Capitolo 102

Capitolo 102

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“Sono Eshil, la primogenita del Clan Radir. E il mio clan è…”


“No, non quello.”


Jin-Woo la interruppe.


Non gli interessavano i dettagli sulla storia familiare del mostro. Quello che voleva sapere era la ragione per cui i demoni e i Dungeon esistessero.


Come avrebbe potuto chiedere quella domanda, in modo da ottenere una risposta soddisfacente?


Forse gli sarebbe andata bene anche una risposta poco concreta. Sarebbe stato abbastanza felice di un indizio, o qualcosa del genere.


Provò a chiedere la stessa cosa ai mostri nei normali Dungeon, ma l’unica cosa che aveva imparato era che potessero solo sentire l’ordine “uccidi tutti gli umani” nella loro testa.


‘Se è così, anche questi demoni ricevono lo stesso ordine, no?’


Per confrontare la situazione con i mostri dei Dungeon normali, semplificò la domanda.


“Anche tu senti una voce che ti dice di uccidere gli umani?”


“Come scusa?”


Eshil lo guardò confusa.


Dato che era ancora inginocchiata a terra, Jin-Woo doveva guardarla dall’alto per parlarle faccia a faccia, e si sentiva un po’ a disagio.


'Tsk.’


Schioccò la lingua, e come se Eshil fosse una bambina, la prese in braccio per metterla in piedi. E la fissò nuovamente in volto.


Forse spaventata dall’improvviso contatto fisico, sentì il suo cuore battere più velocemente. Jin-Woo continuò.


“Ti sto chiedendo se senti un sussurro nella tua testa di qualcuno che ti dice di uccidere gli umani.”


“Oh…”


Eshil esitò e pensò per un momento, prima di parlare.


“No. Ma sentiamo una voce diversa ogni volta.”


“Okay, e cosa dice?”


“Ci dice… Di proteggere questo posto.”


Eshil parlò con cautela facendo attenzione alle reazioni di Jin-Woo.


'Lo scopo dei mostri dei Dungeon Istantanei è diverso da quello di quelli dei Dungeon normali?’


Il solo scopo dei mostri dei Dungeon normali era quello di uccidere gli umani, mentre per i mostri dei Dungeon Istantanei era quello di proteggere il luogo in cui stavano. Erano due scopi abbastanza diversi.


'Aspetta un minuto…'


Pensandoci, anche Jin-Woo era un mostro per i demoni che stavano lì?


La carnagione di Eshil era ancora pallida dopo aver sopportato il peso dell’abilità di Jin-Woo, 'Sete di Sangue', e lui non poteva non sentire un po’ di pena per lei.


Solo un pochino, comunque.


“Da quanto sentite quella voce?”


“Da quando abbiamo aperto gli occhi qui.”


‘Dopo aver aperto gli occhi qui?’


Questo implicava che prima vivessero altrove? Che fosse un ricordo falso o sincero, era quello che era impresso nella sua testa.


Jin-Woo continuò con le sue domande.


“Okay. Allora dove stavate prima di svegliarvi qui?””


“Nel mondo dei demoni. Ci siamo svegliati un giorno e ci siamo trovati qui.”


“E cosa facevate nel vostro mondo?”


“Ci preparavamo… Alla guerra.”


“Alla guerra?”


“Sì.”


Si era ricordata del suo passato? La faccia di Eshil non mostrava più la paura di quando stava pregando per la sua vita, era determinata.


“Ci preparavamo alla guerra contro una terribile potenza che necessitava della forza di tutti coloro del mondo dei demoni uniti…”


…. E lì le parole di Eshil finirono.


“…”


No, per meglio dire, Eshil stava ancora parlando. Le sue labbra si stavano chiaramente muovendo. Comunque, Jin-Woo non poteva sentire la sua voce. Infatti, sentiva una voce meccanica monotona del Sistema.



Hai superato la quantità massima di informazioni concesse, quindi la conversazione sarà interrotta.


Hai superato la quantità massima di informazioni concesse, quindi la conversazione sarà interrotta.


Hai superato la quantità massima di informazioni concesse, quindi la conver…



Finché Eshil non smise di muovere le labbra, il messaggio continuava.


Jin-Woo la fissava sospetto.


Se non fosse successo questo, avrebbe pensato che la storia di Eshil raccontasse di come il Sistema avesse distrutto il luogo di provenienza del demone. Salire di livello, Dungeon Istantanei, missioni, premi, penalità e anche il processo per ottenere la Classe.


….


Era in una situazione simile a ciò che accadeva nei videogiochi, quindi se anche i mostri avevano una loro storia, non era una cosa strana.


Comunque, nel momento in cui il Sistema si era intromesso forzatamente, Jin-Woo era sicuro di una cosa.


‘Parlarle mi avrebbe dato certamente delle soluzioni per risolvere tutto, in altre parole.”


Il Sistema aveva fatto un chiaro errore.


“Ho… Ho sbagliato qualcosa?”


Quando l’espressione di Jin-Woo divenne seria, anche Eshil si oscurò.


‘Cosa vuole nascondere il Sistema? Chi è questo nemico che i demoni devono combattere? E la ragione della guerra? Il risultato finale?’


Per sapere qualcosa, pensò alla domanda successiva.


“Chi è questo terribile nemico che avreste dovuto combattere?”


Comunque, in quel momento…


Come un gioco con la batteria scarica, Eshil si paralizzò. Ma solo per un po’. Improvvisamente perse conoscenza e collassò verso terra.


Jin-Woo la prese velocemente, e la appoggiò con cautela al suolo. Vedendo che il suo respiro era regolare, sembrava non fosse in pericolo.


Comunque, aveva una smorfia in viso; forse sentiva qualcosa da qualche parte. Sembrava anche avere qualche problema a respirare correttamente.


Per aiutarla, Jin-Woo le strappò l’armatura.


Crack


L’armatura si tolse facilmente. Strappò anche il mantello dietro l’armatura e lo arrotolò, per metterglielo dietro la testa come un cuscino. Si stava impegnando per un mostro, ma non pensò di essere gentile.


Essendo che fosse finita in quello stato, aveva ottenuto un altro indizio.


'Il loro nemico…'


Il Sistema aveva reagito un po’ troppo sensibilmente verso l’identità di questo nemico sconosciuto, o nemici.


'Possono essere collegati?’


E se questi esseri possedevano qualche sorta di poteri trascendentali, e per qualche ragione, esercitavano la loro influenza sulla Terra, o più specificamente, su di lui…?


Jin-Woo aprì la schermata del negozio.


Provò a svegliare Eshil con una pozione, ma non sembrò funzionare.


'Immagino di non avere altra scelta, se non aspettare.’


Plop


Jin-Woo si sedette di fianco a Eshil.


E finché non si svegliò, mise insieme tutti i piccoli pezzi delle informazioni che gli aveva dato.






“… Uh?”


Eshil si sedette velocemente.


Sentendo la presenza di qualcuno vicino, si guardò al suo fianco e trovò Jin-Woo seduto. Si spaventò per un istante.


'Q-Quindi non stavo sognando…'


Lentamente approcciandosi alla realtà, si guardò attorno. E c’era un enorme pila di cadaveri di Demoni Superiori trovato nelle vicinanze. Le sue sopracciglia si aggrottarono velocemente.


I demoni con un po’ di intelligenza non trattavano gli altri demoni con intelligenza come loro parenti. Quindi, un demone che in quel momento aveva perso conoscenza, come lei, poteva essere visto come un pasto delizioso.


Comunque…


L’unica ragione per cui lei era illesa, era…


“Mi stavi proteggendo tutto questo tempo?”


Piuttosto che risponderle, Jin-Woo si sollevò e tese la mano ad Eshil.


Lei lo guardò come se fosse profondamente toccata, e dopo aver preso la sua mano, si sollevò.


“Grazie.”


“Quanto ci mettiamo ad arrivare dove si trova il lasciapassare?”


“Non è lontano da qui. Ti ci porterò.”


Eshil porse in avanti entrambi i polsi.


“….?”


“…??”


Si fissarono tra loro confusi. Sentendosi un po’ agitata, Eshil disse:


“Sono un tuo ostaggio, non dovresti ammanettarmi prima di muoverci?”


“Non voglio.’”


Era certo di poterla fermare dai suoi tentativi di fuga o di resistenza anche senza ammanettarla. Piuttosto, avevano perso fin troppo tempo per poter fare anche quello.


Jin-Woo la girò e la spinse leggermente sulla schiena.


Forse lei era ancora spaventata, perché Jin-Woo sentì il suo battito aumentare, ma non disse niente. Girò lo sguardo verso i cavalli che i demoni cavalcavano.


“E loro?”


“Li prendiamo.”


Eshil prese le redini dei cavalli e cominciò a camminare. Jin-Woo la seguì silenziosamente.





Come aveva detto Eshil, non dovettero camminare a lungo prima di raggiungere il posto in cui si trovava il lasciapassare. Era un enorme castello.


'Un castello dei demoni dentro il Castello dei Demoni….?’


Il Castello dei Demoni conteneva la parola 'castello' nel nome, e nella realtà era una torre, ma il castello che aveva davanti in quel momento sembrava prendere ispirazione da quelli medievali.


I soldati di guardia all’ingresso divennero tesi alla vista di Jin-Woo, ma…


“È un ospite.”


Eshil parlò disinteressata e puntò col mento, facendo sì che le guardie aprissero immediatamente le porte. Presto, un gruppo di cavalieri venne fuori dall’interno e la accolse.


“Lady Eshil, aspettavamo il vostro ritorno.”


“Dov’è mio padre?”


“Il signore sta aspettando nella sala del trono.”


“Capito.”


Uno dei cavalieri fissò Jin-Woo e chiese:


“Lady Eshil… Chi è quell’uomo?”


“È un ospite importante, quindi fai attenzione a come parli.”


Dopo aver sentito il tono solenne della donna, il cavaliere si fece velocemente indietro ed abbassò la testa.


Jin-Woo la seguì silenziosamente, ed entrarono nella parte più profonda del castello. Dopo una lunga camminata in un enorme corridoio, si trovò ad entrare in un’enorme sala che sembrava la stanza del boss in un Dungeon.


'Quindi questa è la sala del trono?’


Jin-Woo analizzò l’ambiente.


Oltre gli enormi pilastri ad intervalli regolari che raggiungevano il soffitto ai lati della stanza, lo spazio era abbastanza vuoto. Era come se l’intero posto fosse stato preparato per delle potenziali battaglie.


'Se dovessi combattere qui, immagino dovrei trovarci il boss.’


Questo significava, che il Demone Nobile seduto in un enorme trono dall’altro lato della stanza era il boss di quel posto.


Eshil e Jin-Woo si fermarono davanti al 'boss'.


Il boss fu il primo a rompere il ghiaccio.


“Eshil.”


“Padre, questa persona è…”


Anche prima di sentire la spiegazione della donna, il boss incontrò lo sguardo di Jin-Woo, e aggrottò le sopracciglia. Le iridi del boss tremavano visibilmente.


“T-Tu!! Chi mi hai portato davanti?!”


“P-Padre, quest’uomo è un ospite…”


Eshil provò disperatamente a spiegarsi, ma l’agitazione del boss non glielo permetteva.


“Un ospite?! Che genere di ospite invade la casa di qualcuno con un esercito?!”


“Cosa???”


Eshil girò velocemente lo sguardo verso Jin-Woo. Dov’era quell'esercito di qui stava parlando il padre?


Il boss, nel mentre, teneva i suoi occhi fermi su Jin-Woo e parlò con voce tremante.


“Eshil, non vedi con i tuoi occhi? Non vedi gli innumerevoli soldati nascosti nell’oscurità di quell’uomo?”


Jin-Woo lo fissò.


Spaventata per l’improvviso cambio di atmosfera, Eshil fece velocemente un passo indietro. Nel mentre, Jin-Woo era sorpreso di quello sviluppo.


‘Immagino abbia dei sensi davvero sviluppati.’


Sembrava che il boss fosse in grado di 'vedere' i soldati nascosti nell’ombra di Jin-Woo.


'Non soni sicuro di poterla definire una buona cosa.’


Aveva evocato tutti i suoi Soldati Ombra e nascosti nella sua ombra per prepararsi alle battaglie, giusto in caso, prima di arrivare lì.


“Come ti permetti di portare dei soldati in casa mia?!”


Alle urla del boss, i cavalieri irruppero nella stanza.


“Padre!”


Eshil strillò verso il padre.


Il boss si era alzato in piedi, con uno sguardo pieno di rabbia. Fissando silenziosamente lo sviluppo della situazione fino a quel momento, Jin-Woo finalmente parlò:


“Abbiamo fatto una promessa.”


Non sentendo nessuna tensione da Jin-Woo, il boss si placò leggermente.


“Che genere di promessa?”


“Il lasciapassare.”


Jin-Woo fece un passo avanti.


“Se mi darete il lasciapassare, lascerò questo piano tranquillamente.”


Il boss ingoiò la saliva nervosamente.


'L'uomo che ha ucciso centinaia di demoni scalando i piani dev’essere lui.’


Il boss si ricordò di quando sentì la notizia di Vulcan e Metus che vennero sconfitti.


Anche se il clan Radir era aristocratico, erano 20esimi, l’ultimo posto sulla gerarchia dei demoni. Quindi, i più deboli tra gli aristocratici.


Se avessero dovuto scontrarsi contro colui che aveva ucciso Vulcan e Metus con facilità, il boss sapeva che avrebbe dovuto sacrificare molti della sua gente. Comunque, quel terrificante nemico stava dicendo che se ne sarebbe andato volontariamente.


'Dovrei credergli?’


Il boss chiese, non troppo convinto:


“È l’unica cosa che vuoi?”


Come se stesse aspettando quel momento, Jin-Woo disse:


“E anche…”


‘Ma, certo…'


Il boss si accigliò, come se si aspettasse quella situazione. Le richieste dei nemici erano sempre ingiuste.


Anche prima di sentire le ridicole richieste che avrebbero insultato l’onore del Clan, e ridicolizzato i soldati, il boss poteva sentire il suo petto stringersi per la frustrazione.


Jin-Woo mise la mano sulla spalla della figlia del boss e disse:


“Voglio anche questa ragazza in prestito.”


“… Cos’hai detto??”


Il boss e i cavalieri erano basiti. Jin-Woo analizzò le vicinanze, sentendosi un po’ confuso.


'Mm?’


Eshil gli aveva detto che sapeva dove fossero i lasciapassare nei piani superiori, quindi aveva solo chiesto di prenderla 'in prestito' per far sì che lo guidasse…


'Ho detto qualcosa di sbagliato?’


Jin-Woo inclinò la testa confuso dagli sguardi che ricevette, e da Eshil che arrossì.


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