BUCHA: L’ENNESIMA MESSINSCENA SMASCHERATA

BUCHA: L’ENNESIMA MESSINSCENA SMASCHERATA


ITALIA CRISTIANA


Un’altra messinscena ucraina, l'ennesima, smascherata con l’uso di un po' di cervello (se la gente lo usasse senza bersi tutto ciò che passa la TV mainstream, forse adesso non rischieremmo di trovarci sull’orlo della guerra, che è ciò che vogliono coloro che costruiscono la narrazione ufficiale….quella che NON DEVE essere criticata o messa in discussione).

Ci riferiamo alla messinscena del massacro di Bucha. Nessuno nega che ci siano stati dei morti. Quello che non regge però è la versione ucraina, smentita dalle evidenze e ,soprattutto, da qualche video che vi mostreremo nella seconda parte di questo articolo.

Partiamo dall’inizio. Gli ucraini fanno passare il 3 aprile un video di alcuni militari che rientrerebbero a Bucha facendo lo slalom tra cadaveri di civili per strada (via Yablunska, per la precisione). Accusano i russi del massacro di quelle persone.

Il video è questo:

https://www.rainews.it/video/2022/04/lesercito-ucraino-entra-a-bucha-le-immagini-sono-terribili-d847ce8e-ac7b-44aa-a7e5-071fdb1ac4e1.html


 Adesso passiamo ai fatti incontrovertibili:

1.      I militari russi lasciano Bucha il 30 marzo 2022 (4 giorni prima della denuncia del video ucraino)

2.      Il 31 marzo, il sindaco di Bucha pubblica in un tweet un video in cui, esultante, oltre ad offendere i russi (e questo denota il fatto che ha alcun timore reverenziale legato ad eventuali ritorsioni, per cui è libero di dire qualsiasi cosa, pure di denunciare eventuali crimini di guerra), annuncia che quello è un giorno storico per Bucha, oramai liberata. In quel video, evidentemente soddisfatto e felice, non fa alcun cenno al massacro di civili. Il video è questo:


3.      Il 2 aprile la polizia ucraina rientra in possesso della stazione di polizia e gira un video in cui gira per la città prima di arrivare alla propria caserma. Anche qui non c’è alcuna traccia di morti per strada o massacri:


Il NY Times pubblica qualche giorno fa un’immagine satellitare presunta del 19 marzo in cui si vedono i cadaveri posizionati per le strade di Bucha nella stessa identica posizione in cui compaiono nel video del 3 di aprile (quello in cui fanno rientro in città facendo lo slalom tra i cadaveri).

Per rendere meglio l’idea, Giletti, a “Non è l’Arena”, fa scorrere le immagini del video ucraino soffermandosi su ogni cadavere ed evidenziandolo nella stessa esatta posizione dell’immagine satellitare, pensando, così, di dimostrare l’assoluta veridicità della versione ucraina: se nell’immagine del satellite è del 19 di marzo e l’immagine evidenzia i cadaveri per strada, allora c’erano anche quando i russi si trovavano ancora a Bucha. Questo il suo ragionamento. Ma è davvero del 19 marzo quell’immagine?

Verifichiamo. Un primo elenco di incongruenze:

1.      La prima domanda che dovrebbe sorgere è: come è possibile che i corpi si siano mantenuti integri per più di due settimane senza essere andati in decomposizione? E come è possibile che siano rimasti tutti nella stessa identica posizione in cui sono stati filmati il 3 di aprile (ben due settimane dopo!) dagli ucraini? Possibile che nessuno li abbia spostati, soprattutto dopo la partenza dei russi, mettendoli ai lati della strada se non come gesto di pietà quantomeno per permettere una migliore viabilità?

2.      Alcuni sostengono che i corpi si sarebbero conservati così bene grazie alle temperature sotto lo zero di Bucha. Ebbene, se si vanno a verificare le temperature di Kiev, di cui Bucha è un sobborgo, si può notare che mai queste sono scese sotto lo zero dal 19 marzo (per la precisione dall’11 di marzo) al 3 aprile. La temperatura media è stata di 6 gradi centigradi, molto simile a quella di molte città dell’Europa continentale. Addirittura nell’ultima settimana di marzo a Kiev la temperatura ha toccato pure i 15/17 gradi. Con temperature simili, è impossibile che i corpi si siano conservati così bene tanto a lungo

3.      Durante le due settimane sappiamo, sempre dalle informazioni meteo, che a Bucha è piovuto più volte. Se si osservano i cartoni dei generi alimentari posti accanto ad alcuni cadaveri sembra che questi non abbiano risentito della pioggia, risultando ancora ben integri dopo 2 settimane!!!

4.      Non c’è traccia di macchie di sangue vicino a nessuna delle vittime….o sui loro vestiti.

5.      Come ha anche fatto notare Nicola Porro “Perché non è stata coinvolta, sulla scena del massacro di Bucha, la Croce Rossa Internazionale? Lo sanno tutti che è il primo passo per denunciare un crimine, fare i rilievi, raccogliere testimonianze indipendenti.”….già, perché?


A mandare in frantumi la versione ucraina, però, è questo video, comparso su un canale ucraino per pochissime ore e poi cancellato, fortunatamente rimbalzato da un altro canale, questa volta russo. Qui sotto riportiamo il video all'interno di un nostro post di qualche giorno fa:

In questo video si vedono soldati ucraini che trascinano corpi di cadaveri, posizionandoli per strada.

Qualcuno potrebbe avanzare l'ipotesi che potrebbe trattarsi di soldati russi travestiti da ucraini che, in qualche altra città, hanno girato questo video per screditare la versione ucraina.

Noi di Italia Cristiana siamo quindi andati a verificare dove questo video è stato girato. Come? Semplice, con Google Maps; e abbiamo trovato le coordinate esatte dove il video è stato registrato, da cui risulta in maniera incontrovertibile che è stato girato a Bucha, esattamente in via Yablunska, all'incrocio con via Voksal'na.

Per trovare il punto esatto, abbiamo preso come riferimento il palazzo che si vede sullo sfondo all’inizio del video (quello cerchiato in rosso):

Ebbene, quel palazzo eccolo su Google Street View in una immagine del 2015:

A confermare che il palazzo sia proprio quello altri due particolari:

1) la staccionata verde che si vede all’inizio del video sulla sinistra

Che in questa foto è evidenziata da un cerchio giallo, mentre in quello rosso è evidenziato il palazzo che, nel 2015 da quell’angolazione era coperto da fitta vegetazione, oltre che da alcuni edifici andati distrutti.

2) il cancello verde cerchiato di rosso (che compare sia all’inizio che nella seconda parte del video)

E che su Google Maps compare qui, sempre cerchiato di rosso:

Visto da davanti appariva così nel 2015:

Nel video dei soldati ucraini sono rimaste in piedi solo le due ante di sinistra, quella pedonale e la prima di quelle due più larghe. Cosi come, sempre nel video, l’albero che sovrastava il cancello a sinistra è presente ma scheletrito. Ma come si può vedere si tratta senza dubbio di quel cancello, visto che in entrambe le immagini esso è rialzato rispetto al livello stradale ed ha la stessa forma.

Quindi, il punto da dove è stato girato il video è più o meno il seguente (google maps non consente di stare sopra al punto esatto):

https://www.google.it/maps/@50.5413148,30.2289345,3a,75y,263.82h,78.7t/data=!3m6!1e1!3m4!1sn8mlG4KZJLMSs6BckL2rbw!2e0!7i13312!8i6656


Con evidenziato in bianco la staccionata, in rosso il cancello e in giallo il palazzo oggi visibile, in quanto è stato praticamente distrutto tutto ciò che lo copriva nel 2015


Quindi, appurato che il video è stato girato a Bucha, qualcuno potrebbe obiettare che i militari ucraini possano essere stati ripresi mentre liberano le strade dai cadaveri. Obiezione lecita ma poco logica. Infatti, in genere quando si libera le strade dai cadaveri non si portano a zonzo per la città trascinandoli con le corde per strada, ma si caricano su dei furgoni.

Un’altra obiezione potrebbe essere quella secondo la quale i militari ucraini stiano semplicemente liberando le strade spostando i cadaveri ai lati. Se così fosse, perché allora trascinare il cadavere (che si vede nella seconda parte del video) verso il lato opposto della strada rispetto a dove si trova già? Non sarebbe più facile spostarlo verso il cancello, ovvero verso il lato della strada più vicino?

La realtà è che i militari sono ripresi mentre stanno posizionando i corpi per preparare il set in vista delle riprese che, di li a poco, verranno fatte.

Ricapitolando,

a) se il video è stato girato a Bucha

b) riprende i militari ucraini mentre posizionano i corpi nel punto esatto in cui verranno ripresi dall’altro video divulgato dagli ucraini il 3 di aprile

c) le posizioni dei corpi in questo video corrispondono esattamente a quelle immortalate dall’immagine satellitare

d) gli ucraini sono tornati in città dopo la dipartita dei russi, avvenuta il 30 di marzo,

allora, sommando a+b+c+d, l’immagine satellitare NON PU0’ ESSERE DEL 19 MARZO!  


Inoltre, quei corpi possono essere di chiunque….possono essere stati presi dall’obitorio e posizionati per strada oppure, come afferma Capuozzo (che di scenari di guerra un po’ se ne intende), possono essere le vittime della polizia militare speciale ucraina, denominata “Safari”, in cerca di coloro che avevano collaborato coi russi durante la loro occupazione, come annunciato dagli stessi ucraini il due di aprile sul loro sito:

Comunque sia, i cadaveri non c’erano per strada fino a quando i russi non se ne sono andati.

Purtroppo constatiamo che la propaganda basata su fake news e messinscene come questa si stanno moltiplicando (vedi il “bombardamento aereo” all’ospedale di Mariupol o gli “800 morti” del teatro di Mariupol o il recente bombardamento alla stazione Kramatorsk con un missile che riporta un numero di serie che ne attesta la dotazione presso le forze armate ucraine), al solo scopo di condizionare unilateralmente l’opinione pubblica facendola pendere verso un intervento europeo (e italiano) ogni giorno più concreto.

C’è da aspettarsi altri false flag o messinscene (“incidente” con sostanze nucleari?) sempre più cruenti che possano dare la spallata decisiva a favore di un intervento armato della NATO o di alcuni paesi europei.

Per questo motivo è importante smascherarli e denunciarli a più persone possibili perché l’opinione pubblica non si allinei ai desiderata di chi ci governa. Solo una popolazione consapevole di ciò che sta realmente accadendo in Ucraina potrà scongiurare un allargamento del conflitto.

NB: fate girare il più possibile!



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