Aspettatevi cose inaspettate

Aspettatevi cose inaspettate

JW.ORG - Discorsi ed eventi > Conferimento dei diplomi di Galaad

🏠 INDICE 🎬 VIDEO

Geoffrey Jackson

Aspettatevi cose inaspettate. Almeno una di queste è già successa, vero? Nessuno di noi si aspettava che questo conferimento dei diplomi dovesse essere così diverso dal solito. E voi che cosa avete fatto? Avete dovuto accettare questa situazione inaspettata. Non potevate fare altrimenti. E infatti vogliamo lodarvi, cari studenti di Galaad che vi state per diplomare, perché avete accettato questi cambiamenti davvero con un ottimo atteggiamento. Ma sarete d’accordo che questo ci porta a pensare che a volte le cose inaspettate possono deluderci, non è vero? Presto raggiungerete le vostre destinazioni: forse tornerete al vostro incarico, o ne riceverete un altro. E senza dubbio, quando questo succederà, dovrete aspettarvi cose inaspettate. In questo discorso ne considereremo una. Prendete la Bibbia insieme a me e seguitemi in Ecclesiaste capitolo 10, Ecclesiaste 10:7, dove viene descritta una situazione inaspettata: “Ho visto servitori andare a cavallo e principi andare a piedi come servitori”. Questa è una cosa molto strana, vero? Potreste assistere a situazioni del genere? Un articolo della Torre di Guardia dava una spiegazione interessante: “A volte coloro che hanno grandi capacità non vedono riconosciuti i loro meriti, mentre coloro che sono meno capaci vengono notati e ricevono lodi”. Immaginate: super entusiasti per la formazione ricevuta a Galaad, arrivate a destinazione e pensate: “Sono una persona nuova, sono cambiato”; e speriamo di sì! Magari vi aspettate di ricevere certi privilegi, certi incarichi speciali, ma forse quei privilegi vengono dati a qualcuno che non avreste mai immaginato, e magari questa persona viene da voi e vi dice una cosa del tipo: “Non me l’aspettavo. Non credevo proprio che avrebbero pensato a me”. E voi rispondete: “Mmm”, ma pensate: “Neanch’io me l’aspettavo, perché sono io quello che è andato a Galaad! Quel privilegio avrebbero dovuto darlo a me!” Ma se ci pensiamo un momento, sappiamo che è Geova che guida l’opera, e qualche volta agisce in modo inaspettato, e fa avere dei privilegi a qualcuno che proprio non ci aspettiamo. Pensiamoci un attimo. Tutti noi ci ricordiamo quello che avete detto quando vi siete presentati alla famiglia Betel. Abbiamo sentito espressioni come: “Quando siamo stati invitati a venire a Galaad, ci è venuto un colpo! Non ci sentivamo proprio all’altezza. Eravamo senza parole! E continuavamo a chiederci: ma perché hanno scelto noi?” E non eravate gli unici: forse se lo chiedevano anche dei fratelli della congregazione e della filiale. Quindi possiamo dire che il vostro invito è stato una cosa inaspettata. Eppure state per diplomarvi. Perciò, vedete, è utile tenere a mente che a volte sono gli altri a essere sorpresi dei privilegi che abbiamo. Allora, cosa può aiutarci ad accettare le cose inaspettate quando dei privilegi vengono dati ad altri? Consideriamo 2 princìpi biblici. Il primo si trova in Ecclesiaste 6:9, Ecclesiaste 6:9: “È meglio godersi quello che i propri occhi vedono che perdersi dietro ai propri desideri. Anche questo è vanità e un correre dietro al vento”. In altre parole, siate soddisfatti dei privilegi che avete. Non cercate a tutti i costi di ottenere altri privilegi perché non siete soddisfatti di quelli che vi sono stati dati. Apprezzate i privilegi che avete, come l’addestramento che avete ricevuto frequentando la Scuola di Galaad. Il secondo principio che vogliamo esaminare si trova nel libro dei Salmi, Salmo 119:31, 32: “Mi attengo alle tue esortazioni. O Geova, che io non sia deluso! Correrò lungo la via dei tuoi comandamenti, perché le fai posto nel mio cuore”. Qual è il punto? Non siate delusi. Confidate in Geova e nel suo modo di gestire le cose. Potrebbe essere come se Geova vi stesse dicendo: “Ascoltami. Pensa a quanti privilegi hai già ricevuto. Ti ricordi di Galaad? Adesso ho deciso di dare a qualcun altro un privilegio inaspettato. Sii felice per lui”. Questo può non essere facile. Ma ci sono degli episodi della Bibbia che potrebbero sicuramente aiutarci a questo riguardo. Uno di questi episodi, che analizzeremo brevemente, è quello di Davide che uccide Golia. Visualizzate la scena. Siete soldati israeliti e Davide non si è ancora offerto come volontario; chi vi aspettate che sia in grado di abbattere il gigante Golia? Probabilmente pensereste subito al re Saul, perché dopotutto superava in altezza tutti gli altri israeliti, che gli arrivavano appena alle spalle, ed era un guerriero esperto. Perciò forse avreste pensato: “Credo proprio che se la vedrà il re Saul con lui”. O forse, invece che al re Saul, potreste pensare a suo figlio Gionatan. Perché? Ricorderete che a quel tempo Gionatan era già un eroe nazionale. C’era stata l’impresa di Micmas, quella coraggiosa arrampicata in cui Gionatan e il suo scudiero avevano raggiunto un avamposto dei filistei. Ne avevano uccisi una ventina, ribaltando così le sorti della battaglia. Perciò, se c’è qualcuno che deve combattere contro Golia, probabilmente vi aspettereste che sia proprio Gionatan a farlo. Ora supponete di pensare che il modo migliore di affrontare Golia sia con una fionda e una pietra. A questo punto, chi immaginate che potrebbe farlo al meglio? Forse proprio Saul e Gionatan. Perché? Perché venivano dalla tribù di Beniamino. Vi ricordate per quale motivo i beniaminiti erano conosciuti? Perché erano esperti nell’uso della fionda: potevano lanciare una pietra con la fionda e colpire un capello senza fallire il colpo. Infatti in 1 Cronache 12:2 si dice che i fratelli di Saul fossero esperti nell’uso della fionda. Quindi, non sapendo cosa Geova aveva in mente, probabilmente tutti noi avremmo pensato che il re Saul e Gionatan fossero davvero i più qualificati. E certamente lo erano. E perché invece non avremmo mai pensato a Davide? Per prima cosa, Davide era solo un ragazzo, non un soldato. Non era mai stato su un campo di battaglia. È vero, aveva ucciso un leone e un orso, ma non aveva mai partecipato a una battaglia. Secondo, non incuteva certo timore. Lo stesso Golia rimase stupito di vedere un ragazzino venire verso di lui. E terzo, non era della tribù di Beniamino, tribù che, come dicevamo, era famosa per l’uso della fionda. Un articolo della Torre di Guardia diceva che forse Davide aveva imparato a usare la fionda perché viveva vicino alla tribù di Beniamino. Ma il punto è che nessuno di noi si sarebbe aspettato che Geova usasse Davide. Era una cosa del tutto inaspettata. Ma quali reazioni suscitò questo fatto inaspettato? Per esempio, come reagì Saul? Beh, all’inizio il re Saul era molto felice che Davide avesse ucciso Golia. Ma col tempo quella felicità si trasformò in gelosia, e quella gelosia lo portò addirittura a desiderare di uccidere Davide. Quale fu invece la reazione di Gionatan? Gionatan avrebbe avuto tutti i motivi per essere geloso, ma non lo fu. Al contrario, strinse un forte legame di amicizia con Davide. Perciò cosa possiamo imparare da questo episodio? Se viene affidato a qualcun altro quel privilegio che sognate, quell’incarico che segretamente avete sempre desiderato e che con estrema modestia pensate di meritare, chi sceglierete di essere? Un Saul o un Gionatan? In conclusione, fratelli e sorelle, ricordiamoci sempre che Geova fa cose inaspettate, e questo può voler dire che a volte darà un certo privilegio a qualcuno a cui non avreste mai pensato. Non mettetevi contro Geova quando sceglie di usare qualcun altro per dare gloria al suo nome. E rallegratevi quando altri vengono usati come siete stati usati voi, ovvero in modo inaspettato.

Report Page