Botros 2 - Un libro

Botros 2 - Un libro

Giovanna Moscato
"Fatti non foste per viver come bruti ma per seguire virtute e canoscenza"

( XXVI Canto dell'Inferno v. 119)


STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI

La lettura costituisce il modo più diretto e immediato per conseguire conoscenze sempre più ampie, rappresenta il bagaglio, che nella vita diventa sempre più pesante, di immagini, parole, ricordi, anche di suoni, oltre che di sapori trasferiti sulla pagina.

Chi legge riempie gli spazi della sua vita con luoghi e ambienti fino a poco prima sconosciuti. Il viaggio nel tempo diventa possibile e le ali della fantasia si dispiegano in fantastici voli.

Un libro che ha il dono di far rivivere in modo immediato un passato non troppo lontano è "Storia di una ladra di libri" dell'autore Markus Zukas.

Chi mi ha consigliato di leggere il romanzo è una mia cara amica che mi ha detto che il coinvolgimento è stato tale da averla commossa fin nel profondo dell'anima.
Il New York Times ha definito il romanzo come "uno di quei libri che cambiano la vita". Credo che tale definizione non sia un'esagerazione proprio perché una volta sfogliata l'ultima pagina si rimane con il libro in mano e negli occhi il ricordo di quanto è stato letto. L'autore, un australiano di origine europea pubblica nel 2005 The book thief La bambina che salvava i libri, che viene ripubblicato nel 2013 in una nuova traduzione sotto il titolo di Storia di una ladra di libri. Il romanzo, adattato per il cinema da B. Percival nella pellicola omonima (2014) è ispirato alle vicende vissute dai genitori dello scrittore nella Germania nazista. Mi viene da dire che alla fine tutto ciò di cui si narra nasce sempre da un vissuto personale o indiretto, da avvenimenti raccontati e che per la loro forza emotiva ed evocativa sono rimasti nella nostra memoria.

Il periodo storico in cui si svolge la vicenda è quello tragico del nazismo, e dell'insorgere della seconda guerra mondiale. In questo periodo Hitler impone la sua "Verità" fondata su di un atroce antisemitismo, per quanto assurda e generatrice di morte.

Secondo Hitler esisteva una razza ariana , la razza tedesca che non poteva mischiarsi con razze considerate inferiori. L'antisemitismo di Hitler si traduce nell'intento di debellare la razza giudaica, oltre che gli omosessuali, gli zingari e gli oppositori del suo partito.

Nel 1935 con le Leggi di Norimberga viene introdotta la definizione razziale degli Ebrei basata sulla diversità di "sangue" e Hitler ordinò la totale separazione della razza ariana da quella non ariana. Fu così che tali leggi ratificarono una visione gerarchica della società basata sulla differenza di razza. Ci fu un'escalation di violenza che culminò nella deportazione di milioni di ebrei nei campi di concentramento con il solo scopo di dare corso ad un vero e proprio genocidio, la distruzione totale di un'intera razza.

In quanto regime totalitario il nazismo si caratterizzò inoltre per la negazione di qualsiasi forma di democrazia, per l'assenza di qualsiasi genere di libertà (di stampa, di pensiero), chi nutriva idee diverse rispetto all'ideologia dominante era costretto a fuggire, a scapito della propria vita. Lo stato di polizia oppressivo rendeva impossibile la vita di tantissimi tedeschi contrari a questa "verità" di regime.

E' in questo contesto di orrore che si sviluppa la storia di Liesel , una bimba tedesca di 9 anni. La mamma di Liesel si oppone al regime nazista e pertanto è costretta a scappare portando via con sé i propri figli.

Durante il viaggio in treno, in un freddo giorno del 1939, il fratellino di Liesel muore. Durante il suo funerale la bimba scorge un oggetto seminascosto nella neve, si tratta di un libro dimenticato che non è un romanzo ma un noioso manuale, "Il manuale del becchino". Liesel, pur non sapendo leggere lo porta via con sé. Ha inizio da qui il suo spasmodico amore per la lettura che la spinge ad appropriarsi dei libri, quasi fossero oggetti rari e preziosi, di un inestimabile valore.

I libri diventano per Liesel il talismano per nascondersi e difendersi dall'orrore che la circonda. La mamma di Liesel , per far sì che sua figlia possa sopravvivere la lascia andare affinché venga adottata da una coppia di tedeschi senza figli, Hans e Rosa Hubermann, che vivono a Molching.

Le prime sensazioni della bambina sono di rifiuto per questa nuova famiglia in cui Rosa è piuttosto ruvida e severa, inoltre Liesel è turbata da continui incubi in cui rivede suo fratello morto. I suoi compagni di classe la prendono in giro perché non sa né leggere né scrivere. Ma di fronte a tutto questo dolore spunta un raggio di luce , l'amicizia con Rudy un ragazzino suo vicino di casa con cui trascorre interi pomeriggi e inoltre Hans le farà un grande regalo insegnandole a leggere.

In occasione del compleanno di Hitler viene fatto un rogo di libri considerati proibiti dal regime e, anche in questa occasione, Liesel ne sottrarrà uno dal fuoco che leggerà avidamente. Intanto cambia con il tempo anche il suo rapporto con i genitori, il papà è buono e sempre pronto a prendersi cura di lei, e anche Rosa, malgrado la sua apparente scontrosità, si affeziona alla bambina.

Quando Liesel va a casa del sindaco per consegnare i panni lavati dalla madre, vede una spettacolare libreria che suscita in lei il desiderio di sfogliare tutti quei libri. La moglie del sindaco le dà l'opportunità di andare a casa sua ogni qualvolta lo desidera per leggere in tutta tranquillità.

Una situazione stravolge la routine della famiglia: danno accoglienza ad un ragazzo ebreo in fuga, egli è il figlio di un vecchio amico di Hans. E' questo un momento topico della narrazione, il giovane viene nascosto in cantina e Liesel si occuperà di lui, diventandone amica. Per tutto il tempo della sua permanenza il giovane contribuirà alla formazione della bambina. Nonostante un raid di soldati tedeschi in casa il ragazzo riesce a scampare il pericolo, ma con grande dolore di Liesel decide di andare via per non far loro correre dei rischi.

L'acme del racconto viene raggiunto quando tutto il quartiere cade sotto le bombe nemiche, i genitori di Liesel e Rudy perdono la vita. Liesel si salva per una fatalità , in quanto si trovava in cantina.

E qui si svela il narratore onnisciente, che è anche il protagonista stravagante della storia: la Morte, che plana sulla terra e porta via le anime di coloro che sono caduti vittime della guerra e che afferma di avere un gran da fare in questo periodo.

Tutti i personaggi vengono descritti mettendo in evidenza più che le loro caratteristiche fisiche, le inclinazioni morali e psicologiche.

Liesel è l'emblema della curiosità, dell'amore per la cultura che si esplica nella vorace ricerca del vero sia nei libri che nella realtà.

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