Aiuto per chi è scoraggiato (Sal. 34:18)

Aiuto per chi è scoraggiato (Sal. 34:18)

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Troy Snyder

Quando è stata l’ultima volta che vi siete sentiti scoraggiati? Penso che tutti noi a volte ci siamo sentiti giù e abbiamo avuto voglia di arrenderci, di gettare la spugna, per così dire. Qui non stiamo parlando della depressione, che nella Svegliatevi! dell’ottobre 2013 è descritta come ‘un disturbo che non dà tregua e che condiziona la nostra vita quotidiana’. No, lo scoraggiamento è qualcosa di temporaneo. È un’emozione che può raggiungerci all’improvviso. Può farci perdere lo zelo per le attività spirituali e può essere causata da tutta una serie di fattori. Per esempio aspettative non realizzate, critiche, fallimenti personali o mancanza di risultati nel ministero. Lo scoraggiamento non è affatto un segno di debolezza spirituale. Molti fedeli servitori di Dio nella Bibbia si sentirono scoraggiati. Ma è comunque qualcosa a cui prestare molta attenzione perché, come dice la scrittura di oggi, ‘se ci scoraggiamo la nostra forza sarà scarsa’. Geova nota quando ci sentiamo scoraggiati. Perché possiamo dirlo? Aprite la Bibbia in Salmo 34. Salmo 34, e guardate cosa fa Geova quando ci sentiamo scoraggiati. Salmo 34, versetto 18. Dice: “Geova è vicino a quelli che hanno il cuore affranto; salva quelli dallo spirito abbattuto”, o, come dice la nota in calce, “quelli scoraggiati”. Geova ci sta vicino quando siamo scoraggiati. Non è forse un bellissimo pensiero sapere che Geova è al nostro fianco per aiutarci perché ci ama e che si avvicina a noi quando ci sentiamo giù? Ma perché lo fa? Perché ci ricorda che è al nostro fianco? Un motivo può essere che quando siamo scoraggiati potremmo pensare di aver deluso Geova o che lui ci abbia abbandonato, o potremmo esitare a rivolgerci a lui e a parlare con lui in preghiera. Ricordandoci che è al nostro fianco e che ha cura di noi, Geova scaccia questi sentimenti negativi. Un’altra ragione per cui lui si avvicina a noi la troviamo in 1 Pietro 5:8. Qui dice che Satana è ‘come un leone ruggente che cerca di divorarci’. Satana è in agguato. Quando ci sentiamo scoraggiati e la nostra forza diventa scarsa potremmo abbassare la guardia. E come un leone, Satana cerca di prendere il sopravvento su chi è debole. Geova non vuole che ci arrendiamo, che smettiamo di servirlo. Di conseguenza, a motivo dell’amore che ha per noi, si avvicina a noi. Quindi, se Geova ci sta vicino quando siamo scoraggiati, cosa possiamo fare per ricevere il suo aiuto? Parliamo di tre cose che possiamo fare: (1) pregare; vedremo cosa dire, (2) leggere la Bibbia; capiremo come ci può aiutare, e (3) stare in compagnia. Per prima cosa parliamo della preghiera. Quando preghiamo Geova, preghiamo con fiducia sapendo che lui ci ascolta e che agisce a nostro favore. Non è solo un modo per sentirci bene, ma stiamo parlando con Geova, qualcuno che ci ama e vuole aiutarci. Di cosa possiamo parlare in preghiera? Ricordiamo cosa ci incoraggiò a fare Gesù in Luca 11:9-13. Dobbiamo chiedere a Geova il suo spirito santo, perché lo spirito santo che lui ci dà ci può confortare e rafforzare. Ed evidentemente anche l’apostolo Paolo, quando era scoraggiato e si trovava in momenti difficili, chiese a Geova lo spirito santo. Infatti in Filippesi 4:13 disse che era in grado di sopportare ogni cosa grazie a colui che gli dava potenza. Lo spirito santo può darci nuove forze dal punto di vista spirituale ed emotivo, quando lo chiediamo a Geova. Un’altra cosa che possiamo menzionare nelle nostre preghiere è ciò che emerge dal Salmo 61. Prendiamo il Salmo 61, e leggiamo insieme quello che dice al versetto 2. Salmo 61:2 dice: “Quando il mio cuore si dispererà, ti invocherò dai confini della terra. Guidami su una roccia più alta di me”. Possiamo chiedere a Geova di ‘guidarci su una roccia più alta di noi’ e lui può darci quel coraggio e quella determinazione che sembrano irraggiungibili con le nostre sole forze. Non è forse quello che fece con Elia? Vi ricordate quello che accadde a Elia? Ebbe il privilegio, come vediamo in questa immagine, di vedere come Geova sconfisse i profeti di Baal, ma poco dopo si scoraggiò perché ricevette una cattiva notizia. Dato che si sentiva solo, si rivolse a Geova aprendogli il suo cuore in preghiera. In che modo Geova ‘guidò Elia su una roccia più alta di lui’, cioè gli diede coraggio e determinazione? Lo aiutò a vedere le cose da un punto di vista diverso. Geova ricordò a Elia che c’erano altre 7.000 persone che erano rimaste fedeli a lui. Elia non era solo. Questo lo incoraggiò moltissimo. Quando preghiamo Geova chiedendogli di ‘guidarci su una roccia più alta di noi’, lui farà per noi quello che fece per Elia. Un’altra cosa che possiamo fare quando siamo scoraggiati è leggere la Bibbia. Quali passi biblici vi danno conforto quando passate dei momenti tristi? Molti trovano incoraggiante leggere i salmi. Comunque, possiamo anche ascoltare il consiglio che troviamo in Ebrei capitolo 12. Notiamo cosa dice Ebrei capitolo 12 riguardo al correre la corsa con perseveranza e a cosa può aiutarci. Leggiamo il versetto 2. Riguardo proprio a questo aspetto dice: “Tenendo lo sguardo fisso sul principale Condottiero e Perfezionatore della nostra fede, Gesù. Per la gioia che gli era stata messa davanti ha sopportato il palo di tortura senza curarsi del disonore, e si è seduto alla destra del trono di Dio”. “Teniamo lo sguardo fisso sul principale Condottiero”, Gesù. Questo termine, “principale Condottiero”, descrive il ruolo importante che ha Gesù nell’aiutare gli esseri umani. Quale sarà il risultato se faremo questo? Versetto 3: “Considerate attentamente colui che ha sopportato tante parole ostili che i peccatori gli rivolgevano contro i loro stessi interessi, così che non vi stanchiate e non vi arrendiate”. Tenendo questo a mente, possiamo decidere di leggere i Vangeli. Quando leggiamo i Vangeli riceviamo l’incoraggiamento che viene da Geova e da Gesù. E siccome Gesù imita alla perfezione suo Padre, vediamo l’amore di Geova quando leggiamo gli episodi in cui Gesù si prese cura degli oppressi e aiutò gli umili. Leggere il Discorso della Montagna ci dà sollievo perché ci aiuta a rivalutare le nostre priorità. Possiamo dire che i Vangeli ci aiutano a rimanere concentrati sul “principale Condottiero”, Gesù, e ci aiutano nei momenti di scoraggiamento. Un altro modo in cui possiamo ricercare Geova nei momenti di scoraggiamento è passando del tempo in compagnia dei fratelli e delle sorelle. Quando stiamo insieme ai fratelli e alle sorelle, Geova può spingerli ad aiutarci, a rafforzarci, a volte senza che se ne rendano conto. Notate cosa può fare la compagnia dei nostri fratelli. Aprite la Bibbia in Atti capitolo 28 e guardate l’effetto che ebbe sull’apostolo Paolo. Paolo era in un momento difficile. Era stato arrestato ed era prigioniero, lo stavano trasferendo in un altro posto ed era scoraggiato. Notate cosa fece Geova per lui al versetto 15. Atti 28:15: “I fratelli di là, quando ebbero ricevuto nostre notizie, ci vennero incontro fino al Foro Appio e alle Tre Taverne”. E notate: “Appena li vide, Paolo ringraziò Dio e si fece coraggio”. Solo vedendo i suoi fratelli Paolo si fece coraggio. Questo gli diede la forza interiore per non arrendersi e per andare avanti. Quindi riassumendo, quando ci capita di sentirci scoraggiati, Geova ci capisce. Ma lui sa anche che è importante che facciamo qualcosa al riguardo, ed è per questo che si avvicina a noi e sta al nostro fianco per aiutarci a non arrenderci. E noi possiamo avvicinarci a lui con la preghiera, chiediamogli spirito santo e chiediamogli di guidarci ‘su una roccia più alta di noi’. Inoltre possiamo leggere la Bibbia. Concentriamoci sull’incoraggiamento che riceviamo dai Vangeli. E infine, ci avviciniamo a Geova stando in compagnia dei fratelli e delle sorelle. Quando ci viene voglia di arrenderci, ricordiamo che Geova non si arrende con noi. Lui si avvicina a noi perché ci ama e vuole aiutarci.

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