Abbiate fede nella Divinità interiore

Abbiate fede nella Divinità interiore

Pensiero del Giorno


La spiritualità è il faro che diffonde la saggezza

Ogni essere umano è un frammento del Divino; la vita trova compimento soltanto quando egli compie i suoi doveri. Il dovere è l’impegno fondamentale. Chi ha ricchezze e possedimenti deve goderne ma desiderare o sottrarre le ricchezze altrui è un crimine.

Il Dharma implica l'uso corretto delle proprie risorse.

La ricchezza non è costituita soltanto dal denaro, dall'oro o da altri possedimenti, anche tutta la conoscenza e le abilità acquisite costituiscono ricchezza; la salute è ricchezza, il potere di pensare è ricchezza, la forza fisica e le capacità mentali sono ricchezza, il tempo che abbiamo a disposizione è ricchezza. Per questo, utilizzare il tempo e ogni altra forma di ricchezza nel modo giusto è un dovere primario. Oggi, sfortunatamente, il tempo, la ricchezza e le capacità vengono sprecati; questo è adharma, l'opposto della rettitudine.

Io consiglio spesso agli studenti di non parlare eccessivamente perché questo è un abuso enorme del tempo a loro assegnato; inoltre, conversare eccessivamente deruba le altre persone del loro tempo. Il Dharma implica l'uso corretto del tempo e delle risorse; l'uso scorretto del tempo e della ricchezza e l'appropriazione della ricchezza altrui è adharma.

Ogni persona ha una mente propria in cui sorgono i pensieri basati sulla sua forza di volontà. Una persona preferisce adorare Rama, un'altra adora Shiva, una terza gode nel venerare Krshna, una quarta è ispirata dalla contemplazione di Gesù e un'altra medita su Allah; tutto questo si basa sulle preferenze individuali, ma due cose sono essenziali nella mente di tutti, in qualunque Paese o regione, qualunque forma si desideri adorare, qualunque Deità si voglia venerare, qualunque Nome si ami cantare: la fede e la devozione risoluta. Senza assiduità, neppure l'azione più semplice può essere compiuta bene; senza devozione, non si può fare niente.

La Ghita dice: "La persona sincera raggiunge la saggezza". Soltanto l'aspirante sincero può ottenere la conoscenza del Divino. Per quanto intelligente l'individuo sia, non otterrà niente senza sincerità; se è sincero, può trasformare una piccola brace in un falò enorme.

Sraddha e Visvasa rappresentano Shakti e Shiva.

Sraddha è il mezzo utile a fondersi con il Divino. Che cosa significa Shradda? Significa Potere Divino. Essa è chiamata anche Bhavani, si riferisce a una deità, all'Energia Divina o Natura; per mezzo suo, si manifestano il Potere Divino, il Potere di Azione e il Potere della Saggezza e l'essenza di queste tre potenze è la Divinità. Esse costituiscono il potere di Visvasa quindi Sradda e Visvasa rappresentano Parvati e Paramesvara. L'umanità rappresenta la combinazione di Shakti e Shiva che non sono disparati, vanno insieme come il fuoco e il potere di bruciare. Lo zucchero e la dolcezza sono in relazione nello stesso modo: non c'è zucchero senza dolcezza e dove c'è la dolcezza, c'è lo zucchero. Sraddha e Visvasa sono in relazione simbiotica e devono essere considerati presenti nell'essere umano in forma di Shiva e Shakti.

Differenza tra ratri¹ e Shivaratri

Tutte le notti sono caratterizzate dall'oscurità ma questa notte è Shivaratri; qual è la differenza? Per l'essere umano che ha riconosciuto la propria Divinità, ogni notte è Shivaratri; per colui che è immerso nell'interesse per le cose del mondo, tutte le notti sono uguali e caratterizzate dall'oscurità. Invece, questa notte è luminosa. La spiritualità è il faro che spande luce per la persona disperata e immersa nei desideri insaziabili. Il Nome di Dio è il faro; recitando il Nome, Lo si può raggiungere.

L'Atma è presente in tutti, non conosce barriere territoriali, è onnipresente. Riconoscere l'onnipresenza del Divino è lo scopo della celebrazione di Shivaratri e questo scopo non si ottiene digiunando e stando svegli tutta la notte. Questi sono soltanto corollari di ciò che è considerato il fine ultimo: la fusione con Dio. Questa non deve essere rinviata a un futuro distante, deve essere ottenuta qui e ora. Questo è lo scopo di Shivaratri.


1- Ratri significa notte.



Riassunto dal discorso di Bhagavan tenuto nel Purnachandra il 19 Febbraio 1993 in occasione della festività Shivaratri










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