Botros 20 - le Guerre e la Pace

Botros 20 - le Guerre e la Pace

Bruno Apicella (https://t.me/BrunoApicella) [Art. 7 Gennaio 2024]

Troppe le guerre del 2023, ora la speranza è che arrivi la pace

"L'unica gioia al mondo è cominciare. E' bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante".
Con queste parole dello scrittore italiano Cesare Pavese vogliamo inaugurare il primo numero di "Botros" del 2024.

L'inizio del nuovo anno è sempre carico di aspettative, attese, sogni e speranze. E ad ogni inizio corrisponde una nuova ripartenza. Per questo motivo, con il numero dedicato al tema della guerra e della pace, vogliamo sperare che, nel corso dei prossimi mesi, la parola pace possa concretizzarsi realmente e torni ad essere protagonista delle nostre vite. Avevamo lasciato il 2022 con l'invasione russa in Ucraina e, oggi, lasciamo alle spalle il 2023 non solo con la guerra in Ucraina ma anche con l'ennesimo conflitto tra Israele e Gaza; una guerra che, purtroppo e prepontemente, è tornata alla ribalta. Due conflitti aperti, due guerre che potrebbero allagarsi e trascinare il mondo nel caos. Due guerre per le quali, la nostra speranza è che il 2024 possa portare pace e serenità, ridisegnando gli equilibri e mettendo la parola fine ai tanti conflitti. 

Il prossimo 24 febbraio 2024 saranno 2 anni esatti da quando i carri armati russi hanno invaso l'Ucraina e, da allora ad oggi, è iniziata una guerra che sembra non aver fine. Con la Russia che, dopo aver invaso il territorio ucraino continua a bombardare senza sosta e con gli Ucraini che, quasi in modo insperato e contro ogni aspettativa, sono riusciti a mettere in piedi una difesa coraggiosa e resiliente riuscendo a resistere grazie anche agli aiuti del resto del mondo.

E se la guerra ucraina sembra ancora lontana dal vedere la conclusione, il 7 ottobre scorso il mondo è stato sconvolto dalle immagini dei miliziani di Hamas entrati nel Sud di Israele per uccidere circa 1200 persone. Un attacco al quale è subito seguita la risposta israeliana che, da lì a poco, è partita con l'invasione della Striscia di Gaza e con una guerra senza sosta nella quale molti bambini e civili stanno perdendo la propria vita. Una questione, quella tra Israele e Palestina, molto complessa e controversa con diverse radici storiche, culturali, politiche e sociali. Una guerra che dura da anni e che, adesso, purtroppo, ha trovato il suo massimo culmine. Un vero e proprio orrore senza fine: basta aprire le pagine su telegram, instagram o le immagini rilanciate sui social per assistere, indenni, alla crudeltà e ad un orrore senza fine. Morti, dolore, violenze, terrori ridotti in brandelli e bambini, tanti, purtroppo, uccisi. 

La speranza è che il 2024, iniziato nel segno della ripartenza, possa tramutarsi in pace e possa allontanare dalle nostre vite la parola guerra. Per non vedere più quelle immagini e per impedire che, ancora una volta, la guerra porti ancora morte e sofferenza.  

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