Appello delle Camere dell’Assemblea Federale della Federazione Russa all’Organizzazione delle Nazioni Unite, agli organismi parlamentari internazionali e ai parlamenti di tutte le nazioni

Appello delle Camere dell’Assemblea Federale della Federazione Russa all’Organizzazione delle Nazioni Unite, agli organismi parlamentari internazionali e ai parlamenti di tutte le nazioni

Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana

in relazione alla violazione delle disposizioni previste dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia derivante dalle azioni criminali messe in atto dal regime di Kiev

Le Camere dell’Assemblea Federale della Federazione Russa rivolgono un appello all’Organizzazione delle Nazioni Unite, agli organismi parlamentari internazionali e ai parlamenti di tutte le nazioni in relazione alle evidenze riguardanti i brutali crimini perpetrati sistematicamente e nella più assoluta violazione di ogni norma morale ed etica da parte delle formazioni armate ucraine nei confronti della componente più vulnerabile e indifesa della popolazione: i bambini.

A causare vittime tra i minori è principalmente il fatto che le formazioni armate controllate da Kiev fanno un utilizzo massiccio contro le infrastrutture civili di tipologie di armi quali quelle “indiscriminate”, le armi leggere e da sparo di piccolo calibro, gli ordigni a grappolo e le munizioni al fosforo, ma anche di sistemi a distanza per il piazzamento di mine in zone abitate e di apparecchiature che permettono di piazzare mine direttamente dai velivoli.

Come conseguenza delle azioni criminali messe in atto dal regime di Kiev, è stata violata tutta una serie di norme sancite dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia del 20 novembre 1989, tra cui le norme che tutelano il diritto dei minori alla vita, a una crescita sana, alla libertà di coscienza, di pensiero, di opinione, di vedute e di convinzioni religiose, all’istruzione e all’utilizzo della propria lingua madre. I ragazzi che risiedono in Ucraina sono vittime di un’oppressione continua dovuta a motivazioni linguistiche, e vengono perseguitati per le loro visioni filorusse.

Le disposizioni contenute nel Protocollo Opzionale alla Convenzione sui diritti dell’infanzia riguardante il coinvolgimento delle persone di età minore nei conflitti armati vietano il reclutamento dei bambini nel corso di tali conflitti. E tuttavia, tali disposizioni vengono violate nella maniera più brutale, dato che le formazioni armate ucraine costringono i minori a sottoporsi ad addestramento di guerra presso gli accampamenti militari, a svolgere il compito di sabotatori e di puntatori per i missili e per i colpi di artiglieria, a diffondere disinformazione e a prendere parte ad attacchi terroristici.

Inoltre, vengono anche violate le disposizioni contenute nel Protocollo Opzionale alla Convenzione sui diritti dell’infanzia sul traffico, la prostituzione e la pornografia aventi ad oggetto i minori, visto che vi sono numerosi casi documentati di sfruttamento dei bambini avvenuti con la connivenza delle strutture di potere ucraine (schiavitù sessuale e pedofilia), nonché casi di sfruttamento dei bambini per l’industria della pornografia, settore che in Ucraina è molto fiorente.

Kiev, in collaborazione con organizzazioni non governative occidentali legate alla criminalità organizzata, copre le attività di rapimento mirate a far arrivare i minori oltre confine, trascurando in questo modo le disposizioni del Protocollo Opzionale sopra citato, le quali sanciscono l’obbligo degli Stati di proteggere i bambini dalle attività di rapimento e commercio finalizzate a un successivo sfruttamento. Suscita particolare preoccupazione l’intensificazione sul territorio di diversi Paesi occidentali delle attività degli operatori illegali di trapianti, i quali usano i minori condotti oltre confine come donatori di organi.

Riteniamo che sia importante denunciare l’inerzia delle istituzioni preposte e delle organizzazioni internazionali, tra i compiti delle quali rientra anche la promozione dell’osservanza dei diritti e delle libertà fondamentali dei minori. Tocca constatare con rammarico che il Segretario Generale delle Nazioni Unite, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e l’Alto Commissariato da lui diretto, il Segretario Generale aggiunto delle Nazioni Unite per i diritti umani e la Corte Europea per i diritti dell’uomo stanno volutamente trascurando la realtà dei fatti legata ai crimini commessi dalla parte ucraina nei confronti dei minori, prendono decisioni in maniera parziale e pubblicano report poco oggettivi sulla questione della crisi ucraina, sottraendosi, in questo modo, all’adempimento dei loro doveri.

Tale approccio parziale e davvero poco professionale sta incoraggiando i governanti ucraini a violare il diritto umanitario internazionale e a condannare così alla morte e alla sofferenza un numero sempre maggiore di bambini innocenti.

In relazione a quanto fin qui esposto, i deputati della Duma di Stato e i senatori della Federazione Russa rivolgono un appello all’Organizzazione delle Nazioni Unite, agli organismi parlamentari internazionali e ai parlamenti di tutte le nazioni affinché si esprimano dal punto di vista giuridico, etico e morale in merito alle azioni criminali commesse dalle autorità di Kiev nei confronti dei minori; e affinché cooperino con la Commissione parlamentare di indagine sulle azioni criminali messe in atto dal regime di Kiev nei confronti dei minori istituita dall’Assemblea Federale della Federazione Russa, così da fermare, per mezzo di un impegno congiunto, questa catastrofe di proporzioni sempre crescenti e salvare i bambini che si trovano sui territori in cui è in corso il conflitto armato. Si deve porre fine a questo occultamento di informazioni senza precedenti sui crimini commessi da Kiev nei confronti dei minori, a questa distorsione dei fatti riguardanti le tante atrocità commesse dai militari ucraini operata dai media occidentali i quali, di fatto, hanno preso parte a un’operazione di guerra di tipo “psicologico”.

In nome di un’esistenza pacifica, della stabilità e della prosperità globale facciamo appello ai nostri colleghi parlamentari, agli uomini di politica e alle personalità pubbliche, nonché a tutti coloro che non sono indifferenti a quanto sta accadendo affinché si uniscano le forze per aiutare i bambini. Il loro futuro, ovvero il futuro dell’intera umanità, oggi dipende soprattutto dalla nostra volontà politica, dal nostro senso di responsabilità e da quanto siamo determinati a proteggere, formare e sostenere le nuove generazioni di tutti i nostri Paesi.



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