Botros 24 - I ragazzi e la liberazione

Botros 24 - I ragazzi e la liberazione

Francesco Viscomi (https://t.me/francesco_vis) [Art. 8 Maggio 2024]

Il tema della liberazione è oggetto di dibattiti e analisi da anni, e ogni anno esso si ripresenta nelle cronache, che parlano di manifestazioni e quant’altro, proprio in questo periodo.

Il 25 aprile, data che segna appunto la liberazione dell’Italia dal cancro fascista, è passato da un po’ di giorni, ma certamente una questione di così grande calibro non deve assolutamente essere considerata solo una volta all’anno. Oggi analizzeremo un aspetto di questo tema: quello giovanile.

Il contributo dei giovani nella resistenza italiana fu radicale. È impossibile non citare il Fronte della Gioventù (FDG), la più nota organizzazione dei giovani impegnati nella lotta di liberazione in Italia, istituita a Milano nel 1944 e riconosciuta dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.

La sua base ideologica fu elaborata dal giovane scienziato triestino Eugenio Curiel e al suo interno combatterono ragazzi di diversa ispirazione politica. [1]


Il 75% dei combattenti nella resistenza era costituito da ragazzi nati tra il 1922 e il 1925, e furono ventiduemila i giovanissimi tra i diciassette e i diciannove anni, ventiquattromila tra i venti e i ventitré e circa quattordicimila tra i ventiquattro e i trenta anni che si arruolarono nelle varie brigate partigiane. [2]

Questi dati ci pongono davanti a un’evidenza: i partigiani erano, in netta maggioranza, giovani, e ciò significa che le nuove generazioni dell’epoca erano fortemente antifasciste, conoscendo in prima persona la brutale dittatura mussoliniana, e di conseguenza nutrendo il desiderio di un cambiamento nelle loro vite, fino ad allora oppresse dal regime nero.

La vera domanda è: quell’antifascismo è ancora “vivo” tra i giovani? Quanti ragazzi di oggi credono ancora nei valori dei ragazzi-eroi di ieri?

da quotidiano.net


Stando a rilevazioni recenti da parte dell’istituto Piepoli, il 73% dei giovani si dichiara antifascista, e le percentuali scendono con l’avanzare dell’età. [3]

Dunque l’antifascismo è rimasto giovanile, e a questo punto si può dire che lo è sempre stato.

Occorre saper distinguere due tipi di antifascismo giovanile: quello attivo e quello “passivo” o “sentimentale”

Il primo è rappresentato da chi ha a cuore la liberazione in maniera particolare, facendo parte di movimenti antifascisti, che organizzano varie attività e vari eventi proprio contro il fascismo (e altri fenomeni). Un esempio concreto è quello dell’Azione Antifascista, una comunità mondiale di organizzazioni che combattono il fascismo (spesso non si tratta di legami formali tra queste, ma di un semplice discorso di “appartenenza”). [4]

Il secondo invece è rappresentato da chi è contro il fascismo, ma in maniera, come definito prima, “sentimentale”. Ci sono alcuni giovani che, infatti, si dichiarano antifascisti, senza militare in alcuna organizzazione, ma concependo l’avversione alle idee del ventennio come un qualcosa da seguire e apprezzare.

Azione antifascista italiana
Azione antifascista tedesca


Azione antifascista statunitense


Tuttavia bisogna considerare il fatto che molti giovani aderiscono a organizzazioni fasciste, e si ritengono spudoratamente fascisti.

Questo avviene sin dagli anni di piombo, quando si costituirono le prime organizzazioni neofasciste, e di conseguenza le loro sezioni giovanili. Ricordiamo Avanguardia Nazionale Giovanile, parte di Avanguardia Nazionale [5]; tra i movimenti attuali invece, troviamo Lotta Studentesca, organizzazione giovanile del movimento Forza Nuova, che richiama (nella sua simbologia e in altri ambiti) al fascismo [6], o ancora il Blocco Studentesco, organizzazione giovanile di CasaPound, per cui vale lo stesso discorso fatto con Forza Nuova [7].


Tra le file di questi movimenti si trovano (e si sono trovati, se ci riferiamo alle formazioni sciolte) ragazzi che non conoscono veramente quello che fu il ventennio, vittime di lavaggi del cervello fatti di disinformazione e falsi miti.

Militanti di Avanguardia Nazionale Giovanile a Roma


L’obiettivo che l’Italia dovrebbe porsi è quello di applicare la Legge Scelba in maniera rigida, bandendo le organizzazioni fasciste (cosa che è stata fatta solo per i movimenti eversivi fino ad adesso). In questo il nostro Paese dovrebbe prendere esempio da altri Paesi, come la Germania, in cui non si esita a effettuare un arresto nemmeno per un saluto romano (come è successo a un ultrà della Lazio e a due italiani all’Oktoberfest [8] [9]).

Manifestazione di Lotta Studentesca
Manifestazione del Blocco Studentesco


Se ciò avvenisse veramente, la liberazione sarebbe un concetto ancora più caro ai giovani, e i rischi di una nuova dittatura fascista diventerebbero pari a zero.


Sitografia

1.     Il Fronte della Gioventù | ANPI

2.     La Resistenza, un fenomeno giovanile (storicang.it)

3.     Il nostro sondaggio: due italiani su tre antifascisti convinti. Soprattutto i giovani (quotidiano.net)

4.     Antifa - Wikipedia

5.     Avanguardia Nazionale - Wikipedia

6.     Forza Nuova - Wikipedia

7.     CasaPound - Wikipedia

8.     Saluti nazisti, arrestato ultrà della Lazio in Germania - RSI Radiotelevisione svizzera

9.     Germania, fanno il saluto nazista all'Oktoberfest: fermati 2 italiani | Sky TG24

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