Anche chi non ha fede può acquistarla! - I fratelli di Gesù

Anche chi non ha fede può acquistarla! - I fratelli di Gesù

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Anche nella vostra famiglia c’è qualcuno che al momento non serve Geova? La maggior parte di noi vive una situazione simile. E fu così anche per Gesù Cristo quando era qui sulla terra. Pensate, i suoi fratellastri erano a conoscenza dei miracoli che stava facendo, eppure la Bibbia dice che non avevano fede in lui, dice che non credevano che fosse il Messia. Cioè, sembra difficile crederci, eppure, quando Gesù fu messo a morte sembra che i suoi fratelli non fossero lì con lui. 

Ve lo ricordate? Gesù è sul palo di tortura, guarda giù e chiede al suo discepolo Giovanni di prendersi cura di sua madre, in pratica, di occuparsene. I suoi fratelli non erano lì al suo fianco. Però, poco tempo dopo Gesù viene risuscitato. Vi ricordate cos’è successo a quel punto? Beh, una cosa straordinaria. Ritroviamo alcuni dei fratellastri di Gesù insieme alla loro madre Maria e ad altri discepoli mentre pregano intensamente. Riuscite ad immaginare come si sarà sentito Gesù? Riuscite ad immaginare la gioia che avrà provato nel vedere i suoi fratelli che iniziano a mostrare fede in lui? Beh, forse anche a voi è successa la stessa cosa. Forse il vostro coniuge, uno dei vostri figli, uno dei vostri fratelli o sorelle o un altro parente adesso serve Geova. Che gioia, che felicità avrete provato! Non si può descrivere a parole. 

Tornando un attimo ai fratellastri di Gesù, quali cose li avranno aiutati a cambiare idea e poco a poco a riporre fede in Gesù? E cosa possiamo imparare noi da tutto questo? Cerchiamo di capirlo insieme. Quali cose aiutarono i fratellastri di Gesù ad acquistare fede? 

Ok, ecco la prima cosa. Gesù fu paziente con i suoi familiari. E questo è un punto interessante, perché i familiari di Gesù non lo trattarono sempre bene. Prendete insieme a me Marco 3:21. Qui dice: “Quando i suoi parenti lo vennero a sapere, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: ‘È fuori di sé’”. Gesù però non se la prese, anche se i suoi familiari cercavano di prenderlo, anche se dicevano che era impazzito. Anche i vostri familiari vi hanno detto qualcosa di simile? Ricordate che Gesù non se la prese, fu paziente. Infatti, dopo essere stato risuscitato, guardate cosa fece Gesù. Prendiamo 1 Corinti capitolo 15 e leggiamo il versetto 7. Dice: “Successivamente è apparso a Giacomo, e poi a tutti gli apostoli”. Questo è un dettaglio che potrebbe passare inosservato, ma qui c’è scritto che Gesù “è apparso a Giacomo”. Beh, ovviamente non sappiamo quello che Gesù ha detto a Giacomo quando gli è apparso. È interessante però che Gesù decise di apparire al suo fratellastro Giacomo prima di apparire agli altri apostoli. Giacomo deve avere apprezzato davvero tanto quel regalo così speciale che gli aveva fatto Gesù. Perché possiamo dirlo? Perché con il passare degli anni Giacomo era diventato un anziano fidato che serviva nella congregazione a Gerusalemme. E ricorderete che in Atti al capitolo 15 si parla di quando gli apostoli e gli anziani erano radunati a Gerusalemme per esaminare la questione della circoncisione. E a quanto pare, sembra che fosse proprio Giacomo a presiedere quell’adunanza. In pratica, cos’era successo? Che Giacomo era cambiato, adesso aveva fede. Ora era un esempio, una colonna nella congregazione, tanto che Giacomo e suo fratello Giuda ebbero entrambi il privilegio di scrivere alcune delle lettere che sono incluse nelle Scritture Greche Cristiane. 

Nel video che guarderemo ora, notate in che modo un ragazzo è stato aiutato dai componenti della propria famiglia ad acquistare fede. 

Mia madre è stata la prima a conoscere la verità. Io invece non ero molto interessato. Dove siamo cresciuti farsi una 
buona istruzione era molto importante. Una persona per essere realizzata doveva fare tanti soldi e vivere nel lusso. Quella era la vita che avevo scelto, raggiungere un alto livello di istruzione per poter avere quello che avevano gli altri. 
Anche se era chiaro che io non ero interessato alla verità, mia madre e mio fratello non hanno mai smesso di sperare. Quando tornavo a trovare la mia famiglia a gennaio mia madre mi dava l’opuscolo Esaminiamo le Scritture ogni giorno che aveva ordinato per me. Anno dopo anno si assicurava che avessi l’opuscolo Esaminiamo le Scritture e una Bibbia. Anche se non frequentavo le adunanze, lei faceva in modo che almeno avessi le pubblicazioni. Oltre a questo, il mio fratello minore a cui ero molto legato decise di prendere la verità molto seriamente. 
Quando tornai a casa vidi mio fratello che si impegnava in un vero e proprio studio della Bibbia. Non solo studiava, ma si preparava anche in anticipo. Ero veramente colpito. Amava quello che stava imparando. In quel momento capii che la Bibbia può cambiarti la vita. 
Mi viene in mente quello che dice Osea 11:4. Qui si legge che Geova ci attira con “le funi della premura” e “le corde dell’amore”, e questo l’ho vissuto in prima persona. Così presi la decisione di frequentare regolarmente le adunanze. 
Alla fine iniziai a studiare la Bibbia, era il 2007, e l’anno dopo mi battezzai. La mia famiglia mi è stata davvero vicina. Non si è mai arresa con me. 
Genitori, non arrendetevi con i vostri figli. Continuate a incoraggiarli e non smettete di sperare che Geova li attiri alla sua organizzazione, come fa con tutti quelli che hanno un cuore buono. 

Quanto sarebbe bello se tutti i nostri familiari si unissero a noi nel servire Geova! Ma cosa può fare ognuno di noi per aiutarli ad avere fede? Ci sono almeno 3 cose che possiamo fare. Ecco la prima. Dobbiamo essere pazienti con i nostri familiari. Per riuscirci possiamo imitare l’esempio del nostro Dio, Geova. Vi ricordate quante volte la nazione d’Israele si era allontanata da lui? Eppure, in Geremia al capitolo 44, la Bibbia dice che Geova mandò i suoi profeti “più e più volte”. Fu davvero molto, molto paziente con il suo popolo. E dovremmo fare lo stesso con i nostri parenti. Non smettiamo mai di sperare. 

Seconda cosa. Dobbiamo avere tatto. Dobbiamo trovare modi delicati per suscitare in loro l’interesse per la verità. Perché sì, è vero, Gesù ha detto che conoscere il messaggio della Bibbia è come bere acqua che porta alla vita eterna. Ma avete mai provato a bere acqua direttamente da un idrante? È praticamente impossibile riuscirci. Quindi non vorremmo mai affogare i nostri parenti in un mare di informazioni o inondarli con un getto d’acqua troppo forte. Piuttosto, facciamo sì che la verità sia qualcosa di rinfrescante per loro. Se i nostri familiari si sentiranno inondati o rinfrescati dipenderà soprattutto dal modo in cui noi parliamo loro della verità. 

Quindi abbiate tatto e parlate nel modo giusto, così da stimolare il loro interesse. 

Vediamo la terza cosa che possiamo fare. Dobbiamo mostrare empatia nei confronti dei nostri parenti e dobbiamo dare loro il buon esempio. Quando noi abbiamo conosciuto la verità, forse i nostri parenti si saranno preoccupati, perché non sapevano se il nostro rapporto con loro sarebbe cambiato. Invece di pensare a tutte le cose che potremmo dirgli per tranquillizzarli, è importante che ricordiamo che le cose che facciamo lasceranno un segno molto più profondo delle cose che diciamo. C’è un detto che dice che il buon esempio potrebbe valere addirittura più di 1.000 parole. 

Pauline, una nostra sorella, ha capito che era meglio non sommergere suo marito di parole per fargli accettare la verità. Doveva dargli il buon esempio. Infatti, quando suo marito ha visto l’effetto che il messaggio della Bibbia aveva su sua moglie e sui suoi figli, si è sbloccato qualcosa nella sua mente e nel suo cuore, e ha accettato di studiare la Bibbia. Davvero, non possiamo sapere, cari fratelli, quanto può far bene ai nostri familiari vedere il nostro comportamento. 

Più o meno 2 anni fa mi trovavo in California per assistere a un congresso di zona, e mi si avvicinò una sorella insieme ai suoi 2 fratelli. Ora, questa sorella aveva conosciuto la verità da piccola grazie a sua madre, ma era rimasta lontana dalla congregazione per più di 30 anni. Ma dopo aver visto un video di JW Broadcasting, si sentì spinta a tornare. Quindi decise di parlare con suo fratello, perché anche lui aveva lasciato la verità più di 30 anni prima. E anche lui decise di tornare. E così insieme parlarono con l’altro fratello, perché pure lui era lontano dalla verità da oltre 30 anni, e anche lui decise di tornare. E ora eccoli lì, tutti e 3 insieme davanti a me. Quella sorella mi ha detto: “Penso che mia mamma avrà bisogno di 2 risurrezioni, perché quando è morta eravamo tutti e 3 fuori dalla verità. E quando ci vedrà nel nuovo mondo, credo che le verrà un colpo e dovrà essere risuscitata un’altra volta”. Qual è il punto? Che il buon esempio della loro madre ha lasciato un segno così profondo che non è svanito neanche molti anni dopo la sua morte. 

Fratelli, sorelle, Geova può usare proprio voi per aiutare i vostri familiari. Forse ora non hanno fede, ma con il vostro aiuto anche loro potranno svilupparla. È stato così nel caso di Gesù, e potrà essere così anche per voi. 

Ora il fratello Ralph Walls, assistente del Comitato del Personale, tratterà la prossima parte di questo simposio dal tema: “Anche chi non ha fede può acquistarla! Chi ha un’elevata posizione sociale”. 

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