Botros 2 - La vita come ricerca della verità

Botros 2 - La vita come ricerca della verità

Eden

Pilato chiese a Gesù:

"Che cos'è la Verità?"

e Gesù non rispose. È un attimo eterno, perché la domanda viene lasciata aperta e senza risposta.

Nell’animo di ognuno di noi c’è il fremito della ricerca della verità, c’è il desiderio di conoscerla e raggiungerla. Lo abbiamo scritto nel nostro cuore.

"La Verità coinvolge l'anima, è qualcosa che senti dentro, simile a un brivido.
E’ un frammento chiaro."

Siamo chiamati per dare significato al proprio rapporto con il mondo e sopratutto con gli altri, cercando di interpretare ciò che percepisce alla luce di sapienza di un intelletto aperto. Senza dimenticare, che la verità è spesso sfuggente, nascosta, apparentemente contraddittoria, creando conflitti e dubbi, ma accessibile per ogni spirito umano.

Credo che il nostro Padre nei cieli sia felice dei suoi figli quando essi usano i loro talenti e facoltà mentali per scoprire sinceramente la verità.

Perchè vivo?
Che cosa fare per rendere ricca di significato la mia esistenza?
Quale valore ha la mia vita? 
Dove vado?

Penso che ognuno di noi, almeno una volta nella vita si è chiesto queste domande.

Si è soffermato ed è rimasto stupito di fronte ai misteri della vita, di aver cercato di capire il segreto dell'esistenza. Si è affascinato dalla ricerca dell’io nelle sue multiformi e caleidoscopiche possibilità di manifestarsi.

Ogni uomo è, infatti, unico e irripetibile e la sua vita ha un valore immensamente grande. Tutti avvertiamo il bisogno di raggiungere una pienezza di vita, un traguardo alto, una vita intensa e piena.

Trovare una risposta non è un compito facile: alcuni rinunciano a trovare una soluzione ai loro quesiti, altri invece continuano ad impegnarsi per trovare la verità.

La verità esiste. 
E’ conoscibile. 
Noi ne possiamo diventare sempre più consapevoli nella nostra esperienza.
Questa è, di fatto, la ragione per cui esistiamo.

Gli organi sensoriali di un essere umano sono programmati per percepire informazioni contenute solo in una gamma di frequenze estremamente ristretta rispetto a tutto ciò che effettivamente esiste. La nostra capacità di ricevere ed elaborare informazioni tramite questi organi sono i nostri sensi. 

C’è anche un sesto senso che possediamo, chiamato intuizione, uno stato di semplice sapere, la capacità di riconoscere un aspetto della verità, senza essere esattamente consci di come lo sappiamo. Lo sappiamo e basta. Lo sentiamo.


Ma che cos'è la verità? Come è possibile distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è?

La domanda profonda che appartiene a tutti. Credenti e non credenti.
La cosa interessante sulla verità è che esiste al di là della credenza, è vera anche se nessuno ci crede.

"La verità" significa cose diverse per ciascuno. Ci sono i diversi sguardi e le interpretazioni che l’uomo può svolgere verso la stessa realtà. 

Albert Einstein, per esempio. Disse:

Forse per Einstein rimanere bambini significava tenersi dentro quella costante disponibilità allo stupore che si rivela condizione essenziale nell'ambito di qualsiasi ricerca. Forse il movente stesso della ricerca è costituito proprio dallo stupore.

Poi una ricerca si può realizzare in modo asistematico, emotivo, intuitivo, cercando di stringere in una parola il senso di un fenomeno, oppure si può realizzare cercando di comprendere l'origine e gli effetti di quel fenomeno riconducendo la meraviglia nel rigore di un metodo di scienza.

Ma in principio è sempre uno stupore nei confronti di quello che richiama il pensiero e il sentimento con la seduzione di una verità e di una bellezza. A volte la verità e la bellezza ci sorprendono e ci stupiscono alla stessa maniera e con la stessa intensità.

 

La bellezza è verità,
la verità è bellezza:
questo è tutto ciò che voi sapete in terra e tutto ciò che vi occorre sapere.
John Keats

Secondo il poeta britannico John Keats, la bellezza è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per scoprire la verità, e la verità è essa stessa bella.

E, nel conflitto tra reale e ideale, felicità e dolore, il poeta oppone alla fugacità del vivere, l’unica verità: la bellezza, una bellezza che è poi verità.


“La Verità – la bellezza dell’universo è il segno che esso è reale”
“Il vero è il contatto del bene con l’intelligenza”
“L’umiltà è la virtù più essenziale nella ricerca della verità” “[...] la verità è una qualificazione del giusto e del bello”
Simone Weil

Per la filosofa francese Simone Weil bellezza ed esistenza piena si confondono ed il bello è da ritenersi "l’unico criterio di valore nella vita umana".

Ma perché la bellezza è il solo criterio di valore nella vita?

Un motivo è quello che essa, va al di là della nostra intelligenza, oltrepassandola e traendola così verso un pensare ancora più sensibilmente intelligente e interrogante.

Allora tutti gli uomini possono essere aiutati dalla bellezza a ricercare sensi di vita, perchè il pensiero della bellezza, infatti, sorge dallo stupore e dalla meraviglia, elementi da cui nasce anche la domanda.


Morii per la bellezza 
ma non m’ero ancora abituata alla mia tomba
quando un altro
morto per la verità
fu adagiato nel sepolcro vicino.
Piano mi domandò perché ero morta
«Per la bellezza» – gli risposi
e lui: «E io per la verità, 
loro sono una cosa sola
e noi siamo fratelli», disse.
Così,
come congiunti che s’incontrano di notte,
conversammo
dall’una all’altra stanza
finché il muschio raggiunse le nostre labbra
e coprì i nostri nomi.
Emily Dickinson, Morii per la bellezza

Mi chiedo, chi sarebbe disposto di morire per la bellezza e per la verità
e sacrificare la propria vita per qualcosa in cui si crede appassionatamente? 


Per un credente, la verità conferisce all’anima, dopo vane ricerche su sentieri senza luce, quella bellezza che dona armonia e che altro non è che la bellissima Verità divina.

La ricerca della verità è affine alla bellezza. Essa, attraverso strade diverse, comunque conduce l’uomo alla Verità di Dio, poiché è quella bellezza stessa che già di fatto abita dentro nell’uomo.

Possiamo dire che tramite la bellezza l’intelligenza umana si muove verso la Verità, verso quella luce che ci è stata data, verso quella luce dove tutti faremo ritorno.

 

" Il senso ultimo delle vicende umane si illumina solo accogliendo come punto di vista quello dell’eternità".

Desiderare e conoscere la verità, in modo che la verità ci renda liberi, significa guardarsi dentro e fare esperienza profonda del senso di sè, in maniera che lo spirito si espanda e cerca verso gli spazi infiniti dell'anima e dell'essere.

Perchè tutta la vita è un desiderio, noi cerchiamo luce.

E' scritto infatti che Dio è luce (1Gv 1,5), ma non la luce che vedono i nostri occhi,
ma quella che vede il cuore, quando sente dire: è la Verità.

Perchè la verità non è "cosa", è "persona".
Gesù alla domanda di Pilato non risponde, lascia la risposta sospesa nell'aria.

Perchè egli è la Verità che si è fatta carne, la Verità che tutti noi dovremo costantemente cercare.

Spezziamo le catene, e rendiamoci unici e liberi, nell'infinito dell'anima e dell'essere, cercando sempre la Verità.


 

Report Page