CORSO LINKEDIN PER GIORNALISTI, UNIVERSITÀ, PA E IMPRESA 

CORSO LINKEDIN PER GIORNALISTI, UNIVERSITÀ, PA E IMPRESA 

RELATORE: LUCA BOZZATO 

Università degli Studi di Milano Bicocca.

 

Ecco gli argomenti salienti della giornata formativa (appunti del 5 ottobre 2017). 

 

Peculiarità di Linkedin: più di ogni altro, è un social network di persone, non di aziende. I network combinati delle persone sono 10 volte più grandi di quelli delle aziende. Se non ci fossero quindi le persone, in questo social network non ci sarebbero le aziende.  

La dimensione: in Italia conta 12 milioni d'iscritti.  

Non è più una piattaforma per lo scambio di CV ma serve per:

  • Fare Following di persone interessanti (con il 'Segui', anche se non sono nel tuo network).
  • Fare Networking, allargare cioè la propria cerchia di contatti professionali in target con il proprio ruolo. A chi chiedere il contatto? Chiediti qual è l'obiettivo professionale e agisci di conseguenza. Fare networking dev'essere un'attività quotidiana: pubblicare taggando, commentare contenuti degli altri, ecc. Quando invii una richiesta di collegamento, invia un messaggio specifico per quella persona chiedendole di entrare nel tuo network. Fagli capire che almeno hai letto il suo profilo e non sei spam (attenzione che se si opera con messaggi copia/incolla la piattaforma blocca l'account). In generale, cerca di portare la relazione oltre il primo contatto e mantenerla nel lungo periodo. Se una persona non ha bisogno di te oggi, potrebbe averne domani, l'importante è che ti conosca e che abbia ben chiaro come puoi aiutarlo.
  • Pubblicare contenuti, soprattutto opinioni. Bisogna esporsi e differenziarsi.
  • Fare Personal Branding.

 

Contenuti (persone):

  • La vita media di un contenuto è di 2 settimane (!).
  • Linkedin filtra la professionalità di quello che viene pubblicato. Gli influencer sono di contenuto, non di popolarità
  • La credibilità (Linkedin) è diversa dalla popolarità (Facebook)
  • Gli aggiornamenti testuali sono più adatti ai profili personali (opinioni), foto e immagini sono preferibili sulle pagine aziendali
  • Opzioni. Consiglia: visibile a tutta la tua rete. È diversa dal 'like' di Facebook, c'è dietro un motivo professionale se consigli qualcosa. In qualche modo quel contenuto deve rappresentare il tuo ruolo professionale. Commenta: visibile a tutta la tua rete più quella di origine del post Aggiungi una tua opinione anche alle condivisioni (2/3 righe di testo), dimostri così di aver letto il contenuto. Condividi: visibile a tutta la tua rete + agli eventuali tag. In questo caso aggiungere la propria opinione diventa fondamentale.
  • Cosa pubblicare e cosa no: opinioni, trend e scenari di settore, privilegia la sostanza (aggiornamenti di solo testo), eventi, i post "acchiappa like" non funzionano, no copy corto: scrivi almeno 2/3 righe di tuo pugno e non copiate da altri.


Il profilo personale 

(profilo di esempio, quello del relatore del corso: https://www.linkedin.com/in/lucabozzato/).

La prima impressione conta! Bisogna curare, come minimo la foto (non impettite, ma almeno curate, se fatte da un professionista meglio), la Job description e il riepilogo.

La Job description può anche non coincidere con il proprio ruolo attuale perché parla in senso lato della propria 'professionalità che può essere più ampia dell'ultimo ruolo avuto. La Job description non è soggetta alle chiavi di ricerca di Linkedin quindi è personalizzabile. Fare dei riferimenti alle proprie passioni extra lavorative aiuta l'empatia, accorcia la distanza con chi ti vede online e può essere un primo argomento di relazione con gli altri.

 

A cosa dare più importanza: 

  • Foto di profilo
  • Foto di copertina 
  • Riepilogo: Parti dal tuo obiettivo professionale, descrivi chi puoi aiutare e perché. Spiega cosa fai e perché (scrivi per gli altri). Spiega perché dovrebbero connettersi con te. Dì in cosa ti differenzi e condividi informazioni extra professionali (empatia). Dì cosa vuoi che facciano dopo aver letto il tuo profilo (cali to action, es. contattami!). Usa capoversi brevi e spaziati e uno stile narrativo. Usa anche video e simboli.
  • Esperienza lavorativa più recente (in questo caso il ruolo risponde alle chiavi di ricerca di Linkedin e sono standardizzate. Trovare le più coerenti con il proprio ruolo. Non mentire e non esagerare mai.
  • Formazione
  • Media: foto, documenti (slideshare, pdf), video
  • Skills e competenze: tienile aggiornate.Inserisci delle keyword. Dove le trovi? Cerca sui motori di ricerca per il lavoro (Monster, Indeed, ecc.) o su Wordle.net (nuvole di parole)
  • L'algoritmo di Linkedin privilegia soprattutto: job title, skills e posizione attuale.

  

Contenuti (aziende):

  • Video informativi: pochi ma che contano (fare follow-up con chi viene ingaggiato)
  • Selfie aziendali e foto di team, sempre accompagnate da un testo.
  • Coinvolgere i dipendenti. Perché dovrebbero farlo? Perché è importante per l'azienda per cui si lavora. Da un lato si mostra un'azienda dinamica, fatta di ‘persone' e dall'altra i dipendenti si trasformano nei primi ambassador dell'azienda stessa.Sono parte attiva e la vera 'voce' dell'azienda, attirando così l'attenzione dei futuri clienti.
  • Condivisione di contenuti di prospect e influencers o Foto di eventi, con persone!

 

Funzioni di ricerca avanzata: sono utilissime! Grazie ai filtri (es. geografici) e job title permettono di ottenere liste di nomi di posizioni in target con il nostro obiettivo (es. commerciale). 

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