Botros 13 - Gli anni veloci

Botros 13 - Gli anni veloci

Giovanna Moscato https://t.me/Giovymos [Art. 4 Giugno 2023]

Gli anni veloci - Carmine Abate

Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate la cima. Allontanatevi dal porto sicuro. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


Non c’è nulla di più affascinante di un sogno, una rarefatta proiezione dei nostri desideri. I ragazzi possiedono più di chiunque altro la prerogativa di sognare e quando sognano lo fanno in grande, non si pongono dei limiti ma si lanciano in voli pindarici, in una sostanziale leggerezza dell’essere.

Si sogna di meno in età adulta perché penso che la vita si sostanzi maggiormente di ragione e concretezza, e chi continua a sognare lo fa con la consapevolezza che sognare è una strada verso la piena realizzazione di sé.


I protagonisti de “Gli anni veloci” dell’autore calabrese Carmine Abate, sono giovani e sognatori, e, insieme coltivano l’idea di futuro che accarezzano. Gli anni veloci sono quelli della giovinezza, quelli che passano in fretta e che sono una promessa di ciò che verrà.

L’autore tratteggia in maniera delicata i personaggi del romanzo, facendoli vivere in una mitica età dell’oro, gli anni ’70, nella cornice di una città, Crotone, in pieno sviluppo, con le sue fabbriche e la sua bellezza paesaggistica. Benchè dietro lo sviluppo economico e soprattutto industriale si nasconda la triste realtà del lavoro massacrante degli operai, di un inquinamento senza limiti.

Su tutto il racconto domina la figura poetica di Rino Gaetano che frequenta il gruppo di amici del protagonista.

Anna e Marco hanno 14 anni e si innamorano all’ombra della colonna di Hera Lacinia. Entrambi coltivano un sogno: Anna di incontrare Lucio Battisti per fargli cantare le canzoni che lei scrive per lui a decine, mentre Nicola sogna di diventare un grande velocista come Pietro Mennea.

Attraverso la loro storia ci si tuffa nel mare azzurro di Crotone in un’estate assolata, si ascolta la musica dell’epoca, dai juke-box risuonano le canzoni di Lucio Battisti e di Rino Gaetano. Sembra di sentire il profumo dei piatti tipici della cucina calabrese preparati dalla mamma di Nicola. Ma si è partecipi anche della fatica del papà di Nicola, operaio della Montecatini, un’industria che dà lavoro a tantissimi crotonesi e a gente che arriva dalla provincia ma che inquina deturpando l’ambiente.


In un flashback continuo il presente e il passato si intrecciano a dimostrazione di un cambiamento che caratterizza la storia di una nazione e di un popolo oltre che il vissuto del protagonista.

Malgrado il profondo amore che lega Nicola e Anna, presto si allontaneranno per inseguire i propri sogni, lasciando la propria terra , bella ma incapace di offrire ciò che promette. Nicola, grazie alla sua testardaggine e ad un allenatore straordinario, Francuccio Greco, riesce a diventare velocista. Ma Nicola pecca di mancanza di umiltà , preso da se stesso lascia indietro Anna.

Passano gli anni ma l’amore assopito e mai spento si riaccende, si sciolgono i nodi del passato e ogni cosa si ricompone.

L’autore spesso fa parlare i personaggi facendo ricorso al dialetto crotonese, in un realismo espressivo di verghiana memoria. Lo stile avvolgente rende possibile una totale compenetrazione del lettore con la realtà narrata. 

“Gli anni veloci” è il romanzo in cui i sogni prendono forma malgrado le brutture della vita e gli errori del passato.


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