Botros 1 - L'adolescenza di oggi

Botros 1 - L'adolescenza di oggi

Catherine Puccio

Fiorire nel caos

Mai come in questo momento si parla tanto di giovani e così poco con i giovani.

Ma che cosa è l’adolescenza?

Come ogni rito di passaggio è un venire alla luce.
Il bambino viene alla luce e piange. La mamma lo coccola e il bambino scopre, capisce, impara che la vita è essere amati.

L’adolescente viene alla luce nuovamente, ma non bastano più la mamma e il papà.

Adesso la vita vuole essere autonoma,
vuole le chiavi di casa e non vuole orari: vuole spazio e tempo tutti per sé.
Non vuole solo essere amata, vuole anche amare.
Non è più lo spazio e il tempo di papà e mamma,
ma lo spazio e il tempo di uno spirito che esplode con il corpo
e cerca il proprio spazio e il proprio tempo.


Cerca la propria storia.


Un proverbio ebraico dice che Dio ha creato l’uomo per sentirgli raccontare storie.
Solo chi ha una storia può raccontarla.
L’adolescente vuole raccontare la sua storia, la sua unicità da scoprire e incollarsi addosso.

L’adolescenza è l’entusiasmo del creare.

Si è stati creati, e si comincia finalmente a voler creare.
Il creare dell’adolescente è spinto da un io che vuole rivelarsi, l’io si separa e si scopre finalmente: solo.

Quella solitudine che è croce e delizia dell’adolescente: nessuno lì lo può raggiungere e si espande quel dolce amaro tormento del volere e non volere essere soli, del volere e non volere essere raggiunti, del volere quella solitudine per ascoltarsi e del volere che qualcuno la raggiunga e non ne faccia sentire il peso schiacciante, magari con un "ti amo".

L’adolescente è in conflitto con il mondo, perché è in conflitto con sé stesso.
È nel caos di una vita che vuole emergere finalmente nella sua unicità e totalità, percepisce per la prima volta la grandezza della vita come qualcosa che lo chiama e che la vita vuole donargli, ma la vita penetra in lui tutta insieme e lo confonde, lo getta nel caos. Per questo legge e ascolta musica, con una fame insaziabile...

Ma è proprio quel caos che aspira all’ordine, è proprio quel caos che vuole tutto, perché scopre tutto.

Caos benedetto che troppo spesso gli adulti cercano di controllare invece di incoraggiare quello slancio verso cose grandi: una vetta da conquistare, un mare da attraversare...
Ma è così difficile per gli adulti trovare e indicare nel caos la giusta direzione per un adolescente?

Tra di voi, adulti, c’è ancora qualcuno che sa parlare della bellezza, della vita, dell’amore?
E voi dite: Ma è davvero così semplice? Basta?

Sì, basta questo. E non credo sia qualcosa da poco.







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