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Debora (Ugo)

Era una serata uggiosa, la luna si intravedeva timida in mezzo alle nuvole, il ragazzo usava il cellulare a mò di bussola, seguendo a piedi una linea immaginaria. Si fermò in vicolo apparentemente spoglio, solo un osservatore attento avrebbe notato l affresco sol muro. Iniziò a premere ripetutamente lo schermo del cellulare per poi, con aria soddisfatta, spostarsi di qualche metro e ripetere l' azione.

Seduta a una pachina, una ragazza minuta, magra e capelli corvini smise di guardare il cellulare quando sentì dei passi, poi spense lo schermo quanto vide arrivare un ragazzo, non voleva essere vista. Il giovane non era molto alto indossava un paio di occhiali, jeans e la felpa di una tuta, si fermò titubante al ingresso del parco e dopo qualche secondo decise di entrarci per poi sedersi su un altalena, ripose il cellulare e iniziò a guardare il cielo sospirando. La ragazza lo guardò per qualche secondo, poi prese coraggio, si alzò, lo raggiunse e si sedette sul altalena a fianco. Restarono qualche secondo in silenzio, si voltarono l uno verso l altra e quando tentarono di iniziare una conversazione lo fecero contemporaneamente e questo rese entrambi più timidi. Grazie al riflesso della luna Il giovane però vide qualcosa di strano sul polso della ragazza che appena se ne accorse, cerco di coprirlo tirando la manica del maglione, per poi mettersi a piangere. Il ragazzo non Sapeva bene come comportarsi con questa sconosciuta ma si alzò e l abbracciò, passarono secondi o forse minuti, lei smise di piangere e lo baciò. Fu un bacio semplice, inaspettato e pure mal mirato ma poco importava. Lei si stacco per poi ribaciarlo questa volta socchiudendo la bocca, fu un bacio timido e delicato, le loro labbra sembravano non volersi staccare e i baci diventarono sempre più veementi, la giovane si stacco da lui un attimo per potersi alzare dal altalena, poi mise le braccia intorno al suo collo e riprese a baciarlo.

Si spinsero in un angolo più nascosto del parco, si sdraiarono a terra, l erba umida solleticava la loro pelle , il ragazzo riprese a baciarla spostandosi poi sul collo, lei gemette mentre le labbra sfioravano la pelle. Iniziarono a spogliarsi con mani incerte e bramose, la giovane si girò finendo a cavalcioni di lui, inizio a baciargli il petto scendendo verso la pancia fino ad arrivare a ciò che più bramava, il membro turgito l aspettava invante si avvicino alla parte più sensibile e la sfiorò col respiro prima di baciarla, il bacio fu lento e delicato e gli umori di lui invasero la sua bocca inebriandola, inizio a percorrerlo su tutta la lunghezza con la lingua, inumidendolo per poi ritornare verso la punta, il giovane gemette d impazienza mentre lei lo stuzzicava. La giovane lo guardò per qualche secondo prima di assapporarlo di nuovo questa volta quasi per l intera sua lunghezza accogliendolo con la lingua. Il giovane gemette mentre lei si muoveva e lo stringeva fra le labbra. Prendendole delicatamente il volto la fece staccare avvicino il volto di lei al suo e riprese a baciarla, riprese la posizione dominante riportandola sotto di se e appoggio il suo fallo

To be continued

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