Tetano, tubercolosi, vitamina C, morbillo

Tetano, tubercolosi, vitamina C, morbillo

xinta

Traduco, secondo le mie capacità, aggiungendo qualche nota nel mezzo, un commento all'articolo in questo link

Potrebbero esserci degli spunti di riflessione.

In numerosi studi la vitamina C ha dimostrato di essere molto efficace contro il tetano.

Invece per un buon decorso del morbillo è molto importante la vitamina A. Questo due informazioni suggeriscono che l'alimentazione è fondamentale; magari lo sapevamo già o lo immaginavamo, ma comunque avere più dati a sostegno è sempre utile.

Quando si parla di morti o danni da morbillo e altre malattie, fatti come richiami emotivi per sottolineare l'importanza del vaccino, oltre a metterne in discussione la rilevanza (oggettivamente stimata, perché soggettivamente anche un solo morto è di troppo) bisogna chiedere all'interlocutore se quei tristi eventi di cui parla si sono verificati in zone dove le condizioni igieniche e alimentari sono ben sotto gli standard a cui siamo abituati da noi.

Poi si può aggiungere che si è sicuramente favorevoli all'uso di questo o quel vaccino in aree del pianeta dove evidentemente non siamo in grado di migliorare per magia le condizioni che costituiscono grandi fattori di rischio per colpa dei quali quelle malattie sono davvero una minaccia potenzialmente mortale (Gino Strada dovrebbe essere contento se, da imbecilli irresponsabili, dessimo a Emergency un po' dei vaccini che dovremmo inocularci noi!). Invece queste campagne pro-vaccini sono fatte soprattutto per noi… giammai pensare che sia perché noi (tramite la spesa pubblica, nel caso specifico) abbiamo quei due spiccioli a cui, a sentire certi, una filantropica GSK potrebbe tranquillamente rinunciare, essendo un niente rispetto al suo fatturato…

Gli effetti dell'acito ascorbico nel trattamento del tetano (Bangladesh, 1984):
“Nessuno dei pazienti che ha preso la vitamina C insieme alla terapia antitetanica convenzionale è morto. D'altro canto, 74.2% dei pazienti ammalati che hanno ricevuto la terapia antitetanica convenzionale senza la vitamina C (gruppo di controllo) sono periti per l'infezione.”
Questo vale per l'età tra 1 e 12 anni ai quali sono stati dati 1g di vitamina C al giorno. Persone più vecchie sono morte, forse perché gli veniva somministrata una quantità di vitamina C pari a quella degli infanti e dei bambini.
La terapia antitetanica è stata efficace solo al 25.8% per i bambini d'età tra un anno e 12 anni, mentre la vitamina C [comunque insieme alla terapia antitetanica] è stata efficace al 100%.

Chi scrive sembra voler dare l'idea che lo studio abbia dimostrato che la vitamina C da sola è sufficiente per contrastare il tetano. Lo studio invece dà alla vitamina C un ruolo determinante ma pur sempre in congiunzione con la terapia (siero antitetanico, sedativi e antibiotici), visto che non c'è un gruppo a cui non è stata somministrata per niente. Il sommario dice:

Questi risultati suggeriscono che la vitamina C potrebbe giocare un ruolo importante nel ridurre la mortalità del tetano.

Gli autori provano a spiegare questa “magia” della vitamina C con il fatto che

nel presente studio si è scoperto che nei pulcini giovani [la vitamina C] mitiga gli effetti della stricnina, che induce una condizione simile a quella del tetano

Continuando con il commento, altra prodezza della vitamina C.

Scoperta casuale mostra che la vitamina C uccide la tubercolosi
C'è un solo vaccino contro la tubercolosi, e “il suo effetto protettivo sembra variari a seconda della geografia”.
La probabile spiegazione della sua inefficacia in certe aree è che il batterio della tubercolosi infetta più persone dove la nutrizione è povera. Persone che abitano vicino le coste e possono avere una dieta tradizionale a base di frutti di mare hanno un'incidenza di tubercolosi più bassa. (Weston A. Price)

Presumibilmente sta citando la WAPF, ma non viene dato un link preciso, né

Le enfasi nella citazione che segue sono aggiunte.

Riconosco che i vaccini funzionano, per esempio il vaccino per il rotavirus. Però, quando vengono dati a bambini malati e malnutriti, quanti di loro ne subiscono danno o muoiono? Non ci sono segnalazioni. Non lo sappiamo. Il vaccino potrebbe essere il minore tra due mali. Del cibo nutriente adeguato è ovviamente una scelta migliore, ma molto più costosa.
Sappiamo che i vaccini possono danneggiare e a volte uccidere i bambini (anche se raramente nell'occidente). È il motivo per cui esiste negli USA il database VAERS. Il governo USA ha anche reso illegale per i genitori citare in giudizio i produttori di vaccini se questi danneggiano il loro bambino.

È vera questa cosa che i genitori non possono denunciare i produttori di vaccini? Ho cercato al volo e trovato questi articoli

La frase «se questi danneggiano il loro bambino» purtroppo è problematica; dà per scontato che i genitori sappiano che sia così — cioè che possano dimostrarlo scientificamente di fronte alla legge… Ma l'assunto mainstream è che i vaccini non sono imputabili, c'è un'oggettiva difficoltà a dimostrare il rapporto causa-effetto e loro partiranno sempre dal punto fermo della fallacia post hoc, ergo propter hoc.

In pratica questo veto di citare in giudizio i produttori di vaccini serve per tutelarsi dal fatto che nel VAERS si trovano molti casi che sono davvero sospetti e che senza quella decisione della corte suprema americana porterebbero a vittorie dopo vittorie in tribunale.

Ma la ciliegina sulla torta per me è un'altra.

Gli viene invece dato un risarcimento.

Cioè, prendi i soldi e togliti dalle balle.

Nei forum sulla salute ci sono molte segnalazioni di genitori secondo i quali i medici si sono rifiutati di registrare gli eventi avversi dicendo che “non può essere stato il vaccino”.
Usando medie su un periodo di 12 anni, non importa da dove inizi a dare un'immagine ingannevole. Se tracci una spline attraverso la media dei punti del grafico, ottieni una curva a campana che ha un picco intorno ai '40, che comunque è circa 20 anni prima che il vaccino fosse introdotto.

L'avrà tracciata davvero la spline? Bisognerebbe verificare.

In conclusione, l'epidemia di morbillo dai '30 ai '50 negli USA è stata più probabilmente causata da malnutrizione combinata con scarsa igiene, ed ha iniziato a calare dopo la guerra, non appena l'economia ha iniziato a migliorare.

Ritengo che l'uso di «causata» sia scorretto, a voler essere pignoli; ma quello che sta dicendo dovrebbe essere chiaro: in condizioni igienico-sanitarie e nutrizionali migliori (come quelle dei nostri tempi) l'epidemia sarebbe stata insignificante o giù di lì, come lo sono quelle verificatesi di recente. C'è sempre l'idea sottintesa che il morbillo di per sé, in condizioni regolari, sia qualcosa da temere al punto da essere preoccupatissimi che un solo bambino se ne ammali… figuriamoci quale isteria per il rischio di una vera epidemia che colpisca a tappeto mezza popolazione infantile!


Report Page