Chi controlla i tamponi cinesi?

Chi controlla i tamponi cinesi?

Leonardo Santi

Le prime due foto  sono state  inviate da una infermiera domiciliare COVID e raffigurano le istruzioni dei tamponi dati in uso. 


La terza foto è di un tampone rapido fai da te in dotazione a tutti gli studenti delle superiori in Inghilterra per testarsi due volte a settimana. 

Marchio commerciale: INGLESE

Certificazione di conformità del produttore REALE del tampone CINESE, nella medesima scatola. 

Sterilizzati con ossido di etilene. 

Nel foglio grande c'è scritto che la casa commercializzante, che è Europea, è un rappresentante autorizzata dalla comunità europea.

In sostanza, lo commercializza, ma non lo produce, con un autocertificazione ridicola autorizzata da AIFA, che non ha mai mandato nessun commissariato a verificare la veridicità di quanto dichiarato dalla ditta produttrice (che si trova in Cina)

Riepilogando: 

1 vengono comprati miliardi di tamponi in Cina pagandoli una cifra irrisoria; 

2 le ditte produttrici cinesi AUTOCERTIFICANO, in Cina, che va tutto bene, che i prodotti sono a norma; 

3 i tamponi vengono imbustati in Europa con i marchi commerciali CE.  

Avete capito il giochino?

Possibile che nessuno si chieda:

ma chi li controlla? 

Chi controlla le filiere di produzione? 

Cosa ne sappiamo di cosa viene messo all'interno? 

Se evaporano o no, se NESSUNO CONTROLLA? 

E questi tamponi li vogliono mettere dentro il naso dei nostri figli. 

Ma possibile che nessuno dica nulla? 

Lo capite che questa cosa è di una gravità assoluta?

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