Capitolo 93

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Capitolo 93


L’espressione di Lee Min-Sung si irrigidì immediatamente.


Un misterioso uomo che aveva attraversato tutti i giornalisti, e poi, il Presidente Go Gun-Hee venuto personalmente per scortare quell’uomo dentro l’edificio.


“Com’è il programma di Go Gun-Hee per il resto della giornata?”


“Ho sentito che ha cancellato tutti gli appuntamenti della mattina.”


“Mi stai dicendo che il Presidente ha cancellato tutti i suoi appuntamenti della mattina, per quell’uomo?”


Il luogo era diventato abbastanza rumoroso dopo l’entrata di quei due uomini all’improvviso, e la situazione non era più quella per una conferenza stampa.


Ma, quanti sforzi aveva fatto Lee Min-Sung per poter avere quel giorno? Lanciò un’occhiataccia al suo manager.


‘Quel dannato idiota di un manager che non sa nemmeno occuparsi di qualcosa di così semplice…’


Il manager non riuscì a sostenere quell’occhiata, e abbassò la testa impotente; dopo che Lee Min-Sung era divenuto un grado A, il manager non poteva vincere contro di lui in quanto forza fisica. Poteva solo rabbrividire.


‘……’


Lee Min-Sung lanciò a lungo occhiatacce al manager, prima che girasse la testa di fianco.


“Stacca!”


‘Cazzo!’


Come sale sulle ferite, i cameramen dei notiziari si prepararono per andar via. Avrebbero dovuto riprendere tutto in live. Se quello ‘spettacolo’ fosse stato mandato in onda nel resto del paese, ci sarebbe stata una buona possibilità che Lee Min-Sung avrebbe dovuto lavorare sodo per aumentare il valore del suo marchio di Hunter di grado A, o sarebbe stato messo da parte.


Comunque, l’entrata del Presidente Go Gun-Hee aveva causato troppo scompiglio per calmare la situazione, e far iniziare nuovamente la conferenza stampa. Perché qualcuno di così potente era dovuto apparire proprio in un’occasione così?


‘Non c’è un modo per sistemare la situazione?’


Lee Min-Sung cercò di mettere in moto il cervello.


‘Giusto, solo un qualcosa di grande può sistemare una situazione simile.’


I giornalisti non erano venuti lì perché volevano sapere come si sentisse riguardo il grado ottenuto. No, erano andati lì per sapere che grado avesse ottenuto, e quali fossero i suoi piani per il futuro dopo aver preso la licenza.


Se gli avesse dato quel che volevano, allora tutto sarebbe tornato a posto.


‘Dovrei iniziare il test prima del dovuto.’


Un leggero sorriso si formò sulla sua faccia.


La sua abilità di inventarsi programmi al volo, qualcosa per cui tutti già lo conoscevano, restava sempre eccezionale.


“Scusate. Permettetemi di dirvi qualcosa sul mio programma di oggi con i rappresentanti dell’Associazione.”


Dicendo questo ai giornalisti, Lee Min-Sung si avviò all’edificio dell’Associazione. Non per ‘discutere’ il cambiamento di programma, ma per ‘dichiarare’ le sue intenzioni.


‘Voglio dire, avete idea di quanto mio padre ha donato all’Associazione? Dovrebbero strisciare davanti a me.’


Sfortunatamente…


‘Huh?’


Prima che potesse aprire la porta di vetro, si fecero avanti degli Hunter del DSH e lo spinsero indietro. Stavano in piedi allineati davanti all’entrata.


‘Che diavolo succede ora?!’


Lee Min-Sung si accigliò. Controllò velocemente il nome sulla targhetta di un uomo davanti a lui.


‘Presidente Woo Jin-Cheol, DSH?’


“Che vuol dire questo? Perché state bloccando l’ingresso?”


Gli occhi di Woo Jin-Cheol coperti dagli occhiali da sole, fissavano Lee Min-Sung.


“Al momento, un altro Hunter sta facendo il test per il proprio grado. Nessuno può entrare nell’edificio fino alle 11:00, quando il test sarà terminato.”


“Cos’ha detto?!”


Con ‘un altro Hunter’, si riferiva al giovane che aveva seguito il Presidente dell’Associazione poco prima?


Lee Min-Sung guardò il suo orologio. Erano le 10:30. Le 11:00 era l’orario programmato per il suo test. Nessuno poteva entrare prima di quell’ora?


Lee Min-Sung voleva anticipare la cosa, ma il suo piano si stava sgretolando.


Prima, parlò in maniera calma.


“Per favore, non faccia così e mi faccia entrare. Devo discutere di qualcosa.”


“Mi dispiace.”


Woo Jin-Cheol gli chiuse la bocca con una semplice frase.


Con la frustrazione che ribolliva dentro di lui, Lee Min-Sung non riuscì più a trattenersi e la sua vera natura cominciò lentamente a farsi vedere.


“Senta. Non sa chi sono? Sono Lee Min-Sung. Lee Min-Sung!”


Il suo tono divenne tagliente come se non potesse più sopportare la situazione, ma comunque, Woo Jin-Cheol non mostrò segnali di resa.


“Hah…”


Lee Min-Sung si lasciò sfuggire un lamento.


“Oiii. Sa che la Yoojin Construction è il più grande sponsor dell’Associazione Hunter, vero?”


Gli angoli della bocca dell’uomo si sollevarono.


“Il Vicepresidente della Yoojin Construction, Lee Won-Gyu, è mio padre, ok? E vede tutte queste persone dietro di me?”


Lee Min-Sung indicò la marea di giornalisti.


“Pensa che può trattare il figlio del Vicepresidente della Yoojin Construction così male davanti a tutti questi giornalisti? Pensate di poterne sopportare le conseguenze?”


La risposta di Woo Jin-Cheol fu abbastanza semplice.


“Si, possiamo.”


“Cosa?!”


Lee Min-Sung era attonito.


Chi diavolo era quel giovane per far sì che il Presidente lo scortasse personalmente, e per bloccare l’entrata dell’intero edificio per un misero test del grado?


Lee Min-Sung si mise le mani sui fianchi e iniziò a farsi delle domande, pieno di rabbia.


“Chi diavolo è quell’Hunter per far piegare l’Associazione in questo modo?”


Solo Woo Jin-Cheol si tolse gli occhiali da sole.


“Se devo dirglielo…”


Flinch.


Quando gli occhi taglienti di Woo Jin-Cheol finalmente si rivelarono, Lee Min-Sung fece un passo indietro.


L’uomo continuò a guardarlo male e disse:


“…. Pensa che potrebbe reggere le conseguenze, Lee Min-Sung?”






L’interno dell’edificio era abbastanza vuoto.


Non c’era nessuno aspettando di ottenere il suo grado, solo qualche impiegato che svolgeva le sue solite mansioni.


“Per piacere, mi segua.”


“Va bene.”


Jin-Woo stava per seguire il Presidente ed entrare nella stanza, ma poi notò due visi familiari.


‘Eh?’


Baek Yoon-Ho e Choi Jon-In erano seduti in sala d’attesa davanti alla stanza delle misurazioni.


Quando i loro sguardi si incontrarono, entrambi gli uomini si alzarono dalle sedie e si inchinarono leggermente. Jin-Woo replicò il saluto e camminò oltre. Un leggero sorriso si formò sulle labbra del Presidente Go Gun-Hee.


“Quei due uomini, la stavano aspettando da circa un’ora.”


I capi di due Gilde che rappresentavano il Sud Corea, si erano mostrati un’ora in anticipo per aspettare il risultato del test?


Forse aveva letto l’espressione di Jin-Woo, perché Go Gun-Hee continuò a spiegare con calma:


“Un nuovo grado S è apparso dopo due lunghi anni. E poi, Choi Jon-In ha sentito dei suoi poteri, quindi, è anche più ansioso.”


Jin-Woo annuì lentamente.


“Oh, Dio!”


“Presidente!”


Gli impiegati dell’Associazione che incontrarono camminando salutarono tutti Go Gun-Hee, e fissavano Jin-Woo curiosi.


‘Chi è quell’uomo per aver bisogno della guida del nostro Presidente?’


‘Come può qualcuno di così giovane conoscere il Presidente?’


Go Gun-Hee non si era mai mostrato personalmente per accogliere un ospite anche se fosse stato qualcuno del governo, quindi ciò che videro scioccò gli impiegati.


Il Presidente parlò con lo sguardo fisso avanti:


“Ho saputo quello che è successo ieri.”


In qualche modo la sua espressione era gioiosa.


In realtà, era proprio contento. Per le sue aspettative su Sung Jin-Woo che era un diverso tipo di Hunter che non lavorava per soldi, ecco perché.


Quando sentì cosa avesse fatto Jin-Woo da Woo Jin-Cheol, gli sudarono le mani come se fosse stato lì personalmente, assistendo a tutto.


‘Si, ha un potere incredibile, ma anche…’


Ma trovava le azioni di Jin-Woo ancora più piacevoli rispetto a prima.


Includendo il boss, aveva ripulito da solo un Dungeon, e non aveva mostrato segni di avidità su ciò che esso conteneva.


Se il reale obbiettivo di Jin-Woo era davvero combattere i mostri e proteggere le persone piuttosto che diventare famoso e fare soldi, allora l’Associazione era pronta a supportarlo totalmente in ogni maniera. Perché l’obbiettivo combaciava perfettamente con gli scopi dell’Associazione.


‘Se fosse possibile, vorrei portarlo all’Associazione in ogni modo, ma…’


Ma non poteva farlo, no?


Per quello che gli giovane gli aveva detto in precedenza, significava che avrebbe avuto zero possibilità di lottare contro i mostri dei Dungeon.


E da quel che Go Gun-Hee aveva sentito sui poteri di Jin-Woo, era troppo bravo per poterlo sprecare fuori dai Dungeon.


Presto, arrivarono all’area di esaminazione, in fondo all’edificio.


“Prima della nuova valutazione, dovremmo confermare le sue abilità per potergli assegnare una Classe.”


Jin-Woo già lo sapeva.


Gli Hunter erano classificati come tank, maghi, curatori o di supporto in base alle loro abilità, e svolgevano il loro ruolo dove era necessario.


L’impiegato dell’Associazione aspettava nell’area di esaminazione, inchinandosi a 90° [1] davanti al Presidente e indicò la strada a Jin-Woo.


“Prego, da questa parte.”


Jin-Woo camminò fino al centro dell’area. La disposizione interna sembrava quella di una normale palestra.


Una cosa diversa dalle normali palestre, era il fatto che si potessero sentire delle onde di energia magica provenire dai muri e dal pavimento. La magia veniva utilizzata per rinforzare la struttura in caso qualcosa andasse storto.


L’esaminatore chiese a Jin-Woo:


“Che tipo di abilità può usare?”


Il Presidente non tornò nel suo ufficio, e mentre stava in un angolo a distanza fissò il processo di esaminazione con grande interesse.


Era la ragione per cui avesse guidato personalmente Jin-Woo. Voleva confermare i suoi poteri con i suoi occhi.


“Beh, posso fare questo.”


Jin-Woo chiamò un solo Soldato Ombra.


“Heok?!”


L’esaminatore fu molto sorpreso.


Seriamente parlando, come poteva qualcuno stare composto davanti a un soldato in armatura nera comparso improvvisamente dal suolo?


JIn-Woo scelse appositamente uno dei più bassi di livello tra i suoi Soldati Regolari, ma comunque esso emanava un’intensa pressione che la gente normale trovava difficile da sopportare.


“Questo… È una sua evocazione? Può controllarla?”


La voce dell’esaminatore era tremolante.


Jin-Woo voleva spiegare che quel Soldato Ombra non era pericoloso, ma…


Formò un’espressione di pietà mentre rispose:


“…Beh, qualcosa del genere.”


“I-In questo caso, q-quante ne può controllare?”


‘Beh, sarebbe inutile mentire, quindi…’


Gli occhi che lo avevano visto all’opera il giorno prima erano circa una ventina.


Jin-Woo parlò riducendo leggermente il numero di evocazioni dentro la sua ombra.


“Circa 100…”


Gli occhi dell’esaminatore si spalancarono.


“U-Un centinaio?!”


“Si.”


Jin-Woo invece restò tranquillo.


Allo stesso tempo…


Mentre Go Gun-Hee fissava il Soldato Ombra, aveva gli occhi che brillavano.


‘Un centinaio di quelli…’


Di prima occhiata, quel ‘soldato’ possedeva circa la stessa quantità di energia magica di un grado B. Se quel giovane poteva evocare 100 di quelli, allora si poteva tranquillamente pensare che il suo potere andasse oltre quello della forza combattente di una Gilda.


Infatti, era un’abilità incredibile.


Jin-Woo poteva sentire lo sguardo appassionato di Go Gun-Hee bruciare sulla sua pelle.


Fece un respiro di sollievo dopo aver confermato la reazione.


‘Beh, se un Soldato normale può far avere questa reazione, allora…’


Doveva ringraziare di non aver scelto di evocare il più alto di livello, ‘Igris’, o il boss ottenuto il giorno prima, ‘Zanna’.


“In questo caso… Signor Sung Jin-Woo, lei è di classe Mago.”


L’esaminatore scrisse qualcosa nei documenti e sollevò la testa, mentre sembrava abbastanza soddisfatto.


“Possiamo andare nella stanza delle misurazioni.”





Jin-Woo teneva la sua nuova licenza nelle mani.


C’era scritto “Sung Jin-Woo, grado S, Classe Mago”.


Anche se la sua faccia era su di essa, trovava difficile crederci.


‘Bene, è andato tutto liscio fino ad ora.’


Jin-Woo mise velocemente la licenza nel suo portafoglio. Quando arrivò alla fine del corridoio, il duo che attendeva si avvicinò.


“Signor Sung Jin-Woo, possiamo parlare?”


“Signor Sung Jin-Woo, io…”


“Mi dispiace, al momento sono di fretta.”


Jin-Woo ignorò entrambi e camminò velocemente verso la porta di vetro.


“Uh? Uh?!”


Baek Yoon-Ho sollevò la sua voce preoccupata.


“Se fossi in lei, non userei quell’uscita.”


‘Sta cercando di dire che le sue dolci parole che si è preparato, mi faranno rimpiangere di uscire da questa porta?’


Jin-Woo non era interessato a cosa dovessero offrirgli, quindi continuò ad ignorare Baek Yoon-Ho e spinse la porta per spalancarla.


E allora…


Click, click, click, click, click…!!!


I giornalisti in qualche modo si erano spinti sugli impiegati del DSH che bloccavano l’entrata, e cominciarono a scattare ininterrottamente, con i flash che esplodevano.


‘Che cavolo è tutto questo?’


Jin-Woo era senza parole, accecato da quelle luci.







Come al solito, Sung Jin-Ah si fermò allo shop della scuola dopo aver finito la terza ora, e si comprò un succo alla banana.


Mancava ancora un’ora prima del pranzo. Se non si fosse riempita la pancia con qualcosa, non sarebbe riuscita a concentrarsi in classe.


Rumble….


Infatti, il suo stomaco fece dei rumori che chiedevano del cibo. Jin-Ah sì sfregò la pancia affamata mentre stava per entrare in classe, e una delle sue amiche prese il suo polso, con un’espressione scioccata.


“J-Jin-Ah!”


“Co-Cosa?!”


Con la sua amica scioccata in quel modo, anche Jin-Ah era scioccata senza motivo.


“Quello è tuo fratello! IN TV!!”


“Cosa? Perché mio fratello…??”


Jin-Ah sentì il suo cuore cadere nello stomaco.


Si era fatto male di nuovo? O peggio…?


L’amica l’aveva trascinata dentro la classe senza perdere tempo spiegandosi.


Gli occhi di Jin-Ah sì piantarono immediatamente nella TV messa vicino alla lavagna.


E quello era…


“Fratellone??!”


Nel momento in cui la ragazza vide la televisione, il succo alla banana le scivolò dalle mani le cadde a terra.






Note:


[1]“90°”: ok, lo so che non è bello da scrivere, ma come sappiamo in Oriente si inchinano (o inchinano solo la testa) come segno di rispetto quando salutano qualcuno di superiore.




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