Accesso stazione metropolitana B1 Jonio commissione Mobilità, 8 marzo - videoconferenza

Accesso stazione metropolitana B1 Jonio commissione Mobilità, 8 marzo - videoconferenza

Redazione


Roma Metropolitana: "Parliamo di una vicenda che parte da lontano, nel maggio 2009. Nel 2010 il Comune di Roma con un'ordinanza approva il definitivo del progetto, e viene approvato uno schema di accordo con Roma Metropolitane. Si arriva alla successiva apertura della stazione, con l'impossibilità di poter accedere dall'accesso principale, a causa di una mancata demolizione. Nel luglio 2015 scadeva la pubblica utilità del progetto, impedendo la prosecuzione di attività che non erano ancora partite. Ad ottobre il Dipartimento Mobilità dà avvio ad un nuovo progetto nel quale è previsto l'esproprio completo dell'edificio che deve essere demolito. Nel marzo 2016 finalmente il Dipartimento Mobilità dà l'ok allo stralcio delle opere in appalto.

L'anno del 2017 è stato pieno di solleciti al Comune affinché convocasse il Dipartimento Urbanistica per dare avvio al procedimento di esproprio. A novembre dello stesso anno viene convocato il Dipartimento Urbanistica, per dargli il mandato a far avviare l'iter. Arriva così il definitivo ok del Dipartimento al nuovo progetto, che prevede l'esproprio e la demolizione dell'edificio.Ci sono state difficoltà perché era presente un edificio estraneo all'appalto che però sarebbe dovuto essere interessato da un intervento di messa in sicurezza dal punto di vista antisismico. Intervento che si rivelò estremamente complesso dal punto di vista amministrativo. Iniziammo questo progetto e lo finimmo pure, ma si rivelò irrealizzabile.

Nel febbraio 2018 indiciamo una conferenza dei servizi sul progetto di fattibilità, proprio per anticipare il lavoro della parte espropri. Viene chiusa a marzo 2019, con un assenso di tutti gli uffici, alla quale ha fatto seguito la trasmissione al dipartimento del progetto definitivo. Qui ci fermiamo, e abbiamo fatto gli sviluppi per arrivare ad un progetto integrato. Siamo arrivati ad un progetto definitivo che sta uscendo dall'organismo di vigilanza."


Stefàno (5S): "La vicenda è complessa, e un po' di ordine aiuta."


Dipartimento Mobilità: "Il Dipartimento intende recuperare la ipotesi iniziale di permuta dei locali commerciali, perché questo è il modo migliore, e anche quello più economicamente sostenibile, per portare a termine il progetto immaginato. Se dovesse concretizzarsi, dovrebbe risolvere una serie di questioni secondarie di contenziosi che si sono sviluppati. Abbiamo ritenuto fosse doveroso riconvocare i proprietari per acquisire la loro disponibilità ad andare avanti. Non è stata una riunione semplice, e abbiamo chiesto scusa per tutto quello che è successo. Ci siamo impegnati a riprendere la procedura e ad informarli dei futuri sviluppi, per renderli partecipi."


ATAC: "E' Roma Metropolitane che sta seguendo e gestendo il contratto. Aspettiamo con ansia l'apertura su quel fronte, e sarebbe un passo importante per la gestione della linea."


Assessore all'Urbanistica Municipio III, Stefano Sampaolo: "C'è un immobile finito che non viene utilizzato e per noi è sempre un dispiacere. Non c'è solo il tema dell'accesso, ma ci sarà anche il tema della bike lane che passerà lì. Lì ci sarebbe una bella piazza, molto importante per l'apporto urbanistico. Questo ritorno al progetto precedente ci permetterà di risolvere qualche contenzioso? E sarebbe interessante capire l'orizzonte temporale per arrivare alla fine della vicenda."


Assessorato all'Urbanistica: "Il valore di realizzazione dell'edificio commerciale era inferiore a quello degli espropri, e rendeva giustificata questa azione. Una volta realizzato lo stabile e arrivati alla fase di bozza di contratto, è emerso però un parere contrastante. Adesso si cambia percorso non perché siamo schizofrenici, ma perché per tutta una serie di ragioni oggi riusciamo a giustificare che l'operazione si concluderebbe positivamente per l'Amministrazione in questo modo. Sembra un'ipotesi percorribile. Il tema oggi è l'immediata trasmissione delle analisi patrimoniale del bene, in modo da poter avviare questa concertazione con i proprietari commerciali. Rispetto al passato, per effetto delle norme in maniera antisismica saremo costretti ad ampliare l'area da demolire."


Dipartimento Mobilità: "Su questo tema si deve dire con grande chiarezza che è stata commessa una sciocchezza. In buona sostanza in un mondo normale, quando si assumono delle decisioni e si realizzano attività conformi a delibere e atti, non si torna indietro, rischiando di provocare un enorme danno. Qualcuno ha pensato che il Comune, anziché perseguire il pubblico interesse avrebbe dovuto perseguire quello commerciale. Qualcuno ha pensato che il Comune avrebbe dovuto ragionare come un'agenzia immobiliare, tirando fuor tesi bizzarre. Poi possiamo inzuccherare la storia, ma la verità è questa. Quando la procedura è arrivata sulla scrivani del burocrate di turno, quest'ultimo si è posto il dubbio se fosse vantaggiosa o meno la procedura, mandando in bambola il progetto.

Adesso abbiamo due doveri: chiedere scusa ai cittadini per i casini che abbiamo creato; velocizzare per risolvere e trovare una soluzione a questa vicenda, che sta causando il nascere di contenziosi. A uno di questi commercianti gli abbiamo demolito l'attività perché ci serviva l'accesso al cantiere. Da un decennio questo signore forse non lavora e non ha ricevuto alcun indennizzo, e di questa cosa nessuno se ne fa carico, si fa spallucce. Non ci stiamo, e non funziona così la pubblica amministrazione."


Roma Metropolitane: "Lì c'è una situazione così drammatica perché per arrivare alla realizzazione dell'edificio, la parte pubblica aveva affittato i locali di quel signore, dandogli un ristoro, per il periodo in cui non avrebbe avuto reddito. Quando la situazione è precipitata, è precipitato anche il rapporto tra l'impresa e il signore, facendo nascere un contenzioso, perché l'impresa non voleva continuare a pagare il ristoro con i lavori fermi. Questa vicenda se la vogliamo raccontare dal fronte interno assume dei contorni ancora più tragici. Ci sono cause ancora non concluse, e quindi è una vicenda ancora aperta. E' evidente che se un'Amministrazione deve andare a scusarsi con i cittadini, è evidente che questo tipo di cause le andrà molto probabilmente a perdere."


Simonelli (5S): "Mi sembra di aver capito che in qualche modo è stata un po' sbrogliata la matassa. Dal punto di vista tecnica sarà previsto un appalto integrato, che deve attendere prima la finalizzazione di molti aspetti tecnici. I tempi saranno quelli che saranno, ma mi pare di capire che la strada sia segnata. Noi tutti confidiamo, anche tutti i cittadini e i residenti del quadrante, che queste cose procedano e vadano avanti senza perdite di tempo."


Stefàno (5S): "Mi sembra che la vicenda sia stata ben descritta nella sua complessità, e anche le strategie future."


Con questa dichiarazione si chiude la commissione, e lasciamo la videoconferenza. Buona Roma a tutti! 


Stream mandato in onda da #DirettamenteRoma: https://t.me/direttamenteroma

Contenuto rilasciato in licenza Creative Commons 4.0 attribuzione-non commerciale-non opere derivate. Se ne fai uso, per favore cita la fonte: #DirettamenteRoma


Report Page