Badate al vostro spirito” (Mal. 2:15)

Badate al vostro spirito” (Mal. 2:15)

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Robert Luccioni

Malachia 2:15: “Non siate sleali verso la moglie che avete sposato in gioventù”. Al tempo di Malachia, a quanto pare gli israeliti erano sleali verso le loro mogli divorziando da loro, a volte per motivi frivoli e forse per sposare donne più giovani. L’espressione “essere sleali” è molto appropriata. In ebraico la parola significa “ingannare, agire infedelmente”. Una forma di questo verbo significa “essere un traditore”. E non c’è da meravigliarsi di come si senta Geova al riguardo, infatti al versetto 16 dice: “Io odio il divorzio”. Geova odia la condotta ingannevole e sleale. Geova odia il tradimento. Proverbi 2:22 dice che “gli sleali […] saranno strappati via [dalla terra]”. La maggioranza dei matrimoni nel popolo di Geova non ha affrontato il dolore di un tradimento. Comunque, non dobbiamo abbassare la guardia. È possibile che anche una relazione un tempo forte inizi a indebolirsi. E non riguarda solo il matrimonio, ma qualsiasi tipo di relazione. Tra due amici molto stretti, tra noi e l’organizzazione e anche tra noi e Geova. E in Malachia 2, Geova ci dice cosa fare per non arrivare mai al tradimento. Torniamo all’ultima parte del versetto 15. Dice: “Quindi badate al vostro spirito e non siate sleali”. L’ultima parte del versetto 16 dice di nuovo: “Badate al vostro spirito”. Quindi, come fa una persona ad arrivare al punto di tradire il suo amato coniuge? Come fanno due amici stretti ad arrivare al punto di non riuscire più neanche a parlare civilmente? Come fa un fratello ad arrivare al punto di allontanarsi dall’organizzazione di Geova? Ben prima che si arrivi a quel punto, accade qualcosa sotto la superficie. Ecco perché la Bibbia dice: “Badate al vostro spirito”. E perché è importante farlo? Rancori, parole taglienti, fraintendimenti lasciati irrisolti, decisioni messe in discussione, queste cose possono iniziare a indebolire e a logorare una relazione dall’interno, se non agiamo in tempo. E questo processo è evidente quando analizziamo nella Bibbia l’esempio di due traditori, quello di Abiatar e quello di Giuda. Abiatar era un sommo sacerdote che sostenne Davide sin dall’inizio, quando Saul cercava di ucciderlo. E poi anche durante il regno di Davide, anche quando Absalom tradì Davide e cercò di prendere il controllo del regno, Abiatar fu fedele a Davide. Ma successivamente Abiatar divenne un traditore. Si schierò con l’altro figlio di Davide, Adonia, quando cercò di usurpare il trono di suo padre. Cosa era successo? C’erano forse alcune questioni che Abiatar aveva lasciato irrisolte? In 1 Samuele capitolo 22 si legge di quando il re Saul comandò a Doeg di uccidere il padre di Abiatar, che era il sommo sacerdote, e altri 84 sacerdoti, perché Davide andò dal padre di Abiatar e gli chiese del pane e una spada. Solo Abiatar riuscì a fuggire e si unì a Davide. Era questa la questione che Abiatar aveva lasciato irrisolta? Forse coltivava dei pensieri del tipo: “Se Davide non avesse mai coinvolto la mia famiglia, mio padre sarebbe ancora vivo”. E poi teniamo presente che potrebbe esserci stata una rivalità o competizione tra Abiatar e Zadoc. Anche Zadoc era un sacerdote e un profeta. In 1 Cronache 12:28 viene definito “un giovane forte e coraggioso”. Ma, comunque, Zadoc rimase con il re Saul fino a che poi Saul morì, e solo dopo la morte di Saul si unì a Davide. Da quel momento in poi Davide fece collaborare insieme Abiatar e Zadoc, infatti spesso i loro nomi vengono citati insieme. È interessante però che Zadoc venga sempre menzionato per primo, nonostante Abiatar fosse il sommo sacerdote. Abiatar aveva forse serbato in segreto alcuni sentimenti di gelosia o animosità nei confronti di Zadoc? Zadoc, sebbene fosse un sacerdote, non era stato ucciso quando Saul aveva sterminato i sacerdoti. Zadoc si era schierato con Saul e ora era uno dei favoriti di Davide insieme ad Abiatar, che invece fin dall’inizio era stato fedele a Davide! Forse stava mettendo radice uno spirito competitivo fra questi due uomini? Qualunque cosa fosse, Abiatar non badò a qualche aspetto del suo spirito, che alla fine lo portò a tradire il re Davide. Un altro esempio è quello di Giuda. Potremmo dire che in assoluto fu uno dei peggiori traditori. Senza dubbio, Giuda all’inizio voleva molto bene a Gesù e aveva un rapporto molto stretto con lui. Lo indica il fatto stesso che fu nominato apostolo. A Giuda fu anche affidato il compito di gestire le finanze di Gesù e degli apostoli. E questo la dice lunga sulla fiducia che Gesù aveva in lui, soprattutto considerando che c’era Matteo, che invece aveva esperienza in quel settore. E possiamo immaginare Giuda all’inizio che ascoltava le parole di Gesù, mangiava con lui, rideva con lui e con gli altri apostoli. Ma a un certo punto qualcosa ha iniziato a mettere radice nel suo cuore. Se prendiamo Giovanni al capitolo 6, leggiamo di quando molti dei discepoli furono turbati dalle parole di Gesù riguardo alla sua carne e al suo sangue e smisero di seguirlo. Al versetto 61 viene detto che ‘i discepoli cominciarono a mormorare’. Al versetto 67, Gesù chiese ai Dodici: “Non volete andarvene anche voi, vero?” E spesso ci concentriamo sulla bella risposta di Pietro, ma sembra che a questo punto Gesù stesse iniziando a notare che dei sentimenti negativi stavano mettendo radice nel cuore di Giuda. Notate cosa viene detto in Giovanni 6:70, 71: “Gesù rispose loro: ‘Sono stato io a scegliere voi 12, non è vero? Eppure uno di voi è un calunniatore’. Si riferiva a Giuda, figlio di Simone Iscariota”. Giuda stava forse iniziando a dare ascolto a quelli che mormoravano contro Gesù? In Giovanni 12:6 viene detto che Giuda “era un ladro”, rubava dalla cassa del denaro. Ma quando iniziò? Dopo che furono prese alcune decisioni riguardo alle finanze sulle quali lui non era d’accordo? Secondo i racconti di Matteo e Marco, sembra che vedere Maria versare l’olio profumato su Gesù fosse stata la goccia che fece traboccare il vaso. Giuda si oppose con forza e Gesù in quell’occasione lo rimproverò davanti a tutti. Giuda, senza dubbio ferito da quelle parole, decise di andarsene via e pochi giorni dopo tradì Gesù facendo un accordo con i sacerdoti. Quindi, cosa possiamo imparare? Sono cose che succedono a tutti noi. Un’ingiustizia, un malinteso, essere disciplinati, un’umiliazione in pubblico o forse la gelosia per dei privilegi che qualcun altro ha. Queste cose possono accadere a tutti, prima o poi, senza alcuna eccezione. E ogni volta che accadono, è come se un piccolo seme cadesse nel nostro cuore. E se non agiamo in fretta, potrebbe iniziare a mettere radice fino al punto di portarci addirittura a tradire. Tradire il nostro coniuge, o un nostro caro amico, tradire l’organizzazione o addirittura Geova. Quindi cosa possiamo fare? Malachia 2:15: “Badate al vostro spirito”. E notate quello che dice Ebrei 12:15. Ebrei 12 15: “State attenti che nessuno si lasci sfuggire l’immeritata bontà di Dio, affinché non spunti nessuna radice velenosa che causi difficoltà e contamini molti”. Ma come facciamo a estirpare le radici velenose? Seguendo i princìpi che troviamo nella Bibbia in Matteo 5:23, 24 e Matteo 18:15. Quando ci sono problemi, quando ci sono incomprensioni, parliamone, non lasciamoli sepolti e irrisolti. Cerchiamo di guadagnare il nostro fratello. Matteo 18:35: “Perdonate di cuore ciascuno il proprio fratello”. Perdoniamo e dimentichiamo completamente. Giovanni 13:34: “Amatevi gli uni gli altri”. Ripensiamo a quando ci siamo innamorati del nostro coniuge, che cosa ci ha fatto innamorare? Che cosa ci ha spinto a stringere quel legame con il nostro migliore amico? Che cosa ci ha convinto che questa è la verità? Ripensiamoci. E ogni volta che lo facciamo, è come se estirpassimo una di quelle radici velenose, impedendole di crescere. È un processo continuo, non dovremmo mai smettere di farlo. Quindi tutti noi dobbiamo essere determinati a badare al nostro spirito. Non permettiamo a nessuna radice velenosa di iniziare a svilupparsi dentro di noi. Manteniamo forte l’amore che proviamo per il nostro coniuge, se siamo sposati, per i nostri amici, per la nostra organizzazione e per Geova. E questo ci aiuterà a rimanere leali ai nostri cari e a Geova ora e nei giorni avvenire.

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