Capitolo 98

Capitolo 98

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Leggilo sul Forum


“Oddio! Fratellone, quei giornalisti sono ancora là fuori!”


Disse Jin-Ah guardando fuori dalla finestra.


Era già tardo pomeriggio. I giornalisti non si erano arresi, si riunirono davanti all’entrata dell’appartamento come delle nubi temporalesche.


“Guardate! Lassù!”


Dopo aver scovato la sagoma di una persona alla finestra, si affrettarono per prendere le telecamere, pensando che fosse Jin-Woo.


Click, click, click!!!


Vedendo tutti quei flash che esplosero improvvisamente, Jin-Ah balzò spaventata e chiuse le tende. Si girò e sospirò, come un piccolo timido animale.


“Whew…”


Essendo tornato dall'Asta degli Hunter, Jin-Woo pensò di farsi un bel meritato riposino, ma in quel momento aveva un’espressione piuttosto rigida.


“Dovrei scendere e dirgli qualcosa?”


Non importava che disturbassero il suo riposo, era preoccupato però che disturbassero la sorellina che studiava. Jin-Ah era in un momento scolastico importante, stava quasi per fare il test più importante della sua vita.


Non era forse il periodo in cui i ragazzini super sensibili facevano i capricci, solo per dei passi che disturbavano il loro studio?


'Beh, Jin-Ah non è il tipo di persona che farebbe un casino per queste robe, ma…'


Ma comunque, poteva essere in grado di concentrarsi con tutti quei rumori che venivano dall’esterno?


Mentre Jin-Woo si preparava per scendere…


“No, no. Non farlo.”


Jin-Ah velocemente gli fece cenno di fermarsi.


“Fratellone, stai già venendo insultato su internet, lo sai? Quindi, puoi immaginare cosa direbbero se cacciassi i giornalisti?”


“Insultato?”


'Quand'è che ho fatto qualcosa per meritarmelo?’


Mentre Jin-Woo sembrava confuso, Jin-Ah entrò in uno dei siti delle notizie online con il suo telefono.


‘…..’


Sullo schermo, si poteva vedere Jin-Woo all’entrata , mentre rispondeva tranquillamente al suo telefono con una marea di giornalisti davanti.


Forse perché un professionista aveva scattato quella foto, anche un ragazzo come lui appariva abbastanza bello, quindi ne era felice. Comunque, guardando un po’ più giù…


‘Il suo atteggiamento è pessimo.’


'Ha già smesso di interessarsi dei giornalisti.’


'Chi si crede di essere?’


Svariati commenti simili erano scritti sotto l’articolo, e il commento più votato era 'Mamma, sono diventato un grado S!’.


Dato che la foto e il commento stavano bene insieme, Jin-Woo fece un leggero sorriso.


Jin-Ah era sbalordita vedendo la sua reazione.


“Come puoi sorridere vedendo questo?!”


“Ma è divertente.”


“…”


Quando Jin-Woo le mostrò il commento più votato, Jin-Ah trattenne una risata.


“No aspetta, non è quello l’importante!”


Con la faccia leggermente rossa, Jin-Ah alzò la voce.


“Perché dovevi rispondere al telefono in quel momento? Voglio dire, c’erano un sacco di giornalisti! Grazie a te, ora un sacco di loro conoscono il mio nome!”


Jin-Woo rispose tranquillamente:


“Devo per forza guardare i giornalisti e interessarmi, quando sto rispondendo alla chiamata della mia sorellina?”


“Euk!!”


Jin-Ah era senza parole. Non importava quanto ci pensasse, il fratello non si sbagliava quindi non poteva ribattere.


‘… Non posso vincere con lui in una discussione.’


Jin-Woo le rese il telefono.


“Tieni.”


Jin-Ah prese il telefono con un’espressione leggermente sconfitta, e disse:


“In ogni caso, starò bene, quindi lascia stare i giornalisti, ok?”


“Ok, capito.”


Jin-Woo annuì.


Se le cose avessero continuato a stare così, magari avrebbe fatto qualcosa, ma l’Associazione l’aveva chiamato precedentemente per dirgli che quei giornalisti avrebbero ricevuto l’ordine di stare lontano da lui dopo uno o due giorni.


'Beh, posso sopportare.’


E poi Jin-Ah non voleva che facesse qualcosa.


“Comunque, cos’è successo qui?”


Jin-Ah guardò il fratello disorientata.


“Mio fratello è diventato un grado S, quindi ci sono i giornalisti accampati fuori da casa nostra…”


Si diceva fosse difficile vedere un grado S di persona anche solo una volta nella vita, e in quel momento lei ne aveva uno di fronte. Non solo questo, quel grado S era suo fratello maggiore.


Più o meno chiunque avrebbe reagito come lei. Jin-Ah sembrava quasi non crederci.


Purtroppo, non poteva fare altro che abituarsi a quella situazione, presto o tardi.


‘Come me.’


Jin-Woo sogghignò.


Per calmare la sorellina, gli pizzicò una guancia leggermente. Ovviamente, lei reagì nello stesso modo di sempre calciandolo, ma…


“Ouch!!”


Si prese il piede e saltò avanti e indietro dolorante.


“Ahiiii~.”


Jin-Ah lo guardò male, mentre Jin-Woo poté solo alzare le spalle. Sembrava che alla sorellina le ci sarebbe voluto del tempo per abituarsi al fatto che suo fratello fosse diventato un grado S.


“Fratellone, immagino che sarai molto più occupato ora.”


Chiese cauta.


“Mm.”


Jin-Woo annuì.


C’erano un sacco di cose che avrebbe voluto fare, e anche tanto lavoro, ma la priorità era il Castello dei Demoni. Aveva anche comprato un artefatto resistente al fuoco solo per poter salire ai piani più alti, dopo tutto.


'Sono già in debito anche se diventato grado S…'


Per qualche ragione, trattenne una risata.


Beh, dato che gli oggetti del Negozio potevano essere venduti ad alti prezzi nelle aste, avrebbe velocemente ripagato il debito.


“Allora, sarà più difficile vederci, giusto?”


Sentendo che sarebbe stato occupato in futuro, Jin-Ah fece un’espressione leggermente triste. Si sarebbe sentita sola.


Senza dire nulla, Jin-Woo mise una mano sulla testa di Jin-Ah.


Da lì a pochi giorni…


Una volta ripulito il dungeon del Castello dei Demoni, non ci sarebbe stato un altro giorno in cui sua sorella sarebbe stata seduta a casa da sola.


‘Stai sicura che succederà davvero.’


In quel momento.


Gli occhi di Jin-Woo si strinsero. Il suo sguardo si rivolse verso la porta.


‘Sta arrivando qualcuno.’


Anche Jin-Ah notò il cambiamento nel fratello. Chiese un po’ansiosa:


“Fratellone?”


“Stai un attimo in camera tua, ok?”


“Che succede?”


Una presenza stava uscendo dall’ascensore e si stava dirigendo nella loro stanza.


‘È un Hunter…?’


La presenza sospetta emetteva una leggera energia magica. Jin-Woo non percepiva intenzioni ostili da essa, ma comunque non voleva un ospite indesiderato.


Una Gilda aveva inviato qualcuno? O forse era qualche giornalista che aveva fatto troppo affidamento sui suoi poteri del Risveglio?


Jin-Woo comunque non era una persona che avrebbe accettato un ospite inaspettato che provava ad invadere il suo territorio privato, quando erano le 10 passate.


Jin-Woo si mise davanti alla porta.


‘Questo potere…'


Non aveva bisogno di richiamare le armi. Jin-Woo rilassò i muscoli. Inclinò la testa a destra e sinistra, e il suo collo schioccò.


E, come si aspettava…


Thud, thud.


Qualcuno 'bussò' alla porta, facendo scappare Jin-Ah in camera sua un po’ sorpresa. Jin-Woo aprì velocemente la porta.


Clang.


E da quella porta leggermente aperta, vide una faccia familiare. L’uomo parlò:


“Frateeello-nim….”


Stava persino tirando su col naso.


Yoo Jin-Ho col suo naso rosso stava davanti alla porta, piagnucolando come un bambino.


“….”


Jin-Woo era così scioccato da stare lì confuso, aspettando che Jin-Ho parlasse:


“Fratello-nim. Sono stato cacciato da casa. Papà mi ha cacciato.”


“….”


Dandogli un’occhiata migliore, c’era una valigia grande quanto Jin-Ho dietro di lui. Aveva anche abbastanza bagaglio nelle sue mani.


“…… Aspetta, non vivevi da solo?”


“Beh, quello…”


Sniff.


“La villa in cui vivevo era a nome di mio padre, e me l’ha tolta. Ha anche bloccato tutti i conti bancari.”


Un padre che blocca i conti del figlio. Tutti. Era una situazione da film, ma questa cosa, fatta dal più grande uomo d’affari del Sud Corea, il Presidente Yoo Myung-Hwan, era piuttosto plausibile.


Ma comunque, cosa aveva fatto quel ragazzo per far sì che il padre si comportasse così?


Quando Jin-Woo lo fissò con una faccia piena di domande, Yoo Jin-Ho disse con voce tremante:


“Quindi, mi chiedevo, fratello-nim. Posso stare da te per un po'?”


Creeeeeak.


Clank.


Jin-Woo chiuse la porta, anche a chiave.


Click.


Jin-Ah preoccupata vide la scena dalla sua camera, e una volta che Jin-Woo si girò, corse verso di lui e chiese:


“Fratellone, chi era quello? Lo conosci?”


Jin-Woo scosse la testa.


“No. Mai visto prima.”


“Davvero non lo conosci? Ma allora, perché è venuto a casa nostra?”


“Non preoccuparti. Sono sicuro che ha sbagliato indirizzo.”


“…… Davvero?”


Ma sicuramente non sembrava così, comunque.


Mentre Jin-Woo spinse leggermente la sua sorellina sospettosa in camera sua, la voce di Yoo Jin-Ho continuava dietro di lui.


Thud, thud!!


“Fratello-niiiiiim! Fratellooo-nim!!!”







“Caro, non pensi di essere stato troppo duro con Jin-Ho prima?”


“Hmph.”


Yoo Myung-Hwan si strinse la cravatta.


Che bambino insolente.


Stava per ottenere la Gilda Yoojin, che sarebbe diventata senza dubbio il nucleo degli affari futuri, e si era permesso di rispondere in quel modo?


Ho deciso di lavorare per la Gilda del fratello-nim.


Cosa?


Seguire il ‘fratello-nim’?


“Quell’idiota se l’è meritato.”


Sbuffò Yoo Myung-Hwan.


Se il ragazzo aveva deciso di stare in piedi da solo, doveva farlo con ciò che era in suo potere.


Il padre pensava che così avrebbe imparato che ogni scelta era accompagnata da responsabilità e conseguenze.


Era perché era troppo agitato? Per qualche ragione, sentiva che la sua dannata cravatta non voleva sistemarsi. Le sue goffe e frettolose mani la fecero annodare ancora di più, quindi la donna della famiglia Yoo avvicinò le sue mani.


“Lascia fare a me.”


Presto, la cravatta venne sistemata. Yoo Myung-Hwan si fidava delle abili mani di sua moglie.


Comunque…


La donna cominciò a ridacchiare mentre teneva la cravatta.


“Qual è il problema, cara?”


Yoo Myung-Hwan era confuso. La donna gli sistemava sempre la cravatta da quando stavano insieme. Quindi non poteva improvvisamente trovare divertente la cosa.


“Mio caro, sei sicuro di essere davvero arrabbiato?”


“Mm…?”


La donna aveva mangiato qualcosa di sbagliato? Perché stava dicendo qualcosa di così insensato?


Yoo Myung-Hwan inclinò la testa e guardò il suo riflesso allo specchio.


‘Cosa…'


Fu sorpreso da ciò che vide.


Perché allo specchio sembrava così contento, anche se la sua bocca era occupata a lamentarsi fino ad un momento prima?


Sentendosi imbarazzato, Yoo Myung-Hwan comincio a sfregarsi il mento e le guance.


“Oggi è stata la prima volta, vero?”


“Cosa vuoi dire?”


“Che Jin-Ho si è ribellato a te.”


“…”


Per quello era arrabbiato.


Come l’acqua scorreva da cima a valle, una grande corporazione non poteva sostenersi se gli ordini di chi stava in alto non venivano seguiti. Applicava la stessa cosa alla famiglia.


Per questo aveva sempre tenuto lo stesso atteggiamento a lavoro e in casa, e non accettava che qualcuno andasse contro le sue decisioni.


Comunque…


Anche se si sentiva arrabbiato, perché non la vedeva come una brutta cosa?


‘Sono arrabbiato, ma non infelice allo stesso tempo?’


Quella situazione non aveva senso.


La signora parlò gentilmente come una madre al proprio figlio, come se già avesse letto quello che passava nella mente del suo uomo.


“Jin-Ho sta cercando di fare qualcosa per il quale ha una passione per la prima volta nella sua vita. Quindi, perché non calmi la tua rabbia e lo supporti?”


“…”


Yoo Myung-Hwan chiuse stretta la bocca.


In quel momento trovava difficile decifrare la sua stessa mente.


“D’ora in avanti, devo tenerlo d’occhio.”


“Certo.”


La donna formò un gentile sorriso e prese la giacca del marito mentre se la toglieva. Comunque, successe qualcosa in quel momento.


Yoo Myung-Hwan fissò il viso di sua moglie.


“Ma, è abbastanza strano.”


“Cosa è strano, caro?”


“Vedo due facce.”


“Come hai detto?”


Mentre gli occhi della moglie di spalancarono, Yoo Myung-Hwan perse l’equilibrio.


“Caro?!”


La donna spaventata cercò velocemente di sorreggere il marito. Lui scosse la testa, respirando pesantemente.


“Pant, pant…”


La donna era scioccata.


‘Perché sta sudando così tanto?!’


Yoo Myung-Hwan cercò di sforzarsi a tenere gli occhi aperti, contro quel senso improvviso di sonnolenza, ma alla fine perse conoscenza.






Yoo Myung-Hwan riaprì gli occhi in una stanza VIP di un ospedale.


Uno dei dottori si avvicinò a lui per controllare le condizioni. Lavorarono H24 a turno per tenerlo d’occhio.


“Presidente, può sentirmi?”


“…”


Yoo Myung-Hwan diede un’occhiata veloce attorno a lui, e immediatamente capì dove fosse.


“Da quanto sono qui?”


“Ha dormito per due giorni.”


Due giorni?


La persona che assumeva quotidianamente il ruolo del lavoratore perfetto. Non aveva mai dormito più di cinque ore al giorno nella sua vita, indipendentemente da quanto fosse stanco.


“….”


Yoo Myung-Hwan tenne la bocca chiusa, prima di parlare come se niente fosse.


“Immagino fossi piuttosto stanco, allora.”


In effetti in quel periodo era stato occupato in maniera eccessiva per varie questioni. L’improvvisa sonnolenza e le vertigini probabilmente erano degli effetti collaterali.


Comunque, il dottore non poteva la nascondere la serietà della sua espressione.


Yoo Myung-Hwan era il proprietario della più grande compagnia del paese che dava lavoro a decine di centinaia di persone. Quindi, era esperto nel leggere le espressioni della gente.


Vedendo la faccia rigida del medico, chiese:


“Per caso… Avete scoperto che qualcosa non va?”

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