia il seme, ma che è Dio a far crescere la pianta. Invece l’esempio dell’edificio o della costruzione si concentra sul ruolo del costruttore, cioè su chi sta insegnando le verità della Bibbia. Se un edificio è di buona qualità dipende in gran parte da quello che ha fatto chi l’ha costruito. Quali materiali ha scelto per la costruzione? Si è impegnato, si è dato da fare? O ha cercato scorciatoie per finire il lavoro prima o per fare meno fatica?
Riprendiamo la Bibbia in 1 Corinti capitolo 3, e leggiamo il versetto 10: “Secondo l’immeritata bontà di Dio che mi è stata mostrata, ho posto il fondamento come un abile costruttore, e un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce”. A Corinto, come un “abile costruttore”, Paolo aveva fatto conoscere la verità a molte persone. In effetti, pose il fondamento su cui altri costruirono. E cos’era questo fondamento? Il versetto 11 dice: “Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello già posto, che è Gesù Cristo”. Paolo aveva aiutato a formare la congregazione di Corinto sulla base degli insegnamenti di Gesù, che è il fondamento della verità. Costruendo su quel fondamento, altri sarebbero diventati insegnanti e avrebbero aiutato altri ancora a progredire fino al battesimo. Ecco perché Paolo al versetto 10 raccomandò di stare attenti a come costruiamo.
Stiamo costruendo sul fondamento? Noi che insegniamo le verità bibliche o magari siamo genitori dovremmo chiedercelo, perché il nostro insegnamento influisce sulla vita delle persone. Perché è importante costruire sul fondamento? Leggiamo i versetti 12 e 13: “Ora se si costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno o paglia, l’opera di ciascuno diventerà evidente per quella che è, perché la mostrerà il giorno; sarà rivelata mediante il fuoco, e il fuoco stesso proverà che tipo di opera ciascuno ha realizzato”. Ci è chiaro quanto è importante che analizziamo le nostre tecniche di insegnamento? Usiamo le tecniche migliori che ci siano per arrivare al cuore di chi studia con noi o dei nostri figli? O cerchiamo di cavarcela facendo il minimo indispensabile, senza troppi sforzi, usando materiali scadenti come fieno o paglia?
Alcuni anni fa, durante un boom economico in un paese in via di sviluppo il governo decise di costruire molte scuole, ne servivano sempre di più. Purtroppo, però, gli standard costruttivi e i materiali usati erano inadeguati. Secondo voi cosa successe quando si verificò un terremoto di magnitudo 7.9 in quella zona? Molte delle scuole crollarono, mentre gli edifici circostanti rimasero in piedi. I dati ufficiali indicano che persero la vita oltre 5.000 studenti. Fa riflettere. Prima del terremoto le scuole erano aperte, e tutto sembrava andare bene. Gli studenti e gli insegnanti andavano e venivano tutti i giorni. Ma quel terremoto inaspettato dimostrò che i metodi di costruzione usati non erano della qualità necessaria per evitare che quegli edifici crollassero e morissero tutte quelle persone.
Lo stesso vale per noi quando costruiamo spiritualmente, quando insegniamo a chi studia la Bibbia con noi o ai nostri figli. Come abbiamo letto in 1 Corinti 3:13, è di fondamentale importanza.
Ora, notate come sottolineano questo punto i versetti 14 e 15 del capitolo 3: “Se ciò che uno ha costruito sul fondamento resisterà, questi riceverà una ricompensa; se l’opera di qualcuno andrà bruciata, questi subirò una perdita, ma lui stesso sarà salvato; tuttavia lo sarà come attraverso il fuoco”. Il punto che emerge dal versetto 14 è che dovremmo mettercela tutta per arrivare al cuore di chi studia la Bibbia con noi. In questo modo potrà avere la forza necessaria per resistere a prove inaspettate. Così quello che abbiamo costruito resisterà.
Dal versetto 15, invece, capiamo che, se abbiamo usato tecniche di insegnamento scadenti o se siamo stati un po’ superficiali, chi studia la Bibbia con noi potrebbe non avere la forza necessaria per resistere a prove simili al fuoco. Magari noi saremo salvati, ma potremmo subire una perdita, la perdita di una persona che studiava con noi o del nostro stesso figlio. Ecco perché Paolo dice che dobbiamo essere i migliori insegnanti possibile quando insegniamo le verità della Bibbia.
Comunque, bisogna anche dire un’altra cosa. Se una persona fa progressi fino alla dedicazione e al battesimo e poi lascia la verità, non è necessariamente colpa di chi ha studiato la Bibbia con lei. L’insegnante potrebbe aver fatto tutto il possibile e aver usato i migliori materiali di costruzione, ma lo studente o il figlio potrebbe non aver stretto una forte amicizia con Geova o potrebbe aver lasciato che l’imperfezione o qualche tentazione lo allontanasse dalla verità.
Quello che impariamo dal capitolo 3 di 1 Corinti è che dovremmo fare del nostro meglio per insegnare costruendo con materiali che resistano al fuoco. Vogliamo che lo studente o un nostro figlio sia in grado di resistere alle prove che di sicuro affronterà.
Cosa può significare costruire con materiali di bassa qualità quando studiamo la Bibbia con qualcuno? Magari all’inizio abbiamo suscitato l’interesse di una persona parlandole della speranza della vita eterna nel paradiso. E questo è basato sulla Bibbia. Ma solo questo equivale a costruire in un modo che permetterà alla persona di affrontare una dura prova di fede e superarla? Pensate a come sarebbe il nostro insegnamento se dicessimo solo: “Se vuoi vivere per sempre nel paradiso, devi studiare, andare alle adunanze e partecipare all’opera di predicazione”. Se lo facessimo, non staremmo costruendo con materiali solidi che permettono a uno studente o a un nostro figlio di resistere a una difficoltà e di rimanere fedele nel tempo. Staremmo usando legno, fieno o paglia. Ricordate che Paolo scrisse che dovremmo costruire “sul fondamento”? Disse che il fondamento è Gesù Cristo. Questo è un materiale solido.
Efesini 3:16, 17 ci aiuta a capire cosa significa costruire con materiali di qualità come oro, argento e pietre preziose. Il versetto 16 spiega chiaramente che c’è un modo per essere rafforzati nella persona che siamo interiormente. Leggiamo il versetto 17: “E che mediante la vostra fede il Cristo dimori nei vostri cuori insieme all’amore. Siate ben radicati e solidamente poggiati sul fondamento”.
Come facciamo ad aiutare nostro figlio o chi studia con noi a diventare forte in senso spirituale? È interessante quello che dice il versetto 17: “Il Cristo dimori nei vostri cuori”. Non basta conoscere Gesù a livello mentale. Chi studia con noi dovrebbe amare profondamente i suoi insegnamenti e la sua personalità. Dovrebbe conoscere Gesù così bene che è come se Gesù facesse parte di lui, come se dimorasse dentro di lui. Questo lo motiverà ad imitarlo. E così, come conclude il versetto 17, lo studente sarà “ben radicato e solidamente poggiato sul fondamento”. Solidamente poggiato sul fondamento, Gesù Cristo. Ebrei 1:3 dice che “[Gesù] è il riflesso della gloria di Dio e l’immagine esatta del suo stesso essere”. Gesù stesso disse: “Nessuno arriva al Padre se non tramite me”.
Quindi, costruire con materiali che resistono al fuoco significa aiutare chi studia ad amare Gesù. Ma non solo, deve anche amare Geova, deve avere uno stretto rapporto di amicizia con lui.
Ma perché è importante concentrarsi sullo stare attenti a come costruiamo proprio ora? Perché ora è più urgente che mai. Tutto indica, da quello che capiamo dalle Scritture e che vediamo accadere intorno a noi, che il malvagio sistema di Satana in cui viviamo sta per scomparire definitivamente. Gli eventi predetti in Matteo capitolo 24 e i comportamenti assurdi descritti in 2 Timoteo 3:1-5 sono una realtà sempre più evidente, mentre osserviamo la scena di questo mondo. Possiamo aspettarci che l’opposizione e la persecuzione da parte di chi vorrebbe che rinnegassimo Geova saranno sempre più intense. I nostri fratelli in Russia e in altri paesi lo stanno vivendo già adesso. Alcuni di loro sono stati picchiati o maltrattati in altri modi. E come sappiamo, altri sono stati condannati a scontare molti anni di prigione. Negli ultimi anni l’organizzazione ci ha ricordato cosa possiamo aspettarci con lo scoppio della grande tribolazione. Ricordate la serie di video intitolata Ricerchiamo ciò che rafforza la lealtà, che abbiamo visto al congresso di zona del 2016? Rivediamo qualche scena.
- E ora la vostra fede vi ha portato qui, siete servitori di Geova leali, e confidate che Salmo 97:10 si applica a voi personalmente: “[Geova] custodisce le anime dei suoi leali”.
- Dove si nascondono? Guarda nel seminterrato! Apri quella porta!
Spesso si sente parlare di questa serie di video come del video del bunker. Descrivono una possibile situazione che potrebbe essere considerata come quel fuoco di cui parla 1 Corinti 3:13. L’importante domanda che tutti noi dovremmo farci è: “Chi studia la Bibbia con me o mio figlio sarebbe stato in quel bunker insieme a quei fratelli e sorelle fedeli? Ho qualche dubbio? Se sì, è perché forse non ha ancora sviluppato abbastanza fede? O forse perché penso di non aver preso abbastanza sul serio la mia responsabilità di insegnante delle verità bibliche?” Abbiamo costruito con materiali in grado di resistere al fuoco o con fieno e paglia? Lo stesso versetto diceva: “[La nostra opera] la mostrerà il giorno; […] e il fuoco stesso proverà che tipo di opera ciascuno ha realizzato”. Sono parole che fanno riflettere, siete d’accordo?
Se vi ricordate, nel programma di maggio 2020 di JW Broadcasting, il fratello Lett ha parlato delle perplessità di alcuni genitori riguardo a qualche nostro video ambientato ai tempi biblici o anche ai nostri giorni, che ritraevano scene in cui la fede di servitori di Geova veniva messa alla prova come attraverso il fuoco. Questi genitori erano preoccupati dell’effetto che alcune scene avrebbero avuto sui loro figli, visto che erano stati protetti da tutte le immagini negative in TV, tra cui notizie di cronaca di eventi tragici o catastrofici trasmessi ai telegiornali. La scena del seminterrato che abbiamo appena visto è una di quelle che ha fatto preoccupare alcuni genitori. Un’altra è quella del video ambientato ai giorni del re Ezechia in cui si vede come Geova ha salvato il suo popolo. Abbiamo visto questo video al congresso di zona del 2016, si intitolava “O Geova, confido in te”. Rivediamo questa rappresentazione degli atti di salvezza di Geova.
- Mio signore! Mio signore!
Se un genitore ha cercato di proteggere suo figlio evitando di fargli vedere, al TG o altrove, ogni scena in cui si vedono fatti tragici, è comprensibile che possa essersi preoccupato. Tuttavia, come ha detto il fratello Lett i genitori dovrebbero far capire chiaramente ai propri figli quello che ognuno di noi dovrà affrontare in futuro. Molti genitori usano le immagini e le scene delle nostre pubblicazioni per aiutare i loro figli a riflettere su episodi biblici e a imparare ad avere fiducia in Geova e a essere sicuri che sarà con loro nei momenti difficili.
Il punto è, fratelli, che la Bibbia avverte tutti, piccoli e grandi, che stiamo andando incontro a un periodo di prove dure come il fuoco. Dobbiamo riconoscerlo e affrontare questi eventi con fede e coraggio. Nei nostri video siamo realisti e mostriamo scene che descrivono quello che potrà succedere. Comunque, non lo facciamo mai usando immagini cruente o sanguinose. Siate certi che l’obiettivo del Corpo Direttivo non è quello di spaventarvi. Piuttosto, l’obiettivo è quello di aiutarvi a essere pronti. Sentiamo la responsabilità di rafforzare la fede dei fratelli usando materiali che resistono al fuoco, come indica 1 Corinti capitolo 3.
Tutti noi insegniamo le verità della Bibbia. Quindi continuiamo a pregare e a riflettere sui metodi e le tecniche che usiamo e su quanto ci impegniamo quando studiamo la Bibbia con qualcuno. È lo spirito di Geova che ci motiva a impegnarci. Questo ci ricorda 2 Pietro 3:9. Dice che Geova “desidera che non sia distrutto nessuno [piuttosto desidera] che tutti giungano al pentimento”. È quello che desideriamo anche noi. Quindi facciamo nostre le parole di 1 Corinti 3:10: “Ciascuno stia attento a come costruisce”.