Botros 24 - Radici

Botros 24 - Radici

Giovanna Moscato https://t.me/Giovymos [Art. 8 Maggio 2024]

Un romanzo letto da ragazzina che ha profondamente colpito la mia immaginazione inducendomi a profonde riflessioni è “Radici” dell’autore afroamericano Alex Haley.


L’opera ha visto la luce nel lontano 1976 e rappresenta il tentativo ben riuscito dell’autore di narrare la storia dell’origine e dello sviluppo della schiavitù dei neri d’America. L’approdo del romanzo è da vedersi nella definitiva sconfitta della schiavitù e della conseguente emancipazione del popolo di colore.

Ciò che mi ha maggiormente colpito è la forza di un popolo che, malgrado le umiliazioni, le torture, l’annullamento della propria dignità di esseri umani, subiti per secoli sia riuscito infine a riscattarsi e ad affermare il proprio posto nel mondo, malgrado occorra dire che esistano ancora casi di discriminazione razziale anche nei paesi che vengono considerati democratici.

La storia ha come protagonista principale la follia umana in quella che lo stesso autore definisce come la più infamante macchia nella storia dell' umanità: la tratta degli schiavi. Una storia che non riguarda solo la famiglia dell' autore, ma milioni di uomini strappati alla propria terra, ai propri affetti, alle proprie tradizioni, privati della dignità e del diritto di vivere, malmenati, frustati, umiliati e ridotti in schiavitù.  Il punto di partenza è la vita di un giovane di nome Kunta Kinte appartenente alla tribù dei Mandinka in Gambia.


Siamo nel 1750 e la vita del ragazzo si svolge tranquillamente nel suo villaggio fino a quando, all’età di 17 anni viene catturato da un gruppo di trafficanti di schiavi. Da qui inizia la sua tragedia, incatenato, viene venduto in America in un’asta di schiavi per 750 dollari. Il padrone lo mette a lavorare in una piantagione da cui Kunta Kinte cerca di scappare diverse volte malgrado venga punito sempre più duramente fino a quando gli viene amputata una parte del piede per non farlo più fuggire.

A questo punto il padrone lo vende a suo fratello che lo rimette in sesto anche grazie all’aiuto della sua schiava domestica nata in America. I due si sposano e nasce una bambina a cui Kunta cerca di trasmettere tutti i suoi ricordi del tempo meraviglioso in cui è stato in Africa. La piccola Kizzy diventa amica della nipote del padrone che , malgrado fosse proibito, le insegna a leggere e a scrivere, proprio questa sarà la condanna di Kizzy che viene strappata dalle braccia dei genitori e venduta all’asta.

Viene comprata e dalla violenza subita ad opera del suo padrone nasce un figlio, George. Kizzy cade in depressione ma cresce il suo bambino nel ricordo del nonno Kunta Kinte, un uomo forte e saggio. Anche George divenuto un grande addestratore di polli, prenderà moglie e avrà diversi figli. Intanto scoppia la guerra civile che porta alla liberazione degli schiavi neri e il quarto figlio di George, Tom, riesce a lavorare come fabbro diventando una persona sufficientemente benestante. Sua nipote Bertha sarà la prima della famiglia a laurearsi e dall’unione con uno studente nascerà Alex Haley, l’autore del romanzo.


Haley è straordinariamente bravo nel raccontare tutto ciò con uno stile semplice e asciutto riuscendo a generare nel lettore emozioni fortissime e una sorta di empatia con i vari protagonisti: leggendo sembra di sentire il dolore per le percosse e i colpi di frusta, l' umiliazione per la sopraffazione, i morsi della fame, si soffre e si vivono le sensazioni di ogni personaggio, con la consapevolezza che le terribili situazioni descritte non sono frutto della fantasia ma azioni disgustose commesse da uomini indegni di essere considerati tali.


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