ANALFABETISMO FUNZIONALE E PRESUNZIONE CONFORMISTA: OPPOSTE OTTUSITÀ
LIBERTÀ E DEMOCRAZIA⏹️ In questo paese siamo chiusi tra l’incudine di chi pensa che Putin voglia arrivare fino al Portogallo, perchè l’ha detto Severgnini, e il martello di chi pensa che Trump sia un novello Allende, portatore di pace e valori.
🔹️ In un contesto culturale e sociale sempre più complesso, l’ignoranza non si presenta più come un problema univoco. Lontana dall’essere soltanto una condizione di chi non legge o si tiene lontano dall’informazione, essa assume oggi forme più insidiose.
🔹️ Tra queste, la “presunzione conformista”, ovvero di chi crede di sapere in base a presupposti opinabili ma per lui inattaccabili (esempio: “C’era scritto su Repubblica”), si configura come uno dei mali più gravi del nostro tempo, capace di influenzare scelte collettive e individuali in maniera devastante.
🔹️ L’analfabetismo funzionale è definito come l’incapacità di comprendere e utilizzare informazioni scritte nonostante un livello di istruzione formale.
Questa condizione rappresenta una piaga riconoscibile: chi ne è affetto spesso non si informa, non legge e si limita a interpretazioni semplicistiche della realtà.
🔹️In Italia non ci sono, quasi, più analfabeti, cioè coloro che non sanno leggere e scrivere, ma abbondiamo di analfabeti funzionali. Secondo una ricerca Piaac-Ocse del 2019, il 28% della popolazione italiana tra i 16 e 65 anni non è capace di comprendere e usare correttamente le informazioni quotidiane perché non ha sufficienti abilità nella comprensione di un testo.
🔹️ Tuttavia, il semi-colto, una figura che si pone a metà tra l’ignorante e il cosiddetto ‘intellettuale’ costituisce un problema significativo, se non maggiore. Il semi-colto, avendo accesso a un’istruzione o a fonti di informazione apparentemente affidabili, sviluppa una fiducia illimitata all’informazione di giornalisti, divulgatori televisivi, influencer culturali e persino enciclopedie digitali.
🔹️ La soluzione richiede l’educazione a non avere fretta e cercare soluzioni semplici, a verificare le fonti e a non accettare passivamente ciò che viene presentato come verità assoluta.
Alexandro Sabetti
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