Botros 3 -  I giovani e la vacanza

Botros 3 -  I giovani e la vacanza

Caterina Talarico e Rosario Mercurio (https://t.me/BotrosGiornale) [Art. 7 agosto 2022]

La vacanza è sempre una risposta ai propri bisogni interiori, ai propri desideri di autorealizzazione e si può certamente dire che è in grado di spiegare molto di chi la sceglie: il tono dell’umore, gli interessi, il modo di trovare il piacere di vivere.

In un mondo sempre più “connesso”, viaggiare è più accessibile che mai!

Molti giovani iniziano a scoprire il mondo con la famiglia, ma la voglia di “lasciare il nido” è forte così come la voglia di viaggiare da soli.

Secondo degli studi effettuati in materia, i giovani si approcciano alla vacanza in due modi differenti: ci sono quelli che presi dalla voglia di viaggiare si creano una lista dei posti da visitare almeno una volta nella vita e così iniziano a sognare ad occhi aperti, aggiornano le mete ovvero nel visitare quelle incluse nella lista fanno spazio ad altre nuove, si ispirano dai social e si aggiornano sulle destinazioni migliori.

 

Altri invece preferiscono non creare una lista per svariati motivi, perché pensano di cambiare troppo spesso idea sui posti da visitare, preferiscono viaggiare in modo spontaneo e  non vogliono organizzarsi in anticipo.

Le nuove generazioni, i Millennials (quelli di età compresa dai 16 ai 34 anni), sfruttano nel migliore dei modi le vacanze unendo il divertimento alla conoscenza.

Rispetto alle generazioni passate, oggi i giovani viaggiano molto di più, nonostante le risorse economiche siano limitate rispetto al passato, a causa di un'indipendenza che tarda ad arrivare. La differenza, rispetto ai genitori e ai nonni, sta nell'investire diversamente ciò che si ha e la maggior parte dei giovani usa le risorse a disposizione principalmente per viaggiare verso le grandi metropoli di tutto il mondo, ma anche verso la scoperta di posti remoti.

Quindi, viaggiare è diventata ormai una priorità di spesa. Sia che stiano ancora cercando di capire cosa vogliono fare da grandi o che siano già entrati nel mondo del lavoro, la possibilità di viaggiare per lavoro e scoprire nuove culture ha un ruolo importante nella scelta di un’offerta d’impiego.

L’uso della tecnologia aiuta molto in tal senso, è difatti, rispetto al passato, una risorsa preziosa che consente di vivere al massimo ogni nuova avventura, rispetto a chi vede i ragazzi di oggi assuefatti da questa tecnologia, che quasi come un “difetto” li allontana dal mondo e li priva di qualsiasi desiderio.

Un ruolo importante nella crescita dei nostri giovani riveste la c.d. vacanza studio, soprattutto quella all’estero perchè sviluppa nei ragazzi “un’intelligenza emotiva”, intendendo per tale il “saper riconoscere le emozioni ed utilizzarle nei processi di pensiero, gestire stati emotivi nella vita individuale e collettiva, accrescere la propria autostima.” 

La voglia di fare un’esperienza all’estero, di imparare la lingua del luogo che si va a visitare e di apprendere usi e costumi di un popolo che, tra le alternative a disposizione, ci può ospitare anche in fameglia è una sorta di assaggio di quel progetto Erasmus che ha coinvolto oltre un milione di studenti universitari con riscontri positivi sia in fatto di crescita personale che di opportunità professionali.

 Sergio Astori, psicologo e psicoterapeuta , afferma che i viaggi studio sono opportunità di vita nei quali si mettono in gioco le competenze socio emotive legate al ritrovarsi in una condizione di lontananza dall’ambiente familiare, sociale e scolastico già conosciuto.  Insieme alle competenze relazionali si acquisiscono infatti delle competenze emotive: la fiducia in se stessi, l’adattamento al cambiamento e la tolleranza allo stress.

Secondo una ricerca della Luiss Business School, esistono 8 buoni motivi per cui fare una vacanza studio all’estero:

  • 1. FULL IMMERSION
    L’esposizione costante alla lingua 24h su 24h, rafforza l’uso e innesca la spontaneità di interazione;
  • 2. CRESCITA PERSONALE
    L’apprendimento linguistico va di pari passo con la crescente autonomia e la socialità dei ragazzi.La vacanza studio offre molto di più di un semplice corso di lingua, perchè il riuscire a comunicare agevolmente è una questione soprattutto psicologica; 
  • 3. APERTURA MENTALE
    Vivendo altre abitudini, altri comportamenti, altre priorità ed altre visioni, i ragazzi imparano a conoscere meglio la propria identità, relazionandola con quella degli altri; 
  • 4. CAPACITÀ DI RISOLVERE I PROBLEMI
    Ritrovarsi in un paese estero implica lo sviluppo della capacità di adattamento e di conseguenza alla risoluzione dei problemi. La lingua vera e propria, i trasporti, la convivenza con altre persone ed il ristretto circolo di conoscenza, fanno sì che lo studente debba ingegnarsi nella risoluzione dei problemi;
  • 5.CREATIVITÀ
    Vivere all’estero sviluppa la creatività: vedere e sperimentare tante cose nuove dà la possibilità di sviluppare idee e infiniti spuinti creativi; 
  • 6. AMICI INTERNAZIONALI
    Affrontare un’avventura insieme unisce le persone molto velocemente ed intensamente. La vacanza studio significa quindi “nuovi amici”, che diventeranno un punto di riferimento nei viaggi futuri. Inoltre, grazie alla tecnologia moderna, tenersi in contatto è molto semplice grazie ai social network;
  • 7. VISITARE NUOVI POSTI
    A chi piace viaggiare, sarà una grande soddisfazione visitare nel tempo libero tutte le bellezze tipiche del luogo, i musei, le piazze e le strade;
  • 8. AUMENTA LA POSSIBILITÀ DI TROVARE LAVORO
    Il motivo più diffuso per cui si decide di imparare una nuova lingua è spesso legato alla volontà di crearsi delle prospettive di carriera lavorativa migliori.Quante volte si sente dire che “Conoscere le lingue è indispensabile al giorno d’oggi?”… Di fatto è sufficiente leggere qualche annuncio di lavoro per verificare l’importanza di sapere una seconda lingua.

Per queste vacanze studio, ma anche per le vacanze di lavoro, le mete più ambite sono quelle europee.

Tra le mete più ambite dai giovani ci sono gli Stati Uniti e l'Australia, con la finalità quasi di "annusare l'aria che si respira" e trasformare la vacanza in un'opportunità di costruire la propria vita.

Considerando, invece, altri fattori come la durata del viaggio o le destinazioni emerge senza dubbio la volontà di godersi il fascino di paesi come la Thailandia, il Messico e il Giappone.

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