Capitolo 151

Capitolo 151

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"Da qualche parte…. In privato?"

 

L'imbarazzo iniziò a tingere l'espressione di Cha Hae-In di rosso barbabietola, mentre si guardava intorno dove si trovavano. Anche l'espressione di Jin-Woo si indurì.

 

'Come mai tutti gli edifici qui intorno sono così...'

 

In effetti, si trovavano in un luogo in cui tutto ciò che li circondava era inadatto, per una coppia di giovani che sarebbe entrata casualmente.

 

Prima che quella situazione imbarazzante potesse peggiorare, Jin-Woo trovò rapidamente una soluzione.

 

"Hai comunque bisogno di prendere la tua macchina, quindi perché non torniamo al nostro ufficio della Gilda?"

 

"Ah, sì."

 

Nod, Nod.

 

Pensò brevemente che il suo cenno del capo in quel modo con il viso arrossato fosse piuttosto adorabile da guardare. Tuttavia, si voltò rapidamente in direzione dell'ufficio.

 

"Andiamo?"

 

"Va bene."

 

Jin-Woo iniziò a ripercorrere la strada intrapresa da lui e Cha Hae-in, e si ricordò del fatto che lei fosse davvero una Hunter di grado S come lui.

 

'Wow, siamo davvero corsi lontano, non è vero?'

 

Anche se sembrò solo un breve momento per lui, avevano avuto bisogno di dieci minuti di camminata regolare solo per tornare nel suo ufficio.

 

L'ufficio della Gilda si trovava al terzo piano. Jin-Woo mise il pollice sulla serratura elettronica e la porta si aprì con un clic per consentire loro di entrare.

 

Stava per entrare direttamente nella sala conferenze, ma poi dovette fermarsi nel suo percorso e dare un'occhiata alle sue spalle, a Cha Hae-In ancora in piedi sulla soglia.

 

"... ..?"

 

Jin-Woo la fissò con gli occhi come chiedendole "non entri?", il che la spinse invece a chiedere.

 

"Non è troppo buio dentro?"

 

"... Ah."

 

Solo allora Jin-Woo si rese conto che l'interno dell'ufficio era nero come la pece.

 

La sua visione non era ostacolata da livelli regolari di oscurità, quindi cose del genere succedevano di tanto in tanto. Per quanto riguardasse Hunter Cha, forse non era brava con l'oscurità come lui.

 

Clic.

 

Premette l'interruttore e l'interno fu illuminato intensamente. Diede un'occhiata all'interno e glielo chiese di nuovo con cautela:

 

"Non c'è nessuno in ufficio?"

 

"Il vicepresidente voleva restare nella posizione del Portale."

 

"Potrebbero esserci solo due persone in questa Gil..."

 

Cha Hae-In interruppe le sue parole lì e scosse rapidamente la testa quando vide Jin-Woo e la sua espressione che diceva: "allora, qual è il problema?"

 

"...No, non è niente."

 

Cha Hae-In si stava rapidamente rendendo conto che il buon senso non sembrava applicarsi all'uomo davanti ai suoi occhi.

 

'Resisti.'

 

I suoi passi che la portarono nell'ufficio della Gilda si interruppero improvvisamente.

 

'Non significa che ci siamo solo io e il signor Sung Jin-Woo all'interno di questa Gilda?'

 

La luce della tensione riempì rapidamente gli occhi di Cha Hae-In. Allo stesso tempo, si rese anche conto che era passato un po’ di tempo da quando anche lei si sentì così tesa.

 

'Forse, è la prima volta da quando sono diventata un Risvegliato...'

 

Quanti uomini la fuori in quel mondo erano capaci di farla sentire così tesa? Soprattutto quando era stata riconosciuta come una delle più alte Hunter di livello S?

 

Per qualche ragione, le parole di "da qualche parte in privato" continuavano a ripetersi nella sua testa, e per questo divenne ancora più consapevole di sé stessa. Il suo cuore palpitò sempre più velocemente.

 

Iniziò allora a ridacchiare, pensando all'improvviso che non si stesse più comportando come una Hunter di grado S, ma come una ragazza normale.

 

"Keuk, keuk."

 

Jin-Woo guardò Cha Hae-In cercando di sopprimere le sue risatine e inclinò la testa.

 

'È così divertente avere solo due membri in una Gilda?'

 

Ma d'altra parte, faceva parte della Gilda più importante della Corea del Sud, quindi dal suo punto di vista, questo accordo doveva esserle sembrato del tutto inconcepibile.

 

Quindi, Jin-Woo smise di prestarci attenzione ed entrò nella sala conferenze. La fece sedere vicino e si sistemò sulla sedia opposta.

 

Quando l’aria nella sala si fece più familiare iniziò a parlare:

 

"Dimmelo, per piacere. Cosa è successo?"

 

Bastarono quelle semplici parole per cambiare completamente l'atmosfera all'interno della sala.

 

"Com'è possibile che Hunter Min Byung-Gu ti lasci dei messaggi per me?"

 

L'espressione di Jin-Woo era seria. Non la conosceva molto bene, ma aveva comunque l'impressione che non fosse il tipo da iniziare a sparare bugie infondate solo per ottenere un po’ di attenzione.

 

Ecco perché diventò molto più serio.

 

"..."

 

O aveva bisogno di qualche istante per ricordare, o non sapeva da dove cominciare la sua storia, perché ebbe bisogno di un po' di tempo prima di essere pronta ad aprire le labbra.

 

"Quel giorno…"

 

Alla fine Cha Hae-In alzò la testa e lo guardò profondamente negli occhi. I suoi occhi gentili erano pieni di lacrime. Quando Jin-Woo vide la sua espressione, pensò di poter più o meno dire da dove avrebbe iniziato la sua storia.

 

Parlò a bassa voce.

 

"Ho sentito la sua voce."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cha Hae-In venne risucchiata più a fondo nell'oscurità senza fine, ma non era altro che la mano di Min Byung-Gu che si protendeva per impedirle di cadere.

 

“Min Byung-Gu…. Hunter-nim?"

 

Min Byung-Gu annuì lentamente con la testa.

 

Cha Hae-In dovette confermare che fosse lui più volte, perché era vestito con un'armatura nera sconosciuta. Se non fosse stato per la sua faccia scoperta, non avrebbe mai capito che fosse lui.

 

Cha Hae-in chiese:

 

"Dove…. Dove siamo?"

 

"Non lo so, ma so cosa succederà se lascio andare la mano che ti tiene."

 

Cha Hae-In stava per dare un'occhiata sotto di lei, ma Min Byung-Gu la fermò in fretta.

 

"Non guardare!!"

 

"Scusami?"

 

Cha Hae-In si spaventò e lo guardò rapidamente. Min Byung-Gu le spiegò con uno sguardo cupo sul viso:

 

"Se guardi laggiù, potresti non essere in grado di risalire di nuovo."

 

Mentre disse quelle parole, lei lesse una certa emozione che sembrò quasi un desiderio di qualche tipo nei suoi occhi.

 

'No, non può essere...'

 

Iniziò a ricordare la scena che si svolse pochi secondi prima di perdere conoscenza.

 

Il raid dell'isola di Jeju.

 

La regina delle formiche.

 

E poi, l'improvvisa apparizione di un mostro formica mutato davvero terrificante.

 

Percepì qualcosa di spaventoso avvicinarsi a lei, e poi l'oscurità venne su di lei.

 

"Sono... Sono morta?"

 

Min Byung-Gu scosse la testa.

 

"No, non ancora."

 

"Ma allora, che mi dici di te, Min Byung-Gu Hunter-nim?"

 

Non rispose, Min Byung-Gu interruppe la sua linea di domande.

 

"Non abbiamo molto tempo a disposizione, quindi permettimi di arrivare al punto."

 

Quella era probabilmente la sua unica e sola possibilità. Se gli fosse sfuggito, non sarebbe mai stato in grado di far passare quel messaggio. L'espressione di Min Byung-Gu divenne urgente, persino supplichevole, mentre le parlava:

 

"Per favore, passa questo messaggio all’Hunter Sung Jin-Woo."

 

'Sung Jin-Woo...?'

 

Cha Hae-In poté solo provare confusione derivante dal fatto che quel nome fosse stato menzionato inaspettatamente. Min Byung-Gu continuò:

 

"Devi dirgli che ha bisogno di stare attento con il potere che possiede."

 

"Cosa? Cosa intendi con questo?"

 

"Devi averlo notato ormai, ma sono già morto. Sono caduto in fondo a questo posto, ma qualcuno mi ha tirato su. Mi ha tirato fuori da questa oscurità infinita."

 

"Potrebbe essere che l'uomo sia...?"

 

"Sì, era Hunter Sung Jin-Woo."

 

Gli occhi di Cha Hae-In cominciarono a tremare con forza. Anche se l'Hunter Sung Jin-Woo era ridicolmente forte, era davvero abbastanza potente da resuscitare una persona morta?

 

Tuttavia, Min Byung-Gu continuò a raccontare l'esperienza che aveva vissuto senza trattenere nulla.

 

"La verità è che, anche se sono stato davvero io a essere rianimato, non sono nemmeno io. Possedevo la mia volontà e la mia coscienza, ma ero anche pronto a fare qualsiasi cosa per lui…. Mi sentivo come se fossi diventato uno schiavo incondizionato che esisteva solo per servirlo e nient'altro.”

 

Non c'era motivo per Cha Hae-In di chiedere chi fosse questo "lui" nelle spiegazioni di Min Byung-Gu. Ingoiò la sua saliva nervosa.

 

"Anch'io avevo paura, perché la sola idea di servirlo mi faceva sentire così felice."

 

Min Byung-Gu formò un'espressione amara.

 

"Devi farlo sapere a Sung Jin-Woo Hunter-nim."

 

Poi la sua espressione si fece cupa.

 

“I suoi poteri sono assoluti ed è stato incredibilmente spaventoso. Deve sapere anche questo."

 

Tuttavia, ciò che era ancora più orribile di quello era...

 

La sua espressione si spostò su quella di puro terrore, mentre rievocava i ricordi di pochi istanti prima.

 

Mentre si alzò da terra dopo essere diventato il nuovo Soldato Ombra tramite il comando dell’Hunter Sung, aveva avuto modo di vedere le acclamazioni di benvenuto degli innumerevoli soldati in armatura nera in fila dietro Jin-Woo.

 

Il loro numero era nell'ordine delle decine di migliaia. No, milioni.

 

Come se stessero aspettando fedelmente i comandi del loro Sovrano, il numero enorme di soldati si stava "nascondendo" silenziosamente dietro Jin-Woo.

 

E quando lo sguardo di Min Byung-Gu incontrò gli occhi del loro generale in piedi davanti a loro, perse tutto il senso di sé e il corpo disteso di Cha Hae-In gli riempì invece la vista. Sapeva già cosa dovesse fare a quel punto.

 

Non solo, capiva anche che ci fosse qualcos'altro che dovesse fare oltre che salvarla. E quello avrebbe permesso all’Hunter Sung Jin-Woo di sapere quanto fosse terrificante il potere che dormiva dentro di lui.

 

In quel breve momento in cui la sua mente era collegata a quella di Jin-Woo, Min Byung-Gu ebbe modo di vedere la vera identità di quel potere, così come l'estensione del suo vero esercito.

 

Sentì che il suo tempo stava scomparendo rapidamente e le gridò contro:

 

“Devi ricordare!! Il vero esercito dell’Hunter Sung è.…"

 

Fu allora.

 

Una luce accecante proveniva da qualche parte sopra e avvolse Cha Hae-In. L'espressione di Min Byung-Gu si irrigidì.

 

"Il suo vero esercito è.…!!"

 

Sfortunatamente, la sua voce fu sepolta tra gli echi vuoti, e tremolò sempre più fioca, alla fine affondò in profondità nel vuoto sottostante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"..."

 

Quello fu quanto Cha Hae-In potesse ricordare. I suoi ricordi erano diventati deboli e indistinti come un sogno che svaniva, ma in qualche modo erano riusciti a tornare a lei non molto tempo prima.

 

L'espressione di Jin-Woo era comprensibilmente pesante, dopo aver ascoltato la sua storia.

 

'La sua coscienza pochi secondi prima di morire ha incontrato quella dell’Hunter Min Byung-Gu, che in realtà è morto ed è diventato un Soldato Ombra?'

 

Era una storia davvero difficile da credere.

 

Era possibile che il suo subconscio avesse creato un falso ricordo con le cose che aveva raccolto dall'ambiente circostante, tutto perché aveva ricevuto un pesante trauma mentale dopo aver affrontato l'imminente minaccia di morte?

 

Jin-Woo sollevò questo punto con lei, e lei aveva risposto con le seguenti parole:

 

"Sì, anche io ho pensato che potesse essere una possibilità."

 

Perché Cha Hae-In non avrebbe dovuto prendere in considerazione una tale possibilità? Ecco perché negli ultimi giorni si trovò in un profondo dilemma, prima di trovare finalmente il coraggio sufficiente per parlargli del messaggio.

 

Jin-Woo annuì con la testa in segno di comprensione. Poi spinse il telefono in avanti verso di lei.

 

“Lascia che ti dia il mio numero. Nel caso in cui ricordi qualcos'altro, per favore, puoi chiamarmi subito?"

 

Cha Hae-In annuì con la testa.

 

"Sì. Se lo faccio, ti contatterò immediatamente.”

 

La sua carnagione sembrava essersi illuminata un po’.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Giappone inviò immediatamente richieste di aiuto alla comunità internazionale.

 

Dato che avevano perso più della metà della loro forza di combattimento di grado S, quella decisione piuttosto rapida aveva un'aria inevitabile.

 

Purtroppo, l'atteggiamento della comunità internazionale fu a dir poco gelido.

 

Il Giappone aveva ignorato intenzionalmente la pericolosa situazione che si sviluppò nella vicina nazione della Corea. Ma poi, i giapponesi si preoccuparono di spegnere il fuoco solo dopo che le fiamme erano cadute sui loro piedi.

 

La comunità internazionale non l'aveva dimenticato.

 

I giapponesi rimasero sconcertati e persi dopo che gli Stati Uniti, già noti per non aver mai permesso ai loro Hunter di grado S di lavorare all'estero, così come la più potente nazione di Hunter in Asia, la Cina, li abbandonò a loro.

 

[Gli USA abbandonano il Giappone.]

 

[La Cina non farà nulla e lascerà che avvenga la distruzione del Giappone?]

 

[Il Tokyo Gate: due giorni dalla sua comparsa. Il tempo rimanente è.…]

 

[Cosa sceglierà di fare la Corea?]

 

L'attenzione del mondo iniziò a concentrarsi sul Giappone; articoli sensazionali venivano pubblicati ogni singolo giorno.

 

Fu proprio a questo punto che un Hunter solitario tese le mani di salvezza verso il pubblico giapponese, sopraffatto dalla disperazione e dal terrore.

 

Il suo nome era Yuri Orlov, un Hunter di rango S di nazionalità russa.

 

Per negoziare i termini con il governo giapponese, invitò i relativi rappresentanti al suo posto. Il Presidente della Associazione Hunter Giapponese Matsumoto Shigeo, era saltato a bordo di un aereo che lo portò nella Federazione Russa.

 

Yuri Orlov non si era nemmeno preso la briga di salutare i rappresentanti giapponesi all'aeroporto, e li aveva invece ricevuti nel soggiorno della sua villa simile a un palazzo.

 

"Il mio nome è Matsumoto Shigeo."

 

Un uomo caucasico biondo di mezza età rispose con arroganza:

 

"Sono Yuri Orlov. Probabilmente dovrebbe saperlo ormai, ma sono definito il miglior Hunter di tipo Supporto al mondo.”

 

Dopo quella breve introduzione, i due uomini si sistemarono sul lato opposto.

 

Yuri Orlov chiese tutti i dati relativi al Tokyo Gate prima di quell’incontro. Dopo aver messo le mani su quei file, aveva iniziato a sfogliarli con calma.

 

E allora, quanto tempo passò?

 

Continuava ad annuire mentre calcolava il costo, e alla fine aprì bocca per nominare il suo prezzo:

 

“Dieci milioni di dollari USA al giorno. Mi paghi i soldi in tempo e io bloccherò il Portale per tutto il tempo che vorrà."

 

Dieci milioni al giorno?

 

I rappresentanti giapponesi andarono quasi su tutte le furie per quel prezzo oltraggioso, ma Matsumoto Shigeo no. Alzò le mani e fece loro segno di calmarsi, spingendo gli Hunter giapponesi che sussultarono per rimettersi sui loro posti.

 

"Sembra che io possa tenere una conversazione civile con lei."

 

Yuri Orlov sorrise, con i suoi denti placcati d'oro ora in piena mostra.

 

“3,6 miliardi in un anno. Quei soldi salveranno la sua nazione. Allora, che ne dice? Salverà il suo paese con 10 milioni al giorno, o rinuncerà perché pensa che sia uno spreco di denaro?”

 

Ufficialmente, si supponeva che la ricchezza dell'uomo più ricco in vita sarebbe stata di poco più di 100 miliardi di dollari USA. Quindi, 3,6 miliardi all'anno non erano sicuramente una piccola somma, con uno sforzo di immaginazione.

 

"Ma, se paragonato alla nazione del Giappone, è davvero una quantità trascurabile."

 

Matsumoto Shigeo prese una decisione e aprì bocca:

 

"Siamo disposti a pagarle tale importo."

 

"Molto bene. Allora, firmiamo subito il contratto e il mio compenso... "

 

"Ma prima di farlo,"

 

Yuri Orlov era impegnato a ordinare al suo subalterno di portare con sé il contratto, ma si fermò e diede un'occhiata a Matsumoto Shigeo.

 

"...?"

 

Anche se era soggetto a quello sguardo sfacciatamente critico, Matsumoto Shigeo rimase calmo mentre andò avanti:

 

"Per favore, può dimostrarci le sue capacità, almeno una volta?"

 

Yuri Orlov ascoltò la traduzione dell'interprete e iniziò subito a ridere.

 

"Euhahahahahahat!!"

 

Rise a crepapelle finché le lacrime non uscirono dai suoi occhi. Alla fine si calmò abbastanza da parlare:

 

"Pensa di essere in una posizione per diventare schizzinoso qui? Quando leccare i miei stivali e supplicare alle mie ginocchia potrebbe non essere nemmeno abbastanza?”

 

Fu allora: due Hunter giapponesi di grado S incaricati di sorvegliare Matsumoto Shigeo durante quel viaggio in Russia, non poterono più sopportare quell’insulto e si alzarono di scatto dai loro posti.

 

"Fermatevi, voi due!!"

 

Matsumoto si affrettò a gridare, ma fu troppo tardi; gli occhi dei due Hunter di grado S bruciavano di rabbia e non si tirarono indietro.

 

Tuttavia….

 

Thud!

 

Thud, Thud!!

 

Gli Hunter di grado S provarono a fare le loro mosse ma, come se fossero stati bloccati dietro muri invisibili, non poterono nemmeno spostarsi di un centimetro dal punto. Erano come topi intrappolati in una bottiglia di vetro, in grado di scambiarsi solo sguardi scioccati.

 

Yuri Orlov rise di nuovo mentre guardò i due uomini.

 

“Liberatevi se potete, va bene? Ma, non sarete in grado di muovere un solo piede senza il mio permesso."

 

Yuri Orlov era il "maestro" nel porre barriere. Non solo i due Hunter di grado S intrappolati, ma anche Matsumoto Shigeo non riuscì a nascondere il suo shock. Gli angoli delle labbra di Yuri Orlov si inarcarono mentre fece di nuovo la sua offerta.

 

"Per il prezzo di dieci milioni al giorno, bloccherò il Portale, inoltre aggiungerò anche le vite di questi due idioti. Allora, che ne dice? Non è abbastanza per soddisfarla adesso?"

 

I suoi denti riflettevano la luce del soggiorno e scintillavano d'oro.

 

Aveva appena dimostrato il potere delle sue restrizioni che potevano legare due Hunter di grado S, come se non fossero niente di speciale.

 

'Fidarsi di quest'uomo è la migliore opzione che abbiamo a questo punto...?'

 

La testa di Matsumoto Shigeo oscillò lentamente su e giù.

 

"Posso usare il telefono per un po'?"

 

"Ma certo."

 

E il giorno dopo.

 

Il nome di Yuri Orlov riempì le trasmissioni di notizie da tutto il mondo.

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