Botros 7 - Il Mondo Digitale

Botros 7 - Il Mondo Digitale

Patrizia Ferro (https://t.me/BotrosGiornale) [Art. 4 Dicembre 2022]

L’impatto del mondo digitale nella nostra vita: progresso o retrocessione? Benessere o disuguaglianze ?


Ben trovati a tutti !
Don Rosario mi ha convinto di tenere una rubrica su questo giornale per parlarvi di mondo digitale, e con molto piacere ho accettato e di trovare dalle vostre osservazioni e commenti spunti per approfondire meglio il mondo tecnologico che quotidianamente ci circonda.

In questo primo articolo voglio affrontare con voi il tema forse più filosofico che tecnologico vero, su qual è l’impatto della innovazione tecnologia nella nostra vita e come sta accadendo la trasformazione? Tutto ciò porta Benessere o Alienazione? Un impulso a migliorare la nostra qualità di vita o a peggiorarla?

Definire l’impatto di ogni trasformazione è molto arduo, ogni innovazione tecnologica che va a modificare una determinata situazione può provocare speranze e paure o ansie. È così da sempre, ne sono testimonianza le riflessioni dei filosofi che dibattono sul tema fin dall’antichità ma se la dualità della tecnologia è sempre esistita, perché oggi questo dibattito è quanto mai d’attualità? La risposta è: perché la tecnologia permea tutta la nostra vita, anche quando non ce ne rendiamo conto. La sua ubiquità la rende uno strumento estremamente potente per favorire il cambiamento, nel bene e/o nel male.


Essendo una persona appassionata di tecnologia, tendo a vederne più gli impatti positivi di quelli negativi, ma non nego certo questi ultimi, soprattutto quelli che inducono esclusione, emarginazione e accentuano le diseguaglianze.

La tecnologia non è né buona né cattiva, ma…Come sottolinea lo studioTech for Good. Smmothing disruption, improving well-being del McKinsey Global Institute (MGI) ,
l’adozione di tecnologie avanzate, automazione intelligente e intelligenza artificiale in primis, oltre a contribuire all’aumento della produttività e del PIL, può migliorare il benessere dei singoli individui e della società in generale (pensiamo solo alla mobilità o alla salute), ma può anche avere effetti destabilizzanti sulla società (dalla disoccupazione allo stress indotto dall’aumento dell’intensità del lavoro).


Quindi, secondo me, bisogna partire da due assunti:

  • 1° La tecnologia non è intrinsecamente buona o cattiva e produce risultati positivi o negativi a seconda di come viene utilizzata.
  • 2° La tecnologia da sola non migliorerà la vita dell’umanità nel suo complesso.

Ne consegue che è necessaria una visione, un indirizzo. La tecnologia non ha uno scopo proprio, i suoi effetti sono guidati da scelte e azioni umane, i responsabili politici e i leader aziendali devono definire un’agenda dello sviluppo che mitighi alcuni degli effetti negativi dell’adozione della tecnologia, sia a breve sia a lungo termine.

L’uomo è sempre stato coinvolto e/o travolto dalla tecnologia, per cui una volta assorbita essa è diventata parte della vita quotidiana, come dire le generazioni si sono susseguite dando per scontato la tecnologia che avevano a disposizione nel momento che sono nati.

Se guardiamo le rivoluzioni industriali nella figura seguente, ci rendiamo conto che per la nostra generazione, avere i treni , gli aerei, l’elettricità, le catene produttive, l’automobile era parte del nostro bagaglio già dal momento della nascita, perché rivoluzioni tecnologiche già affermate e assestate dal 1700 al 1900.


Cosa è veramente cambiato?

E’ che nel 1970 l’introduzione del computer e la creazione di internet hanno accelerato le rivoluzioni industriali, e mentre prima arrivare al mondo delle macchine è costato secoli, adesso al mondo digitale siamo arrivati in poco meno di 30 anni.

La rivoluzione tecnologica informatica la abbiamo avuta nel corso della nostra vita e ad una velocità molto più alta delle precedenti, per cui la maggior parte dei fenomeni possiamo dire sono stati per noi immersiva.

Cosa intendo per fenomeno immersivo, da un giorno all’altro abbiamo installato un modem a casa e cominciato ad esplorare il mondo di internet, poi internet si è evoluto attraverso i motori di ricerca e si è cominciato a scoprire che attraverso un solo strumento si poteva cercare tutto quello che prima era su enciclopedie, a trovare informazioni dall’altra parte del mondo in maniera istantanea mentre prima c’erano bisogno di giorni, di poter scrivere lettere e spedirle contemporaneamente senza passare per uffici postali e francobolli, fino a cambiare il modo di comunicare attraverso applicazioni come facebook, whatsapp e anche creare giornali multimediali come questo.

Insomma, una trasformazione veloce verso un nuovo modo di vivere, comunicare e agire che fino al 1970 era impensabile. Possiamo dire che l’uomo si è spinto a rendere sempre di più i suoi sogni reali, a pensare che le macchine potessero sostituirlo nei lavori più pesanti, e che le comunicazioni potessero essere più semplici e arrivare ovunque, insomma si è addirittura arrivati a sostenere che grazie alla tecnologia si poteva pensare ad un mondo globale.

Possiamo dire che al punto in cui siamo oggi, vivere senza tecnologia digitale lo si può fare se e solo se per scelta si decide di stare non connessi con il mondo, altrimenti il mondo digitale è parte integrante del mondo reale e per quanto si possa disquisire, la mia visione è che il mondo digitale c’è esite è la realtà quotidiana tangibile e arriva a tutti e con forte impatto.

Per cui quale è la strategia per vivere in un mondo digitale ?

A mio avviso,  c’è sempre di più bisogno di persone che sappiano utilizzare gli strumenti messi a disposizione da questo mondo con etica e coscienza, e forse è questo il senso della rivoluzione digitale che stiamo vivendo, creare un uomo nuovo volto ad usare strumenti nuovi ma con valori profondi.

Ma a che punto siamo oggi in tutto ciò?

Oggi siamo all’inizio della 5.0 rivoluzione industriale, quella che porterà uomo alla società 5.0, in cui uomo e macchina si riconciliano, in cui il mondo di internet e delle applicazioni è scontato, ma serve l’intelligenza umana per calibrareil tutto in modo da non consumare troppo ambiente, da migliorare la nostra qualità di vita, si parla oggi di “Tech for Good” di tecnologie ad alto potenziale per “creare benessere”.

  • Non si parla finalmente più solo di benessere economico, ma il benessere è costituito da sei fattori:

    1-sicurezza del lavoro,
    2-standard di vita materiali,
    3-salute e longevità,
    4-istruzione,
    5-sostenibilità ambientale
    6- pari opportunità


dove l’ordine non è secondo importanza ma sono tutti parimenti uguali per migliorare la qualità di vita dell’uomo, e si tratta dei fattori che stanno subendo i cambiamenti più rapidi e sono anche quelli in cui la tecnologia può produrre alcuni dei maggiori impatti, sia positivi che negativi.

Di qui le “tecnologie con alto potenziale per creare benessere” e che affronteremo nei prossimi articoli del mondo digitale.

  • Big data, analytics e intelligenza artificiale.
  • Connettività e piattaforme, con le quali vengono raggruppate piattaforme digitali, Internet mobile e cloud. -
  • Robotica, che include sia la robotica avanzata sempre più in grado di aumentare le capacità dell’uomo sul posto di lavoro sia la robotica tradizionale, in cui le macchine riproducono azioni umane ripetitive, nonché veicoli autonomi e quasi autonomi.
  • L’Internet of Things, che utilizza reti di sensori e dispositivi per raccogliere dati e ottimizzare i processi.
  • Realtà virtuale e aumentata, un ambiente artificiale creato con software e hardware che, nel caso della realtà aumentata, offre la possibilità di sovrapporre informazioni digitali a impostazioni del mondo reale.
  • Fabbricazione digitale, inclusa la stampa 3D.
  • Nuovi materiali e biotecnologie, che includono materiali avanzati, come nuovi materiali leggeri e genomica di prossima generazione.
  •  La tecnologia pulita, che consiste principalmente in fonti di energia rinnovabile come energia solare ed eolica, supportata da dispositivi per lo stoccaggio di energia.

Grazie per essere arrivato fino a qui, ed esserti adattato al mondo digitale leggendo questo articolo appunto in digitale!


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