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Questa estate del 2021 vorrei che portasse un vento garbato, ma deciso, che aprisse le porte delle menti di molti uomini e donne addormentati. Vorrei che ciò portasse a riconnettere la mente al cuore e, all’unisono, riconducessero l’umanità a vivere con quel senso di divino che ognuno di noi cela dentro di sé. Personalmente vorrei poter riabbracciare tutti coloro a cui voglio bene e che, per paura di vivere, si sono rinchiusi in un guscio di menzogne, allontanando quanto di più prezioso avevamo: la socialità, la condivisione e l’accoglienza del diverso, e la ricchezza che portano in sé. Vorrei poter recuperare amicizie sfilacciate in nome del diritto alla salute, dimenticando il significato ampio di questo termine. Vorrei più Bellezza e meno tecnologia, vorrei più Amore e meno competizione. Vorrei più rispetto e valorizzazione dell’unicità e vorrei abolire la parola “globalizzazione” da tutti i dizionari del Pianeta Terra