CONTRO SALVINI E IL SUO MONDO

CONTRO SALVINI E IL SUO MONDO

Azione Antifascista Roma Est

CONTRO SALVINI E IL SUO MONDO


Dopo aver fatto cadere il governo questa estate, Matteo Salvini, insieme ai suoi amici, propone una sfilata per le strade della nostra città, sabato 19 ottobre. Con volantini e manifesti che raffigurano il suo faccione e lo slogan “Orgoglio Italiano” tappezza le nostre strade e i muri dei nostri quartieri. L’ex Ministro degli Interni cerca in questo modo di salvare la faccia dopo aver perso il suo trono per la troppa smania di potere. Una parata che compatta tutte le forze politiche dell’estrema destra italiana: Lega e Fratelli d’Italia, i cattolici contro l’aborto e un discreto numero di organizzazioni fasciste e neonaziste. Tutti a braccetto sotto il faccione sorridente dell’ex ministro, quello del pane e nutella, dei mojito in spiaggia, delle divise delle forze dell’ordine e dei giretti goliardici con il figlio sulle moto d’acqua della polizia.

In fondo è questo il modo con cui Matteo Salvini ha “governato” il paese, finchè non ha deciso di rovinarsi con le sue stesse mani. Una politica tutta incentrata sul suo personaggio, fatta di minacce e promesse ma di ben pochi fatti.


Il problema non è tanto Salvini in sè ma il suo mondo, il modello di società che propaganda in Italia e che molti come lui propongono a livello internazionale. C’è un Salvini ovunque in Europa e nel mondo. Pensiamo a Marine Le Pen in Francia, a Trump negli Stati Uniti, ad Orban in Ungheria o a Bolsonaro in Brasile. Tutti costoro ci propongono un mondo di precarietà, di ignoranza e indifferenza, paura e odio. Cavalcano questi sentimenti attraverso campagne mediatiche e con la scusa della crisi economica alimentano costantemente il nostro senso di insicurezza. Creano ad arte, in ciascuno di noi, la paura di un futuro sempre peggiore, costringendoci ad accettare tutte quelle politiche volte a peggiorare sempre più le nostre condizioni di vita. Ci portano ad odiare i nostri simili, dal nostro vicino di casa allo straniero che incontriamo per strada. Ci vogliono far vivere nella paura per imporre regole autoritarie, per controllare ogni aspetto della nostra vita e militarizzare i quartieri. Non risolvono i nostri problemi, ce li creano. 


Siamo stanchi di questa situazione! Riprendiamoci le nostre vite, le piazze, le strade. Bisogna svegliarsi da questo letargo e cominciare a prenderci tutto quello che è nostro e che ci hanno tolto. Il lavoro, la casa, la salute, la speranza. Ci hanno costretti ad odiare il prossimo, ci hanno ridotto alla miseria. È ora di essere contro il loro mondo e di costruire il nostro.



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