Botros 5 - I ragazzi come vedono la scuola?

Botros 5 - I ragazzi come vedono la scuola?

Francesco Viscomi (https://t.me/BotrosGiornale) [Art. 2 ottobre 2022]

È già iniziato ottobre, da due settimane circa, la maggior parte dei ragazzi italiani è tornata tra i banchi, come ogni anno. Per gli studenti calabresi il nuovo anno scolastico è iniziato il quattordici settembre, prima rispetto alla scorsa annata.

A scuola bambini e ragazzi passano la maggior parte del loro tempo, qui stringono rapporti, acquisiscono nozioni e conoscenze importanti e vengono educati alla vita democratica e in società. Affrontano temi di non poco spessore come quelli della legalità e dell’ambiente, che secondo me devono essere maggiormente trattati a livello locale: il primo è trattato poco, non si parla quasi mai di mafia o di attualità a scuola; il secondo invece è trattato in modo freddo, attraverso i libri di testo, che però non bastano a educare i futuri protagonisti della vita quotidiana, che continuano imperterriti a danneggiare la natura.

Bisogna mettere in pratica le migliaia di parole presenti, altrimenti saranno gli scritti a volare. A scuola i ragazzi costruiscono la loro identità, conoscendo persone e realtà diverse, anche grazie alle relazioni che instaurano con i docenti.

Gli insegnanti dovrebbero, perciò, cercare di verificare la qualità del loro rapporto con gli studenti.

Oltre otto milioni di studenti tornano tra i banchi ogni anno. Quest’anno è il primo dal 2019 senza restrizioni dovute al covid: cade l’obbligo mascherine e, in alcune scuole, tornano i banchi uniti; niente più DAD (didattica a distanza) e DDI (didattica digitale integrata); niente più distanziamento.

L’ anno scorso sono stati 539.209 i ragazzi che hanno sostenuto l’esame di terza media, mentre sono stati 488.965 quelli che hanno sostenuto l’esame di maturità.

In Italia esiste un programma del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (il MIUR), detto PON, Programma Operativo Nazionale, supportato e finanziato dai Fondi Strutturali Europei, grazie a cui si fanno progetti di vario tipo come quelli di musica, arte, robotica, matematica in orario extra-scolastico.

A livello locale questi progetti sono stati presenti soprattutto in epoca pre-covid, mentre sono diminuiti negli ultimi due anni.

Alcuni nostri “vicini di casa” insistono con questi progetti anche durante l’anno scolastico e non solo all’inizio o alla fine, come abbiamo fatto noi di recente.

A Botricello, per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Ilaria Alpi e per quelli dell’Istituto Professionale, la campanella ha ricominciato a suonare e le lezioni sono ricominciate.

Come tutti sappiamo, l’Istituto Ilaria Alpi è suddiviso in due sedi: in una è presente solo la scuola primaria, situata in Via per Botricello Superiore, nell’altra sono presenti sia la scuola primaria e sia la scuola secondaria di primo grado. In questa sede ci sono vari problemi che vanno risolti al più presto. La struttura in questione ha una potenzialità enorme: è abbastanza grande, presenta molte aule e due cortili.

Purtroppo però, questa potenzialità non è sfruttata e molte possibilità per rendere la sede importante e conosciuta svaniscono. Abbiamo una vasta aula computer che, in tutto l’anno, viene utilizzata solo per le prove invalsi dei ragazzi di terza media. Abbiamo un’aula magna spaziosissima che è stata divisa in due classi per il covid.

Lo scorso anno durante l’inverno, la maggior parte delle volte, siamo stati costretti a restare in classe nell’ora di educazione fisica, a causa dell’inagibilità della palestra, e probabilmente siamo destinati a rimanere in aula nei giorni freddi anche quest’anno. Abbiamo un campetto munito di canestri e delle porte da calcio, è tutto pronto per un’eventuale giornata dello sport, evento che si svolgeva prima della pandemia e che si spera tornerà a svolgersi quest’anno.

Per quanto riguarda le uscite didattiche, siamo molto limitati: mentre altre scuole vanno anche al di fuori dei propri confini regionali, noi invece siamo costretti a rimanere in Calabria, uscendo raramente al di fuori della nostra provincia. Questo è un peccato perché, con tutto il rispetto, possiamo tranquillamente scoprire la nostra regione e le sue bellezze anche da soli o con le nostre famiglie, vista la vicinanza.

Buon inizio scuola a tutti!

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