2021-03 Jw Broadcasting

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Benvenuti! Questo mese vedremo come mostrare amore e rispetto nel matrimonio. Ecco un’anteprima del programma.

  • Nel vostro matrimonio ci sono tensioni perché il vostro coniuge è contrario alla verità? Vedremo come l’amore e la pazienza di Alexandru hanno permesso di creare un’atmosfera pacifica e hanno spinto sua moglie Dorina a servire Geova.
  • Claudius Johnson ci racconterà come ha affrontato i cambiamenti nella sua vita.
  • E la nuova canzone ci racconterà quanta gioia possiamo provare quando il matrimonio è guidato dai princìpi biblici.

Questo è il programma di marzo 2021 di JW Broadcasting.

Geova ha creato il matrimonio perché marito e moglie avessero un rapporto speciale che li rendesse felici. Quando entrambi assolvono il ruolo che Dio gli ha dato trattandosi con amore e con rispetto, il loro diventa un legame di profonda amicizia. Quando i coniugi sono abituati a trattarsi secondo i princìpi di Geova, il loro matrimonio è equilibrato e stabile come questa ruota.

Ma se con il tempo hanno sviluppato cattive abitudini nel modo in cui si trattano l’un l’altro, spesso il risultato è questo. Il loro viaggio non sarà certo facile. Analizziamo quello che dice Geova sul ruolo del marito e della moglie, e poi vediamo come l’amore e il rispetto sono essenziali per avere un matrimonio felice. Quali sono i ruoli che Geova ha stabilito per l’uomo e la donna nel matrimonio? Geova ha dato al marito il ruolo di capofamiglia. Efesini 5:23 dice: “Il marito è capo della moglie”. Quindi è il marito a prendere le decisioni finali per la famiglia. E queste decisioni rifletteranno il suo amore per la moglie e per i figli, e terranno conto dei loro bisogni spirituali, fisici ed emotivi. 1 Corinti 11:3 comunque ci dà un’idea di come la pensa Geova riguardo al ruolo del marito. E mentre lo leggiamo insieme, immaginate Geova che dice ai mariti: “È vero sei il capofamiglia...”

Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è il Cristo, il capo della donna è l’uomo e il capo del Cristo è Dio.

Sembrano quasi le parole del padre di una sposa: “Sì, puoi sposare mia figlia, ma devi trattarla bene, se no te la dovrai vedere con me”. Questo è un chiaro messaggio di Geova per tutti i mariti. Ricordate che dovrete rendere conto direttamente a Geova per il modo in cui trattate vostra moglie. È una cosa che fa riflettere, non è vero? Invece qual è il ruolo delle mogli? Geova ha stabilito che la moglie sia il complemento del marito. Perciò devono confrontarsi sulle questioni familiari e collaborare per far riuscire il matrimonio. Geova ha stabilito che la donna fosse sotto l’autorità del marito. Quindi il ruolo della donna è essergli sottomessa. In Efesini 5:22 leggiamo:

Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore,

Essere sottomesse: potrebbe addirittura sembrare una cosa negativa. “Devi essere sottomessa!” Ma il fatto che una donna cristiana sia sottomessa al marito è una cosa negativa? No. Quando la Bibbia dice di essere sottomesse, non sta dicendo che siete inferiori. Sta parlando del vostro ruolo nel matrimonio. Vi completate, ognuno con il proprio ruolo da svolgere. Potremmo fare l’esempio di una coppia di pattinatori. Mentre li osservate muoversi con grazia sul ghiaccio, non è che pensate: “Ma perché non è lei a sollevare lui?” Non ve lo chiedete neanche. Li guardate, ed è ovvio chi deve sollevare l’altro. Proprio come non consideriamo inferiore il ruolo di una pattinatrice ma lo ammiriamo e lo rispettiamo, così un marito che ama sua moglie rispetta il ruolo che lei ha come suo complemento, e insieme si impegnano per avere un matrimonio felice. Ora che abbiamo visto brevemente quali sono i ruoli del marito e della moglie, leggiamo un principio biblico fondamentale che mostra come Geova vuole che marito e moglie adempiano il proprio ruolo nel matrimonio. Si trova in Efesini 5:33. Efesini 5:33 dice:

Ciascuno di voi deve amare sua moglie come ama sé stesso; d’altra parte, la moglie deve avere profondo rispetto per il marito.

La prima cosa che salta all’occhio è il messaggio che i mariti devono amare le proprie mogli e le mogli devono rispettare i mariti. Ma se guardiamo questo versetto da una prospettiva diversa, scopriamo qualcos’altro riguardo a marito e moglie. Qui Geova ci dice quello di cui hanno bisogno. L’uomo di sentirsi rispettato e la donna di sentirsi amata. Con questo non stiamo dicendo che l’uomo non abbia bisogno di sentirsi amato e la donna di sentirsi rispettata. Ma è anche vero che gli uomini spesso tendono a dare importanza alla stima e al rispetto, mentre le donne al dialogo, alla complicità e all’amore. Ma questo principio contiene una verità che ci aiuta a capire perché marito e moglie potrebbero comportarsi o sentirsi in un certo modo. Questa differenza ha un impatto su diversi aspetti della vita matrimoniale. Prendiamone in considerazione 3 e riflettiamo su come questo principio biblico sull’amore e sul rispetto ci aiuta a capire come i due tendono a pensare e comportarsi quando comunicano tra di loro, devono gestire un problema, e sono in compagnia di altri.

Il primo: come comunicano tra di loro. Dato che per una moglie sentirsi amata è molto importante, quando parla con suo marito tenderà a rafforzare l’amicizia e la complicità che c’è tra di loro. Desidera raccontargli tutti i dettagli della sua vita, perché così si sente più vicina a lui. E desidera che anche lui le racconti i dettagli della sua giornata e della sua vita. Mariti, sappiate che vostra moglie si sente amata quando il modo in cui comunicate le fa capire quanto vi interessate di lei. Per lei è molto importante comunicare e potervi parlare di sé, ed è molto felice quando vede che voi vi aprite con lei.

Per esempio, pensate a una moglie che racconta al marito quello che le è successo durante la giornata. Lui si spazientisce e così la interrompe o cambia argomento, o le propone una soluzione sbrigativa. Come si sentirà la moglie? “Perché non ascolta quello che ho da dirgli? Ma non gli interessa più di me?” Quando vostra moglie vi parla, è importante che le diate tutta la vostra attenzione. Dopo una lunga giornata al lavoro, un marito potrebbe avere per la testa quello che gli è successo. E magari, senza neanche volerlo, potrebbe pensare che quello di cui vuole parlare la moglie non sia poi così importante. E così potrebbe tendere a sminuire quello che è successo a lei, a considerarlo irrilevante, mentre pensa che quello di cui parla lui sia importante, perché è successo a lui. Un modo di fare come questo, col tempo, potrebbe scoraggiare molto una moglie. La mancanza di interesse del marito per quello che ha da dirgli, verrà percepita come una mancanza di interesse verso di lei. In Proverbi 20:5 c’è un buon consiglio per tutti i mariti. Qui dice:

I pensieri nel cuore dell’uomo [o in questo caso potremmo dire “della donna”] sono acque profonde, ma l’uomo che ha discernimento sa come attingervi.

I mariti possono imparare molto da queste parole. Se volete attingere ai suoi pensieri, lasciate che esprima quello che ha dentro. È un modo per dimostrarle quanto la amate. Gli uomini spesso vedono la comunicazione in modo diverso. Un marito torna a casa e la moglie gli chiede come è andata, e lui risponde: “Tutto bene, niente di speciale”. Ma la sera, mentre cenano con degli amici, lui inizia a raccontare una cosa che gli è successa quel giorno al lavoro. Lei si chiede: “Ma perché non l’ha raccontato a me quando gli ho chiesto com’è andata?” Dato che per un uomo il rispetto è molto importante, spesso usa la comunicazione per guadagnarsi il rispetto e la stima degli altri. Ma se si sente già rispettato da sua moglie, magari pensa che non ci sia bisogno di raccontarle cosa è successo. Se voi mogli mostrate a vostro marito che vi interessano le sue attività e il suo lavoro, per lui sarà più facile parlarne con voi. Ma se gli dite: “Non parlarmi di tutte queste cose di lavoro”, lui non lo farà, e vi sarete tagliate fuori da una parte della sua vita. Dimostrategli che siete orgogliose di quello che fa per la famiglia, che vi interessa quello che gli succede, come si sente o quali problemi ha dovuto gestire. Non tutto quello che riguarda il suo lavoro vi sembrerà interessante, ma ricordate che è importante per lui.

Vediamo il secondo aspetto: come gestiscono i problemi. Immaginate che marito e moglie sono in macchina, stanno cercando un indirizzo e si sono persi. La moglie suggerisce di fermarsi e chiedere indicazioni a qualcuno. Lei pensa: “Ma perché non chiede a qualcuno?” E lui pensa: “Ma perché non mi lascia trovare la strada da solo?” Beh, visto che per un uomo è importante il rispetto, non vuole dire a uno sconosciuto che si è perso. Il semplice fatto di chiedere indicazioni a qualcuno lo fa sentire in una posizione di inferiorità. Per lui è una sfida trovare la strada, e vuole dimostrare a sua moglie che può farcela da solo. Magari una donna non ci pensa nemmeno. Lo vede semplicemente come uno scambio di informazioni. Chiedi indicazioni e arrivi a destinazione. In 1 Corinti 7:33 Geova ci dice:

L’uomo sposato invece si preoccupa [...] di come può guadagnarsi l’approvazione della moglie,

Vostro marito ci tiene molto ad avere la vostra approvazione e il vostro rispetto. Ma noi uomini dobbiamo essere equilibrati e non dare troppa importanza al rispetto tanto da diventare irragionevoli. Non ci fa male chiedere indicazioni o aiuto ogni tanto. D’altra parte, una moglie non farà trasparire la sua impazienza con le parole e il tono che usa mentre suo marito cerca il modo di risolvere un problema. Se una moglie capisce bene che suo marito ci tiene a risolvere i problemi della famiglia, sarà più comprensiva e farà la sua parte per sostenerlo anche nelle piccole cose di casa. Il fatto di avere il sostegno della moglie in piccole cose farà sentire il marito più sicuro, e da questo può dipendere se davanti a un problema più grande prenderà in mano la situazione oppure no.

Vediamo il terzo e ultimo aspetto: come si comportano in compagnia di altri. Vi è mai capitato di vedere una coppia in cui uno dei due racconta qualcosa e l’altro continua a correggerlo aggiungendo dettagli? O un marito che mentre cerca di dare indicazioni viene corretto o contraddetto dalla moglie? O un marito che racconta qualcosa che mette in imbarazzo la moglie o la ferisce? In che modo Efesini 5:33 può aiutare una moglie in situazioni come queste? Beh, visto che il marito dà molta importanza al rispetto, sarà particolarmente sensibile a quello che la moglie dice quando sono in compagnia di altri. Può sentirsi molto ferito se la moglie lo scredita di fronte ad altri. Proverbi 31:12 dà un buon consiglio alle mogli:

Lei lo ricompensa con il bene, e non con il male, per tutti i giorni della propria vita.

Perciò quando siete con altri, anche se sono vostri parenti o vostri figli, cercate di non contraddirlo apertamente, correggerlo o scavalcarlo se sta facendo qualcosa. Il modo in cui vi rivolgete a vostro marito quando siete in compagnia di altri dimostra che lo rispettate profondamente e aumenta il rispetto che altri hanno per lui, inclusi i vostri figli. Ma in che modo Efesini 5:33 aiuta un marito a sapere come comportarsi in compagnia di altri? Quando ci sono altri, un marito vorrà seguire il consiglio di Proverbi 31:28, che dice:

Suo marito si alza e la loda.

Non è insolito oggi che un marito metta in ridicolo o addirittura sminuisca la propria moglie. Ma dato che per la moglie sono molto importanti amicizia e complicità, si sente molto ferita quando il marito la sminuisce per far ridere gli altri, le fa molto male. Mariti, vostra moglie vi considera il suo migliore amico, la persona con cui condividere tutto. Se spezzate quella fiducia, la deludete e non la fate sentire amata. Se avete qualcosa da far notare al vostro coniuge, il momento migliore è quando siete da soli o eventualmente quando potete parlare senza essere ascoltati da altri. Facendo così, una moglie mostra profondo rispetto per il marito e un marito dimostra di amare davvero sua moglie.

Per riassumere, abbiamo considerato 3 situazioni in cui il principio biblico sull’amore e sul rispetto può aiutare i coniugi ad avere un matrimonio più felice. Ovvero quando comunicano tra di loro, quando devono gestire un problema, e quando sono in compagnia di altre persone.

Ci vuole impegno per avere un bel matrimonio. Come sta andando il vostro? Pensate di aver preso buone o cattive abitudini nel modo in cui vi trattate l’un l’altro? Quando è stata l’ultima volta che avete parlato dell’amore e del rispetto che provate l’uno per l’altra?

Il consiglio perfetto di Geova in Efesini 5:33 può aiutare 2 persone imperfette ad avere un bel matrimonio. Con quel consiglio, Geova ci rivela un principio chiave per far funzionare il matrimonio come lo ha ideato lui. Ci dice quello di cui ha bisogno e a cui dà importanza ognuno dei due. Per i mariti è importante essere rispettati e per le mogli è importante sentirsi amate. E questo principio è fondamentale per avere un matrimonio che piaccia a Geova. Questo principio biblico renderà la vostra unione forte e stabile. Se vi impegnate per mostrare amore e rispetto al vostro coniuge, il vostro matrimonio sarà proprio come Geova lo ha ideato. Ma come facciamo a essere sicuri che i princìpi biblici per marito e moglie funzionano davvero? Perché si sono già dimostrati efficaci in passato. L’esempio biblico di Sara è utile alle mogli e anche ai mariti. Il prossimo video ci mostrerà in che modo.

  • Servire come pionieri dove c’è più bisogno non era facile. Eravamo stati in servizio tutto il giorno e adesso dovevo prepararmi una parte per l’adunanza. Meno male che Jessica ha pensato a tutto, così mi sono potuto concentrare sulla parte. Ho una moglie fantastica! Poverina, era proprio stanca. Meno male che siamo rientrati presto.
  • Ultimamente io e William la pensavamo spesso in modo diverso. Non potevamo permetterci una fotocamera così. Perché non ne cercava una più economica? Ma tanto non mi avrebbe dato retta. A volte mi sembra che mio marito non prenda le decisioni migliori. Vorrei solo che tenesse conto delle mie opinioni, ma sinceramente ormai ho smesso di provare a dire la mia.

“Sottomettendosi ai propri mariti, come Sara che ubbidiva ad Abraamo, chiamandolo ‘signore’”. Anche Ebrei capitolo 11 e Isaia capitolo 51 menzionano Sara come un ottimo esempio per le mogli cristiane. E per quanto riguarda i mariti, anche loro possono imparare molto studiando e riflettendo attentamente...

  • Interessante. Non pensavo che l’esempio di Sara potesse essermi utile. Sara è decisa a lasciare tutto ciò che le è familiare. Partirà per luoghi sconosciuti e vivrà una vita piena di pericoli e difficoltà. In effetti Sara ha sostenuto Abraamo senza pensare troppo a sé stessa e indipendentemente dalle circostanze, proprio come la mia Jessica. Si sa accontentare e non si lamenta mai. È davvero straordinaria! Forse dovrei dirle più spesso quanto è preziosa per me.
  • Sara era sottomessa e ubbidiva a suo marito, ma gli esprimeva anche la propria opinione. Amava suo figlio, e sapeva che le promesse di Dio si sarebbero adempiute attraverso Isacco. Anche se sapeva che quello che stava per dire avrebbe fatto soffrire Abraamo, Sara decise comunque di parlargli. Immagino che abbia riflettuto molto prima di parlargli. Aveva rispetto per lui e infatti lo chiamava “signore”. Geova la benedisse perché sostenne lealmente suo marito, e disse ad Abraamo di ascoltarla. Ovviamente non potevo aspettarmi che Geova parlasse direttamente a mio marito, ma quando gli parlavo ero rispettosa come Sara? Dovevo dirgli come mi sentivo, ma dovevo farlo nel modo giusto. Quella sera abbiamo parlato e pian piano le cose hanno cominciato a migliorare.

Imitare Sara ha funzionato. Nel prossimo video conosceremo il fratello Claudius Johnson. Ha avuto un matrimonio felice che è durato più di 40 anni e, anche se ha perso sua moglie oltre 20 anni fa, dalla sua intervista capiremo come le qualità spirituali e l’aver messo il Regno al primo posto l’hanno aiutato nel suo matrimonio.

Pregare è importante. Prima di fare qualsiasi cosa, mi rivolgo sempre a Geova in preghiera per chiedere la sua guida. Sono nato il 26 marzo 1923 a Panama. Mi sono battezzato nell’agosto del 1946 a Cleveland, in Ohio, e ho iniziato il servizio di pioniere nel gennaio del 1947. Sono 2 i versetti che hanno influito di più sulla mia vita. Uno è Salmo 55:22, che dice:

Getta su Geova il tuo peso, ed egli ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto cada.

Uno dei momenti più difficili della mia vita è stato affrontare la commissione militare. Mi sono registrato come richiesto dalla legge e sono stato classificato 1-A, cioè idoneo per il servizio militare. Allora mi sono rivolto al Reparto Legale della Betel e loro mi hanno detto che potevo fare appello, perché ero pioniere regolare. A quel punto ho dovuto presentarmi davanti alla commissione e rispondere a molte domande. Una delle loro obiezioni era che avevo un lavoro part time, e dicevano che questo non mi permetteva di essere classificato come ministro a tempo pieno. Però, visto che in quel periodo stavo conducendo circa 12 studi biblici, ho portato alla commissione copia delle note di ogni studio che tenevo. Il presidente della commissione mi ha chiesto: “Vuoi dire che se chiamassi tutte queste persone mi direbbero che stai studiando la Bibbia con loro ogni settimana?” E io gli ho risposto: “Sissignore”. Mentre si stavano consultando, io pregavo: “Geova, aiutali a prendere la decisione giusta”. Pochi giorni dopo ho ricevuto la risposta. Ero stato classificato 4-D, ministro religioso. Ho pensato subito a Geova e l’ho ringraziato tanto.

Quando servivo nella circoscrizione a Cuba, mi è capitato di essere stato fermato dai soldati. È difficile riuscire a spiegare quanto il clima fosse teso in quel periodo e con quanta facilità i ribelli sparassero a chiunque, perfino agli uomini di Batista. Non ci pensavano 2 volte. Avevo appena finito di visitare una congregazione in una zona collinare, e ho preso un autobus del posto. Lungo la strada 2 soldati hanno fermato l’autobus e hanno ordinato a tutti gli uomini di scendere. Ci fissavano uno a uno e man mano ci rimandavano sull’autobus. Arrivati a me hanno detto: “Tu, fermo lì!” Mi hanno puntato contro un fucile e mi hanno chiesto: “Chi sei?” Io gliel’ho spiegato, ma continuavano a puntarmelo contro. Uno dei 2 ha detto all’autista: “Riparti!”. A quel punto ho iniziato a pregare intensamente e mi sono ricordato di Proverbi 29:25: “Tremare davanti agli uomini è una trappola, ma chi confida in Geova sarà protetto”. L’autista ha detto: “No! Lui è un sorvegliante di circoscrizione. Prende sempre il mio autobus”. Mi ha difeso, e ho pensato che gli angeli di Geova erano intervenuti. Ecco perché non posso fare a meno della preghiera. È la cosa più importante della mia vita.

Quando sono tornato negli Stati Uniti ho accettato l’incarico come sostituto sorvegliante di circoscrizione. Qualche anno dopo ho dovuto lasciare il servizio a tempo pieno e prendermi cura della mia famiglia. È stato difficile adattarmi al cambiamento, perché per la maggior parte della mia vita ero stato impegnato nel servizio a tempo pieno. Ma dovevo lasciare le cose nelle mani di Geova.

Abbiamo iniziato l’opera nelle carceri nel maggio del ‘74. È una grande soddisfazione vedere quanto profondamente la Bibbia influisca sulle persone, e vedere perfino criminali che riescono a cambiare completamente la loro vita. La Bibbia cambia le persone. Ecco perché il servizio di pioniere è sempre rimasto nel mio cuore. Così, quando è mancata mia moglie, ho sentito che la cosa giusta da fare era ricominciare il servizio a tempo pieno. Quindi nel 1998 ho ricominciato a fare il pioniere. Geova mi ha dato molto.

Oggi ho 96 anni. Ringrazio Geova ogni giorno per la salute e la forza che ho, e continuo ad andare avanti.

Avete notato quanto la preghiera ha aiutato il fratello Johnson e la sua famiglia ad affrontare i vari cambiamenti nella loro vita? E continua ad avere lo stesso spirito anche se oggi ha quasi 98 anni. Siete sposati e il vostro coniuge non serve Geova o addirittura è contrario alla verità? Se sì, penso che vi piacerà quello che racconteranno Alexandru e Dorina Văcar.

  • Iniziai a studiare la Bibbia nel 1993. All’epoca avevo 43 anni, ero sposato da 19 anni e avevo 2 figli. A quel tempo non sapevo se sarei diventato un testimone di Geova oppure no, ma accettai di studiare la Bibbia.
  • Anche io iniziai a studiare la Bibbia, visto che mio marito me lo chiese, ma studiai solo per circa un anno. Ma a un certo punto gli dissi: “Io mi fermo” e chiesi anche a lui di interrompere lo studio. Gli dissi: “Smettiamo di studiare. Questa cosa non fa per noi. Sono cose troppo difficili”. Ma lui in modo molto gentile e calmo mi disse che avrebbe continuato. Quando ho capito che era deciso a continuare a studiare mi sono detta: “Ok, va bene. Ora ti sistemo io. Troverò io il modo per farti smettere di studiare la Bibbia. Vedremo poi”. Il solo vederlo prepararsi per il servizio mi dava ai nervi. E allora iniziai a inondarlo di cose da fare, chiedendogli di sbrigare sempre più faccende a casa. Nonostante questo, con calma e gentilezza ogni volta mio marito mi chiedeva se poteva dedicare del tempo a prepararsi per le adunanze. Ricordo che una volta che voleva prepararsi per l’adunanza io mi arrabbiai come al solito e dissi: “No, tu adesso non ti prepari. Puliamo a fondo tutto l’appartamento”. Una volta finito di pulire, ed era ormai mezzanotte quando abbiamo finito, lui con molta calma, senza battere ciglio, mi chiese se c’era dell’altro che poteva fare. Non fu facile per lui sopportare tutto quello che gli facevo, e dopo il suo battesimo mi ostinai ancora di più. Ma non reagì mai male, rimase sempre calmo e paziente.
  • In quei momenti cercavo di capire perché lei reagiva in quel modo. Non fu sempre facile per me in quel periodo. Tutte quelle... ...critiche, quelle risposte così taglienti, a volte pensai: “Basta, mi arrendo”. Decisi di parlarne con il fratello che studiava con me e gli dissi: “Voglio smettere”. Lui mi incoraggiò e mi disse: “No, non ti arrendere. Vai avanti, non ti fermare, continua. Magari un giorno tua moglie ti seguirà”. Questo mi tirava su, mi dava forza. Ogni volta, dopo aver studiato, vedevo le cose in modo diverso. Io non ho mai smesso di amare mia moglie, l’ho sempre amata. E desideravo che lei fosse al mio fianco.
  • Durante tutto quel periodo lui mi diceva spesso che mi amava, me lo diceva tantissime volte, e a volte mi chiedeva se lo amavo anch’io. Ogni tanto gli rispondevo, invece altre volte mi limitavo a sorridere. Così pensai: “Beh, quest’uomo mi ama veramente”. Ero davvero meravigliata dalla sua gentilezza. Molte volte pensavo: “È un uomo e volendo potrebbe mettermi le mani addosso. Potrebbe obbligarmi a studiare”. E invece no, non ha mai fatto una cosa del genere, non ha mai alzato la voce o risposto male. Davvero, mai.
  • Quando vedeva che non reagivo, che non le rispondevo male ma che la trattavo con gentilezza, alla fine si calmava.
  • Con il suo modo calmo e dolce iniziò a invitarmi alle adunanze. Non smise mai di invitarmi e qualche volta ci andavo. Così un po’ alla volta iniziai a frequentare le adunanze.
  • Provai una grande gioia quando lei mi disse che voleva ricominciare a studiare. Nell’agosto 2006 ricominciai a studiare. Nel marzo 2007 diventai una proclamatrice non battezzata. E poi, qualche mese dopo, nel luglio 2007, finalmente mi decisi: mi battezzai.
  • Io ero al reparto Battesimo e... ...ho avuto la gioia di battezzare personalmente la mia cara moglie. 1 Corinti 13:4 dice che "L'amore è paziente e premuroso". Mostrare pazienza può significare aspettare per mesi, anni o forse anche decenni, senza mai arrendersi. Non dovremmo mai considerare nessuno una causa persa.

Quello di Alexandru e Dorina non è stato un matrimonio ideale per molto tempo. Eppure Alexandru non ha mai perso la pazienza. Con lei era calmo e affettuoso. Questo ha contribuito alla pace e ha poi spinto Dorina a far sua la verità. Se il vostro coniuge non serve Geova, ricordate l’esempio di Alexandru e, come ha fatto lui, non arrendetevi mai. Ecclesiaste 4:12 parla di “una corda a tre capi” che “non si può rompere facilmente”, ed è spesso associata al matrimonio cristiano. Ma cosa si intende per “corda a tre capi”? E come può rendere forte un matrimonio? Lo scopriremo guardando il prossimo video.

(Ecclesiaste 4:12) Se qualcuno può sopraffare chi è solo, due insieme gli possono tener testa. E una corda a tre capi non si può rompere facilmente.

David - Durante le vacanze, un’estate, un gruppo di fratelli e sorelle si era organizzato per passare un po’ di tempo in spiaggia, e quel giorno l’ho incontrata. Conoscevo già le sue sorelle, ma lei non l’avevo ancora conosciuta.

Ligya - I miei nonni e mia zia hanno avuto un ruolo molto importante nel crescere me e le mie sorelle. Hanno conosciuto la verità per primi, in Ecuador. Abbiamo sempre vissuto vicino a loro, e a me piaceva molto andare a trovarli. Loro hanno aiutato i miei genitori a insegnarmi la verità.

Evelyn - Nei primi 3 o 4 anni di matrimonio vivevamo a un’ora e mezza di distanza dalla mia famiglia. Sono molto legata alle mie sorelle, quindi per me è stato difficile vivere così lontano, almeno per me era lontano.

Victor - Fin da ragazzo ho sempre pensato che la cosa più importante da cercare in un coniuge fosse l’amore per Geova. Sia in famiglia che alle adunanze mi è sempre stato ricordato: “Trova una persona che ami Geova più di quanto ami te”. Non è facile trovare una persona così, ma io sono felice di averla trovata. Lei ama Geova più di quanto ami me. L’ha sempre dimostrato nel nostro matrimonio, Geova viene prima. Questo è il segreto per un matrimonio felice.

Evelyn - Nel nostro matrimonio, il periodo più difficile è stato il primo anno nella circoscrizione. È stato già difficile trasferirsi a quasi 5.000 km e iniziare una nuova vita. In più, 2 mesi dopo è morto mio nonno e a distanza di 6 mesi mia mamma.

Peter - E dopo che è morta sua mamma, è morta anche la mia. È successo tutto molto in fretta.

Victor - Quello è stato un periodo molto difficile per noi. È stato doloroso, abbiamo sofferto veramente tanto per aver perso i nostri cari. Ci sono stati momenti in cui abbiamo pensato di non farcela più, era davvero troppo.

David - Sono passati 8 mesi e 10 giorni tra la morte di mia suocera e quella di mia mamma.

Peter - Il matrimonio diventa una corda a 3 capi quando tieni sempre presente Geova, quando leggi la Bibbia insieme, quando vai in servizio insieme, ma anche quando fai le cose di ogni giorno insieme. Quando riesci a fare così, Geova fa davvero parte del tuo matrimonio.

Ligya - Sia Victor che io pensiamo, anzi sappiamo, che leggere la Bibbia insieme è davvero importante. Scegliamo un libro e cominciamo a leggerlo; ci rendiamo conto che questo ci fa sentire più uniti.

David - Entrambi eravamo già pionieri prima di sposarci. E dopo il matrimonio io e lei ci siamo organizzati per continuare a fare i pionieri insieme. In questo modo, come coppia diamo il nostro meglio a Geova.

Noemi - Dobbiamo sempre affidarci a Geova, non potremmo affidarci a persona migliore.

Victor - Abbiamo passato molto tempo insieme, dovendo guidare da una città all’altra o da uno stato all’altro. Abbiamo usato questi momenti per riflettere, parlare, conoscerci di più, non solo per sentirci più vicini a Geova ma anche per riuscire a sentirci più vicini tra di noi, passando più tempo a parlare di com’è andata la visita, a parlare dei fratelli, dei nostri sentimenti, di come ci sentivamo davvero. Servire in quella circoscrizione è stato piuttosto impegnativo, ma è stato anche il periodo che ci ha dato più soddisfazioni in tutti gli anni in cui abbiamo servito nella circoscrizione.

Evelyn - Quello che ci aiuta è che siamo in 3 nel matrimonio, Geova ha un ruolo importante. Non importa quali problemi affrontiamo, se li sta affrontando Peter o li sto affrontando io, perché c’è Geova lì con noi. Lui ci rende uniti e forti.

Peter - E non solo nelle cose che riguardano la nostra fede, ma siamo uniti anche in tutte le altre cose, perché cerchiamo di fare tutto come vuole Geova.

Ligya - Siamo migliori amici, ci piace stare insieme, al di là di servizio e adunanze. Ci piace divertirci all’aria aperta, stare nella natura.

Peter - Quando stiamo affrontando un problema, preghiamo insieme e in modo specifico: “Geova, aiutaci ad affrontare questo problema”.

David - Svolgere questo servizio insieme ci permette di passare molto tempo l’uno con l’altra. Questo perché abbiamo le stesse mete e ci impegniamo per raggiungere lo stesso obiettivo. Seguire insieme un buon programma di attività spirituali ci ha davvero aiutato a superare i momenti difficili della nostra vita.

Ligya - Geova è il nostro Creatore, il Sovrano dell’universo. È lui che ha il diritto di dirci cosa fare. Se ci dà un’indicazione e se noi la seguiamo, allora saremo felici e affronteremo qualsiasi cosa. Viviamo in un mondo imperfetto, ma i consigli di Geova funzionano. Per noi è stato proprio così.

Quando marito e moglie si tengono stretti a Geova, il loro matrimonio diventa forte come “una corda a tre capi”. La Bibbia usa anche un’altra espressione per descrivere l’unità tra marito e moglie. Dice che sono “una sola carne”. Di questo ha parlato in un’adorazione mattutina il fratello Robert Ciranko.

Genesi 2:24 dice che un uomo e una donna che si sposano “saranno una sola carne”. Questo fa sorgere alcune domande. Chi ha detto queste parole? Cosa significano? Come possiamo dimostrare di crederci? E c’è nella Bibbia un esempio positivo al riguardo? Diamo un’occhiata al contesto di questo versetto. Prendiamo la Bibbia e apriamola in Genesi capitolo 2. Cominceremo a leggere dal versetto 18. Qui si legge, Genesi 2:18: “Poi Geova Dio disse: ‘Non è buono che l’uomo continui a stare solo. Gli farò un aiuto, un complemento’”. E passando al versetto 21: “Così Geova Dio fece cadere l’uomo in un profondo sonno e, mentre questi dormiva, prese una delle sue costole e poi richiuse la carne. E dalla costola che aveva preso dall’uomo, Geova Dio formò la donna, e la condusse da lui. Allora l’uomo disse: [virgolette] ‘Questa è finalmente osso delle mie ossa e carne della mia carne! Sarà chiamata “donna”, perché dall’uomo è stata tratta’ [chiuse virgolette]. Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne”.

La nostra prima domanda è: chi ha detto queste parole? Adamo? Qui le sole parole attribuite ad Adamo sono quelle espresse in modo poetico al versetto 23, come possiamo capire chiaramente dalle virgolette. Allora, forse, saranno state le parole di Mosè, perché è lui che ha scritto Genesi. No, perché non era lì quando Adamo ed Eva si sono sposati. Mosè ha iniziato a scrivere circa 2.500 anni dopo, e comunque scriveva quello che Geova gli diceva di scrivere. Altri 3 scrittori biblici hanno usato l’espressione “una sola carne”, Matteo, Marco e Paolo. Ed è Matteo che ci fa capire chi ha pronunciato queste parole. Prendiamo Matteo al capitolo 19. Matteo 19, cominciamo dal versetto 4. In questo capitolo Matteo cita le parole di Gesù: “Lui [qui è Gesù che parla] rispose: ‘Non avete letto che colui che li creò in principio li fece maschio e femmina, e disse: [virgolette] “Per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne” [chiuse virgolette]? Così non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quello che Dio ha unito, l’uomo non lo separi’”. Qui Matteo ci fa capire che è Geova ad aver detto quelle parole. E questo dovrebbe farci capire che il matrimonio è un’unione sacra. Come disse Gesù, Dio li ha creati “maschio e femmina”, 2 generi complementari, li ha uniti in matrimonio e sono diventati “una sola carne”. È interessante quello che un commentario biblico dice a questo proposito: “Dio ha istituito il matrimonio e di conseguenza solo lui può stabilirne le regole. È l’unione di un uomo e una donna. Dio non creò 2 uomini e una donna, 2 donne e un uomo, 2 uomini o 2 donne. Matrimoni di gruppo, matrimoni gay e altre varianti sono in contrasto con la volontà di Dio, nonostante quello che alcuni psicologi ed esperti potrebbero dire”. “Nessun tribunale può cambiare quello che Dio ha stabilito”. E siamo d’accordo con questi commenti.

La seconda domanda è: cosa significano le parole “saranno una sola carne”? Ovviamente marito e moglie non sono una sola carne solamente perché hanno rapporti sessuali. Infatti, i due sono una sola carne anche quando raggiungono un’armonia mentale, emotiva e spirituale, quando hanno gli stessi obiettivi e gli stessi desideri. Lo studioso William Barclay rende Matteo 19:5 così: “Il marito sarà unito inseparabilmente a sua moglie”. Quindi i coniugi, marito e moglie, devono diventare l’uno il migliore amico dell’altra. Essere “una sola carne” significa mettere sempre gli interessi dell’altra persona prima dei propri e prendere in considerazione il coniuge in ogni circostanza. Quindi, quando una persona si sposa, non penserà più in termini di io e mio, ma di noi e nostro. Chi si sposa deve smettere di pensare da single e capire che non è sposato solo sulla carta.

La terza domanda è: come possiamo dimostrare di crederci? Triste a dirsi, oggi molte persone non prendono il matrimonio sul serio e quando sorgono dei problemi, invece di cercare di risolverli, si allontanano dal coniuge. Ma i cristiani non fanno questo. Il matrimonio dovrebbe durare tutta la vita. Pochi versetti dopo, in Matteo 19:9, Gesù insegnò che l’unico motivo scritturale per divorziare è quando uno dei due commette adulterio e l’altro decide di non perdonarlo. E questo avviene perché i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio distruggono l’unione di 2 persone unite in una sola carne. Leggiamo cosa aveva da dire Paolo al riguardo in 1 Corinti capitolo 6. 1 Corinti 6:16: “Non sapete che chi si unisce a una prostituta è un solo corpo con lei? Infatti ‘i due’, dice Dio, ‘saranno una sola carne’”. Chi commette adulterio si allontana dal coniuge e diventa una sola carne con un’altra persona. Ecco perché questa è l’unica base scritturale per il divorzio. Anche se il divorzio è un’esperienza traumatica. Un sociologo l’ha definito “un intervento chirurgico drastico”. Dividere marito e moglie, che sono una sola carne, sarebbe come tagliare una persona a metà. E se invece non è stato commesso adulterio? Se per qualche motivo 2 persone che sono sposate non si amano più? Il divorzio non è un’opzione. Piuttosto devono ricordarsi di quello che li ha fatti innamorare e darsi da fare per riaccendere quei sentimenti. Allo stesso tempo, devono cercare l’aiuto di Geova non solo per rafforzare il loro matrimonio ma anche la loro spiritualità.

La quarta domanda è: c’è nella Bibbia l’esempio di una coppia sposata che aveva lo stesso punto di vista di Geova sul matrimonio? Prendete Romani 16:3. Romani 16:3. Paolo scrisse: “Date i miei saluti a Prisca [o Priscilla] e Aquila, miei compagni d’opera in Cristo Gesù”. Aquila e Priscilla sono davvero un esempio di una coppia unita e affiatata, e avevano fatto proprie le parole di Geova sul diventare una sola carne. E Paolo, che li conosceva molto bene, non poteva pensare a quel caro fratello senza ricordare la fedele collaborazione della moglie. Questo è un bell’esempio per tutte le coppie cristiane. E tutte le 6 volte che Aquila e Priscilla vengono menzionati nelle Scritture Greche Cristiane, li troviamo a lavorare insieme, non competono e non litigano, non vengono mai menzionati singolarmente. Aquila e Priscilla collaboravano sempre, a casa, al lavoro, nel ministero. Senz’altro è stato proprio il tempo che hanno passato insieme nelle attività cristiane ad aiutarli a mettere in pratica le norme di Geova nel matrimonio. Magari voi e il vostro coniuge passate la maggior parte della giornata separati a causa del lavoro o di altre responsabilità. Ma potreste trovare del tempo ogni giorno per mangiare insieme, per fare insieme qualche faccenda, per fare una passeggiata, per stare un po’ insieme e raccontarvi quello che avete fatto nel corso della giornata. Aquila e Priscilla sono la prova che svolgere attività spirituali insieme può mantenere unita una coppia nei modi di pensare e negli obiettivi, e questo rafforza il matrimonio. Per esempio, quando studiamo insieme, partecipiamo insieme alle adunanze di congregazione, predichiamo insieme, preghiamo insieme, quando facciamo tutte queste cose, i nostri interessi, le nostre priorità e le nostre abitudini si armonizzeranno con quelli del nostro coniuge e, come Aquila e Priscilla, con quello che penseremo, proveremo e faremo, saremo sempre di più come una sola carne.

Quindi, riassumendo, sappiamo chi ha detto quelle parole, è stato Geova. Sappiamo cosa significa essere una sola carne, raggiungere l’armonia con il proprio coniuge. E possiamo dimostrare di credere a quelle parole, rimanendo uniti al nostro coniuge e mantenendo forte il nostro matrimonio. E infine non dimentichiamo l’eccellente esempio di Aquila e Priscilla. “Una sola carne”, “una corda a tre capi”. Quando marito e moglie seguono i princìpi biblici, il loro matrimonio è solido e felice. Sono questi i sentimenti che coglieremo nella nuova canzone.

♪ Solo tu, tu sei l’amore mio, ♪ ♪ l’unico della mia vita. ♪ ♪ Le qualità che hai e la tua fede in Dio ♪ ♪ ti rendono preziosa e unica. ♪ ♪ Il tuo rispetto è la mia felicità. ♪ ♪ Io ti risposerei: sei la mia àncora. ♪ ♪ Se resteremo io e te per sempre uniti è perché ♪ ♪ del nostro grande amore il segreto è Dio, amore mio. ♪ ♪ L’unico per me per sempre tu sarai. ♪ ♪ Soltanto tu mi sai comprendere. ♪ ♪ Tu sei la parte che completa il cuore mio. ♪ ♪ Ti voglio accanto a me tutta l’eternità. ♪ ♪ Se resteremo io e te per sempre uniti è perché ♪ ♪ del nostro grande amore il segreto è Dio, amore mio. ♪ ♪ Se resteremo io e te per sempre uniti è perché ♪ ♪ del nostro grande amore il segreto è Dio, amore mio. ♪ ♪ L’amore mio ♪ ♪ sei tu. ♪

Nel programma di questo mese abbiamo visto come mostrare amore e rispetto nel matrimonio. L’esempio di Sara ha mostrato come le mogli possono dare suggerimenti ai loro mariti e come i mariti possono dimostrare di apprezzare le loro mogli. Abbiamo imparato quanto è importante pregare quando affrontiamo dei cambiamenti e abbiamo imparato che con l’amore e la pazienza si può aiutare un coniuge a servire Geova. Se Geova fa parte del matrimonio, i coniugi possono affrontare le difficoltà e servire Geova insieme.

Anche questo mese riceviamo dei saluti. Andiamo a conoscere i fratelli e le sorelle della Guyana. Questo paese si trova nella parte nord-orientale del Sudamerica e conta oltre 750.000 abitanti. È ricoperto di rigogliose foreste pluviali, piantagioni di canna da zucchero e vaste distese incontaminate. Le giornate sono caratterizzate da temperatura e umidità elevate e piogge torrenziali. E infatti Guyana significa “terra dalle molte acque”. Questi sono i fratelli della congregazione di Charity, un territorio della Guyana in cui si predica molto lungo il fiume. Oltre la metà della popolazione della Guyana vive di agricoltura e la maggior parte degli abitanti vive in villaggi costieri. Questa è Baramita, una zona famosa per le sue miniere d’oro, in cui abita una comunità di lingua caribica. I 119 proclamatori della congregazione locale conducono in media 228 studi biblici ogni mese. Qui c’è anche un ufficio di traduzione decentrato. Molte persone vivono sparse per la fitta giungla e per raggiungerle ci vogliono ore e ore di cammino. Dato che la stagione delle piogge dura oltre 6 mesi, gli spostamenti possono essere difficili. Ma i nostri fratelli non si lasciano di certo scoraggiare da acqua e fango. Queste sono le abitazioni tipiche della comunità caribica di Baramita. I fratelli predicano a tutti, dai coltivatori di manioca ai minatori d’oro. I fratelli e le sorelle della congregazione di Baramita vi salutano con tanto affetto. Dalla sede mondiale dei Testimoni di Geova, questo è JW Broadcasting.



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