Botros 2 - Cinema

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Denise Corradino

Il film - Conversazioni con Dio



Il film si basa sulla storia (vera) di Neale Donald Walsch, che in seguito a un incidente perse il lavoro, scivolando nell'indigenza e finendo per diventare un homeless. E che poi, nel tentativo di risollevarsi dal baratro in cui era caduto ha finito per diventare una sorta di "messaggero spirituale".

Questo film rappresenta un passo in avanti nella giusta direzione in quello che per certi versi ben rappresenta il cambio di direzione che l'umanità sta per affrontare, vale a dire la consapevolezza dello spirito nella materia.

In effetti vi è una buona dose di istrionismo da parte del protagonista che non rende le cose più facili al messaggio che il film stesso vuole dare; nonostante questo è un lavoro pregno di significati intensi ed interessanti per coloro che li sanno cogliere.         

Vengono messi in discussione tanti concetti che diamo per scontati: come la distinzione tra giusto e sbagliato, tra bene e male.

Non esiste qualcosa come Giusto e qualcosa come Sbagliato, dice Dio.
Esiste l’esperienza che di qualcosa si fa.
Certi concetti si fa fatica ad accettarli, sembrano lontani anni luce da quello a cui siamo abituati: al dolore, alla prevaricazione, all’ingiustizia, eppure chissà, chissà cosa si nasconde oltre il velo.

Forse quello che più mi ha affascinata di questo film è il mistero che lo pervade, il punto di osservazione così rivoluzionario che in certi casi provoca le vertigini.
Ti costringe a chiederti: e se fosse davvero così? Se quello che vedo fosse un’interpretazione di quello che vedo e non la verità? È una prospettiva affascinate.
Il percorso dell’anima è un percorso che va sperimentato, non pensato e soprattutto non interpretato.



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