Botros 16 - Cinema

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Antonio Viscomi (https://t.me/BotrosGiornale) [Art. 3 Settembre 2023]

Ricomincio da Tre, uscito nelle sale italiane nel 1981, rappresenta una vera svolta nella carriera di Massimo Troisi: fino ad allora, l’attore si era cimentato solo nell’esperienza teatrale e televisiva. Da poco si era conclusa la Smorfia, insieme a Lello Arena e Enzo De Caro suoi amici storici, e all’epoca era molto indeciso sul suo futuro.


Ci troviamo nel 1980, dopo il tragico terremoto dell’Irpinia che invase la Campania. Tutto comincia con Lello (ovvero Lello Arena) che va a trovare il suo vecchio amico Gaetano (Massimo Troisi). Nella prima scena memorabile, Lello chiama ad alta voce l’amico dall’ingresso del palazzo, mentre sullo sfondo si può notare un palazzo distrutto dal terremoto.

Gaetano ha 26 anni, introverso, insoddisfatto del suo lavoro e molto timido. Il giovane non è convinto di cosa fare della sua vita, ma ha un desiderio: andare via da Napoli.

Così, approfitta di un punto d’appoggio a Firenze e va a vivere con zia Antonia, tentando di cominciare una nuova vita. Qui, farà un incontro che gli cambierà la vita: in una casa di cura, dove accompagna un professore conosciuto da poco, vede per la prima volta Marta (Fiorenza Marchegiani) e se ne innamora perdutamente.

Tutto si ravviva quando Lello arriva a Firenze, per fare da spalla all’amico, una scelta di sceneggiatura incredibile visto che i duetti comici con Lello Arena portano avanti tutta la trama.


Insomma, Gaetano alla fine fa il primo passo e si fidanza con Marta, che poi gli propone di convivere. Così, i due fanno lo step successivo e vanno a vivere nella stessa casa. Quando poi Gaetano torna a casa per il matrimonio della sorella, al suo ritorno Marta gli confessa di essere incinta ma…non sa chi è il padre!

In Ricomincio da Tre Massimo Troisi esordisce in modo brillante: la sua non è solo una semplice commedia da ridere, ma un film che riflette su tematiche importanti che probabilmente ancora oggi rappresentano la vita di molti italiani.

In primis si parla di emigrazione: per svoltare la sua vita, deludente e con un lavoro precario, Gaetano lascia Napoli per andare a Firenze. Ma qui si rende conto che tutti lo trattano come un emigrante, quello che “viene dal sud” per trovare fortuna.

Se ci pensate, non è una situazione del tutto sconosciuta ancora oggi nel 2023: in molti dalle regioni del Sud Italia sono “emigrati” al Nord per trovare lavoro e, purtroppo, ci sono ancora episodi di discriminazione solo dovuto alla provenienza.


Si sente, poi, in Ricomincio da Tre quel senso di inadeguatezza, quella smania di evasione che caratterizza tantissimi giovani non solo negli anni ’80, quelli di cui parla Troisi, ma anche al giorno d’oggi. Massimo racconta un cambiamento, quello del tessuto sociale di un popolo che cerca una rivalsa, anche se non la trova facilmente.

In costante turbamento, con dubbi amletici fissi, Massimo Troisi racconta con leggerezza, ma non troppo, la società che vede e analizza, con le sue mosse, i suoi tic, i suoi pensieri a volte vaganti. E poi, non dimentichiamo il suo sodalizio con l’amico Pino Daniele che, già in questo primo film, firma la colonna sonora ovviamente stupenda.

Un bel film, quindi, ma non dimentichiamo che parliamo sempre dell’esordio dietro la macchina da presa di un attore comico, che fino ad allora aveva solo fatto ridere (nel senso buono della parola).

Una visione ancora non a fuoco ma vederlo oggi, nel 2023, ci fa venire la pelle d’oca perché è un ritratto di come Troisi da giovane cercava la sua strada, inventando, sperimentando e tentando un percorso per lui così nuovo, ma che presto diventerà il suo destino.

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