Botros 4 - Un libro sul lavoro

Il lavoro non è soltanto un mezzo per garantire la propria sussistenza, ma esso rappresenta uno strumento attraverso il quale l’uomo vede riconosciuta la propria dignità, esprime il proprio modo di essere, riversa in esso le proprie aspirazioni.

Il mondo del lavoro è il mondo degli affetti, che nascono dalle relazioni che si intrecciano nel luogo dove si trascorrono diverse ore della propria giornata e della propria vita. Ma molto spesso questo diritto sancito dalla Costituzione, perché di diritto si tratta e non di semplice dovere del cittadino, assume i contorni di un incubo, di una vita alienata e alienante in cui l’individuo perde la propria identità di essere umano. Intorno al mondo del lavoro si sviluppa un sostrato di povertà, di routine e di ristrettezze che caratterizza le periferie della città. Fa da contraltare ad un lavoro alienante il desiderio del guadagno facile, che scaturisce dall’aspirazione ad una vita senza problemi. Anche se l’ovvia conclusione è che la disonestà non paga e non rende felici.

Un romanzo che a mio avviso rappresenta in modo puntuale e a tratti poetico un mondo variegato di lavoratori alienati è “Acciaio” della  scrittrice Silvia Avallone.

Con il suo romanzo d’esordio Acciaio (Rizzoli, 2010) ha vinto il premio Campiello, il premio Flaiano, il premio Fregene, il premio Città di Penne, e si è classificata seconda al premio Strega 2010 dietro Canale Mussolini, pur avendo in seguito venduto più copie. Il romanzo è stato tradotto in 25 lingue e in Francia, ha vinto il Prix des lecteurs de L’Express 2011. Da Acciaio è tratto il film omonimo, per la regia di Stefano Mordini, con Michele Riondino e Vittoria Puccini, prodotto da Palomar e presentato nel 2012 alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Le protagoniste del romanzo sono due quattordicenni: Anna e Francesca, amiche per la pelle che vivono con le loro famiglie nei casermoni di Piombino, una cittadina toscana dove nasce un’acciaieria che dà lavoro a centinaia di persone.

I padri sono logorati da una vita vissuta all’interno della fabbrica, tra ristrettezze e sogni infranti. Di contro invece i figli trascorrono le loro giornate protetti dal branco, sognando un futuro diverso, salvo poi scontrarsi con una realtà crudele e spietata.

Anna e Francesca sono due adolescenti che vedono il loro corpo cambiare, e sentono i primi sussulti dell’amore anche se sarà l’amore a modificare il  rapporto tra di loro.

Francesca deve subire le angherie di un padre-padrone, Enrico, infatuato e gelosissimo della figlia, senza che la madre, Rosa, una trentaquattrenne sfiorita e rassegnata, obbietti alcunché. Successivamente il papà di Francesca subisce un incidente sul lavoro , e questo episodio è per la ragazza una salvezza perché così il papà, non alzerà più le mani su di lei e su sua madre.

Invece il papà di Anna è un poco di buono, viene infatti licenziato dalla fabbrica e cerca di fare soldi in modi poco leciti. La famiglia di Anna, è inoltre composta dalla madre Sandra, operaia politicamente impegnata, e dal fratello Alessio, operaio specializzato che di notte si droga e ruba per "avere più grana", è una famiglia che si disfa progressivamente a causa del padre Arturo, delinquente di piccola tacca assillato da manie di grandezza.

Sullo sfondo, la Lucchini, la potente acciaieria (ma non più così potente come tanti anni addietro) con il suo altoforno, AFO 4, che domina la vita di tutti i personaggi nella torrida estate del 2001.

Le due amiche si crogiolano al sole dell’estate, le vacanze sono appena iniziate ed entrambe sognano una vita da ricchi mentre guardano all’isola d’Elba frequentata da gente agiata. Anna e Francesca vivono una vita ignare del sostrato di miseria che le ha generate, benché Anna, intelligente e studiosa si impegni a dare una svolta alla propria vita iscrivendosi al liceo, mentre invece Francesca sembra essere destinata a vivere la vita dei suoi genitori.

Un altro elemento centrale nella storia delle due amiche è l’amore che Francesca  confessa di provare verso Anna. Una sera, mentre le due sono sole e parlano, Francesca prende coraggio e la bacia. Ma Anna è spaventata da ciò che è successo e da Francesca, così scappa. Il rifiuto oppostole dall'amica sconvolge Francesca e porta la loro amicizia verso la rottura .

Ad aumentare il distacco tra le due amiche subentra un altro evento: il giorno di ferragosto Alessio, il fratello di Anna, le presenta Mattia e presto tra i due ragazzi nasce l’amore. Francesca piena di livore e di gelosia smette di frequentare Anna e si avvicina a Lisa, una loro coetanea, intelligente ma ancora è un  brutto anatroccolo, che fino a quel momento le ha osservate con invidia ma anche con un precoce e insospettabile occhio critico. Intanto l’inverno incede e la vita prosegue con grande nostalgia l’una dell’altra. Anna continua a frequentare Mattia, nonostante non sia veramente innamorata di lui, Arturo,suo padre, è ricercato dalla polizia per un furto di opere d’arte, mentre Francesca accudisce il padre, ormai reso innocuo dall’incidente che ha subito, mentre la mamma è ormai preda dei tranquillanti.

Il 2002 è l’anno della svolta, Francesca decide di cambiare vita e di diventare ballerina di lap dance, Anna invece, stanca dell’inutile relazione con Mattia, decide di lasciarlo. Un evento tragico colpisce la vita di Anna, Alessio mentre è al lavoro viene schiacciato dal caterpillar guidato da Mattia, proprio quando Alessio è ad un passo dal cambiare la propria vita in meglio.

Il romanzo lascia uno spiraglio nella storia dell’amicizia tra Anna e Francesca. Mentre Francesca ritorna dalla discoteca dove lavora alza gli occhi verso la finestra della casa di Anna ed entrambe si guardano scoprendo che in fondo il legame che le unisce è troppo forte per accantonare la loro amicizia.

In una realtà fatta di dolori, di fatiche e di sogni inespressi ciò che conta e che resta è l’affetto sincero di due amiche che guardano alla vita con la leggerezza tipica della loro età.