-7- Penalità pt.2

-7- Penalità pt.2

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Davanti. Dietro. Sinistra. Destra

Per coprire tutti e 4 i punti cardinali, era richiesto un minimo di quattro persone.

Jin-Woo, Ju-hee, Il Signor Song e Il Signor Kim.

Se anche solo una persona se ne fosse andata, un divario si sarebbe aperto nella loro copertura.

“Signor Sung che sta succedendo? La prego, spieghi.”

Il signor Kim chiese asciugandosi il sudore dalla fronte.

“Dobbiamo solo stare fermi in questo modo! Finchè tutte le fiamme blu non si saranno spente!”

Jin-Woo rivelò tutto quello che aveva supposto. Il Signor Kim ascoltò con attenzione e annuì. Finita la spiegazione, Jin-Woo aggiunse:

“Possiamo sopravvivere tutti.”

Le regole di questa stanza avevano sempre permesso di sopravvivere a tutti quelli che le avevano seguite. L’ultima regola non doveva essere diversa. Finchè tutti credevano negli altri, potevano riuscire a sopravvivere. Questa era la conclusione di Jin-Woo.

“…”

I pensieri del Signor Kim erano diversi. Chiese dopo aver esitato:

“Signor Sung, potresti aver ragione su tutto questo, ma…c’è una possibilità che la porta si chiuda semplicemente allo scadere del tempo?”

“…”

Jin-Woo non riuscì a rispondergli. Dopotutto la sua teoria era basata sulle diverse sfide affrontate fino ad ora, non era al 100% sicuro di quello che aveva detto.

Il Signor Kim aveva bisogno di una garanzia. La certezza della sua sopravvivenza superò il peso della possibile salvezza dell’intero gruppo.

“Mi dispiace… Non credo di poterlo fare.”

“Signore!”

“Mi dispiace.”

E così il Signor Kim mise piedi fuori dall’altare. Ignorando la voce di Jin-Woo, corse verso la porta. Dopo aver dato un'ultima occhiata alle persone che si lasciava alle spalle, il Signor Kim attraversò la porta e non fece ritorno.

Jin-Woo chiuse glli occhi e digrignò i denti.

“Cazzo”

Aveva salvato le loro vite e invece di ripagare le sue azioni con gentilezza e gratitudine, lo aveva tradito.

Come sospettato, un buco si formò nella loro copertura delle statue.

Griiiiind-

Sliiiiiide-

Le statue si avvicinavano sempre di più al gruppo.

Dopo essersi guardato attorno, il Signor Song disse a Jin-Woo e Ju-Hee:

“Voi ragazzi dovreste andare.”

Era una voce piena di rassegnazione.

Jin-Woo girò la sua testa e guardò l’uomo.

“Signore…?”

“Il Signor Kim aveva ragione. Sono stato io ad avervi portato in questo posto, e sarebbe giusto che sia io a rimanere indietro.”

“MA!”

“Se qualcuno deve vivere, dovete essere voi giovani con ancora molti anni davanti."

“…”

Jin-Woo annuì in segno di sconfitta. Il suo cuore era pesante, ma non era in una situazione in cui potevano discutere su chi potesse restare e chi potesse andare.

“Signorina Ju-hee, potrebbe prendere con sé Jin-Woo?”

“Va bene…”

All’improvviso, Ju-hee che si avvicinava ai due uomini crollò a terra.

“Ah…”

Lottando per alzarsi i suoi occhi si riempirono di lacrime.

‘N-Non posso muovere le mie gambe…’

L’espressione di Jin-Woo e del Signor Song si oscurò. Non era in un bello stato. Le sue labbra erano diventate blu, il suo corpo si stava contorcendo leggermente. Era l’effetto del consumo di mana fino all’eccesso.

'Solo perché ha provato a curarmi le gambe…'

Jin-Woo aveva difficoltà a parlare mentre la colpa affliggeva il suo cuore. Quel tempo non era da buttare in questo modo.

Griiiiind-

Sliiiiiide-

Le statue continuavano a muoversi verso il centro della stanza.

Jin-Woo allontanò le braccia del Signor Song e crollò sul pavimento dell’altare.

Gli occhi del Signor Song si spalancarono.

“Tu…”

Jin-Woo disse a lui in modo molto determinato.

“Signore, per favore prenda Ju-hee vada via da qui.”

“Ti ho detto che sarei rimasto.”

“E chi porterebbe Ju-hee?”

Jin-Woo non era capace di camminare con le sue gambe. Era impossibile per lui poter portare Ju-hee fuori dalla porta.

“Ovviamente…”

C’era l’opzione di lasciare lei dietro.

Ma lei era qualcuno che aveva salvato la sua vita un numero incontabile di volte. E le sue condizioni attuali erano dovute al suo impegno utilizzato per curarlo. Odiava il pensiero del peso di lasciare una persona come lei dietro.

“Non c’è tempo, per favore vada.”

“…”

Il Signor Song prese Ju-hee con un’espressione pesante. Ju-Hee pianse e scosse la sua testa in resistenza.

“No…non possiamo…Jin-Woo, puoi andare, starò indietro…”

“Ti ho promesso che ti avrei comprato la cena, giusto?”

Jin-Woo prese il cristallo magico di grado E che aveva guadagnato in precedenza, e lo mise nella mano di Ju-hee.

“Vai avanti e mangia con questo. Io verrò a prendere il resto dopo.”

Ju-hee divampò al suo sorriso.

“Come puoi fare scherzi in un momento del genere!”

Jin-Woo annuì al Signor Song che colpì il collo di Ju-hee facendola svenire. Il Signor Song la portò in spalla.

“…Mi dispiace.”

“È una mia decisione dopo tutto.”

Il Signor Song chinò la sua testa verso Jin-Woo e scese dall’altare con Ju-hee.

Le statue erano quasi arrivate all’altare.

A terra Jin-Woo prese un lungo respiro.

Notando che la spada del Signor Kim era stata lasciata dietro, la raggiunse e la impugnò.

‘Ora che è così. Porterò almeno uno di voi con me.’

Girandosi, notò che il Signor Song e Ju-hee oltrepassarono la porta in sicurezza.


"Grazie a Dio, sono l'unico che morirà ora."

Non era un sentimento nobile nato da qualche sorta di auto sacrificio. Era un semplice calcolo. Anche se fosse riuscito in qualche modo a uscire da lì, avrebbe vissuto il resto della sua vita come uno storpio. Da scordarsi la vita da Hunter, non sarebbe riuscito nemmeno ad avere una vita da normale essere umano. Senza nessun talento particolare o abilità, non vedeva una vita felice davanti a lui.

‘Ci sarebbe anche la parcella medica della mamma…e le spese per l’istruzione di Jin-Ah...’

Dato che non c’era modo di badare a loro con la sua ferita, almeno poteva farlo con la sua morte.

‘Vediamo… la compensazione per la morte in un raid erano... trecento milioni di won alla famiglia del morto? O quattrocento?'

Comparato alla inutile vita di un Hunter di grado E, era una più che generosa compensazione.

Griiiiind-

Sliiiiiide-

*stop*

Erano arrivate.

La prima statua arrivata fece un passo avanti verso l’altare.

Jin-Woo guardò di fronte a sé e alzò la sua spada.

“Vieni.”

Ma il primo attacco arrivò da dietro.

*Stab*

La lancia che aveva perforato la sua schiena ora sporgeva dal suo petto.

Cough- “

Jin-Woo tossì una grande quantità di sangue. Il dolore assaliva i suoi sensi.

“Se il posto in cui ti avesse colpito fosse stato poco più alto, avrebbe trafitto il tuo cuore."

Le parole di Ju-Hee apparvero nella sua testa.

“Wu-wuaaaaak!”

La statua alzò la sua lancia e con essa Jin-Woo. Ancora infilzato dall’arma, Jin-Woo si ritrovò sospeso in aria. Mentre agitava le sue gambe doloranti, la statua lo scaraventò a terra.

Bang!

Crack Crack

Sentiva il rumore delle ossa rompersi in tutto il suo corpo. Non c’era un punto in cui non sentisse dolore.

Uno alla volta le statue si riunirono attorno al contorto Jin-Woo che le fissava.

‘Io non…non voglio morire in questo modo…’

Mentre la morte si avvicinava sempre di più, le lacrime iniziarono a formarsi nei suoi occhi.

La sua famiglia apparve nella sua mente. Anche Ju-Hee che si preoccupò di lui fino all’ultimo istante apparve nella sua mente.

‘Non voglio morire…’

Per terminare la sua vita alla giovane età di 24 anni.

Step-

Una statua che teneva in mano una spada, camminò verso di lui con un’espressione impassibile.

Anche con tutto il corpo che tremava, Jin-Woo non guardò altro che il suo sguardo.

Finalmente. La statua alzò la spada e la fece cadere sopra di lui.

‘Solo un'altra, se avessi solo un'altra possibilità!’

Gli occhi di Jin-Woo si schiusero alla caduta della spada.

E fu proprio in quel momento.

Tickticktick tick tick    tick tick tick      tick….

Come se qualcuno avesse premuto pausa su un video, la spada si fermò proprio davanti ai suoi occhi.

No, non fermato.

Rallentò, quasi come se si fosse fermato.

Millimetro per millimetro, la spada stava comunque arrivando verso di lui.

‘C-cosa?’

Non poteva nascondere la sua sorpresa.

Poi, una voce femminile che non aveva mai sentito prima, parlò nella sua testa.

[Hai soddisfatto tutti i requisiti della 'Missione Segreta: ‘ll coraggio del più debole’.]

Missione segreta? Soddisfatto tutti i requisiti?

Non aveva idea di cosa stesse dicendo.

‘No, prima di tutto, da dove viene questa voce?’

Ignorando i suoi pensieri, la voce continuò.

[Hai ottenuto il diritto di diventare un “player”. Accetti?]

Ottenuto il diritto? Accetti?

‘Sembra come se voglia darmi qualcosa…’

Essendo cresciuto in povertà, sapeva che non esisteva qualcosa gratis nella vita.

‘Immagino che sia così essendo in vita. Ma cosa importa da morto?’

“…”

Mentre aspettava esitando, la voce nella sua testa continuò a parlare.

[Non hai molto tempo a disposizione. Se rifiuti, il tuo cuore si fermerà in 0.02 secondi. Accetti?]

Se quella fosse stata o no un’allucinazione una cosa era certa: la sua morte incombente.

Sopra di lui la spada stava cadendo sulla sua testa, le armi delle altre statue stavano trovando la loro traiettoria verso di lui.

A quel punto Jin-Woo si rassegnò.

‘…Certo perché no?’

Non disse le parole a voce alta, le pensò semplicemente nella sua testa.

Ma la voce rispose ai suoi pensieri.

[Benvenuto, sei appena diventato un Player.]

Flash!

Una luce accecante ricoprì il suo corpo, e Jin-Woo perse coscienza.

-6. Penalità

Aprì gli occhi.

Un luminoso soffitto bianco. Il puzzolente odore di disinfettante. Sentiva un duro letto dietro la sua schiena.

Jin-Woo realizzò immediatamente dove aveva aperto gli occhi.

‘Un ospedale?’

Anche se andava in ospedale sempre meno da quando aveva conosciuto l’ Hunter di classe Healer Ju-Hee, Jin-Woo poteva comunque chiamare l’ospedale come una seconda casa. Dopo tutto c’erano anche voci secondo cui c’era una stanza riservata a lui.

Jin-Woo stava in posizione eretta. Tenendo la mano sul petto, sentì il suo battito del cuore.

‘Sono…Vivo?’

Non solo vivo, sentiva il suo corpo più leggero rispetto ai giorni in cui si svegliava in quel posto. Era come se si fosse svegliato dopo aver dormito nella sua casa.

‘…Cosa?’

Ricordò la scena prima di morire, era un evento impensabile.

La spada che gli cadeva addosso, le statue che lo circondavano.

Anche se in qualche modo avesse schivato la spada, sarebbe servito un gruppo composto da Hunter di grado A, anzi di grado S per sconfiggere i nemici in quella stanza.


'E sono uscito vivo da lì?"

Era un sogno?

Per fortuna c’era un modo facile per capirlo. Jin-Woo guardò sotto il lenzuolo che lo copriva. Se fosse stato vero gli sarebbe mancata una gamba.

Una voce profonda lo interruppe:

“Hai ripreso coscienza?”


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