Venezuela

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Stefano Ciapini
Nicolas Maduro

In Venezuela si sta portando avanti un aspro braccio di ferro tra il Presidente Nicolas Maduro e l'opposizione guidata da Henrique Capriles. Tale attrito non è rimasto circoscritto alla battaglia politica, ha anzi provocato violenti scontri fra popolazione e forze dell'ordine che si protraggono ormai dalla fine di marzo: il bilancio delle vittime è per adesso di almeno 60 manifestanti morti fino ad oggi.

Il motivo di tale mobilitazione è da ricondursi alla volontà del Presidente Maduro di dare il via ad un'assemblea costituente che riscriva la carta fondamentale del Venezuela, ipotesi fortemente osteggiata dal Parlamento. Nonostante questo, Maduro ha portato avanti la propria causa arrivando a dichiarare «Cosa vuole il popolo, voti o proiettili?». Il 24 maggio scorso ha poi presentato formalmente la procedura per l'elezione - prevista in giugno - di un'Assemblea Costituente formata da 176 membri.

Le difficoltà del Paese però non sono solo di natura politico-istituzionale, ma anche economica: ad infiammare le piazze venezuelane ha influito molto una crisi che ha portato il prezzo dei beni di prima necessità alle stelle; tale crisi, che ormai va avanti da tre anni, sembra essere giunta ad un punto estremamente critico, e se ne possono riscontrare gli effetti nella disperazione dei cittadini, che continuano senza sosta le proprie manifestazioni.



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