poss

poss

https://telegra.ph/A-song-of-Purgamagic-2-10-23

Buongiorno bambini, c'è troppa luce per fare lezione, spengo, chiudo tutto e vi dico un segreto: il mio motto.

Giro in casa con un cappio al collo, morto. Giro in strada con un treno addosso, sotto. Di giorno il viaggio è breve, corro. Di notte senza fede, fotto. Non ho un motto, ho un morto incatenato al polso. Ovunque mi sposto, chiunque impersono mi riempie una parte di vuoto che non sapevo di avere, che sarebbe stato meglio ignorare. Per vedere quanto tempo mi resta guardo il polso. Non ho un orologio, il corpo che vesto perisce a vista d'occhio. Un consiglio per le fanciulle: non vestite mai i panni di Laura Palmer. Anche io ho ancora molto da imparare, bambini, e il mio maestro BOB non deve conoscere questi miei ripensamenti, riflessioni e ragionamenti. Li affido dunque a fogli che lascerò scivolare in una fessura temporale casuale di un orientamento spaziale qualunque. Il fato guiderà i miei pensieri scissi e, di fatto, eviterò che la mia guida spirituale possa leggerli dal mio capo. Oggi sono capitato qui, in questo luogo e in questo tempo a me ignoti, ma di cui mi disinteresso essendo solo di passaggio. La Loggia Nera è dove abito. Ma io divago, torniamo all'argomento.

Smetti di singhiozzare, piccola bimba, i tuoi compagni vogliono seguire la lezione e tu non vuoi finire come Laura.

Se avessi un motto sarebbe: uccidere o essere ucciso. Molto amletico, poco tragico. Perché se muori te lo sei meritato, l’hai voluto o non l’hai evitato. Ognuno si prende ciò che è suo, non ciò che può essere raggiunto dal suo braccio. Per questo bisogna credere solo in sé stessi e rincorrere un sogno pressoché irraggiungibile. L'unica strada è il proseguire, ma è il percorso ad essere interessante, volubile, godibile. Finita la strada ne trovi un’altra, o una scarpata. Io cammino tra la gente, nella gente, ma con sempre chiara in mente la vetta desiderata. Terminata la skalata, cambio personaggio e ne faccio un’altra.

Perché quelle facce, bambini? Non mi nutro certo della vostra carne *sorriso rassicurante* ad interessarmi sono i vostri sentimenti. Il mio scopo non è uccidervi, ma possedervi, e non parlo solo di voi mocciosi, ma di tutti gli umani. Tutti quelli utili.

Praticare la possessione preclude pessimi propositi: tale processo psichico priva un corpo del pensiero originale e permette al tuo di spodestarlo a piacimento, ma bisogna essere abili per non destare il sospetto di amici e parenti del malcapitato. Il procedimento è semplice, gli oggetti che servono sono solamente un CERO (acceso precedentemente) e un FOGLIO con poche righe di pensiero scritte di tuo pugno e che racchiudano un'idea. Essa deve essere spietata. Essa deve essere pungente e nascosta. Devi riuscire a trasformare l’idea in un arpione celato nel profondo di un nido dettato dalla passione: chi ci metterà le mani lo farà con la speranza di raccogliere uova, invece gli rimarrà l'arpione impigliato. E se il malcapitato se ne accorge, è già tardi: non devi cercarlo, devi fermarti. Ma ormai è tardi.

Spero stiate prendendo appunti, dolci pargoli. Volete sapere cos'ho imparato dall'ultimo forsennato che ho posseduto? SÌ alla violenza. Questo non è un motto, ma uno slogan. Nel senso che queste parole non lasciano un morto, ma a ripeterle le ossa si slogano. Soprattutto quelle dei contrari, ovvero i pavidi pacifisti, i molli moralisti e i brutti ma buonisti. NO all’inquinamento, NO alla guerra, NO al razzismo. Tutto no per loro, per loro è sempre e solo no, e io allora dico sì. SÌ con entrambe le lettere maiuscole, per combattere quei numerosi e noiosi NO. SÌ alla violenza, non no, nonno. Vecchio, apri ancora quella fogna e hai finito di invecchiare.

Violenza domestica, violenza nelle strade.

Violenza anche nelle scuole, sì sì. Violenza solitaria e corale. Violenza fisica, poi quella verbale. Violenza è l'unica risposta valida, bambini, non fatevi fregare. La violenza è sempre attuale per chi non ha tempo di aspettare la pace. Quel mentecatto di tuo figlio va male a scuola mentre ti spacchi la schiena a fabbricare? Violenza. Quella scostumata di tua figlia mostra culo e tette quando esce a passeggiare? Schiaffi in faccia a quella piccola sgualdrina.

Basta discorsi e frasi, passa a discordie e sfasi.

Quando nessuno se l'aspetta, il grido violento spezza l’attesa. Smerda le mutande ad ogni presente e le bagna all'esecutore, forte ora di ogni attenzione. La posizione agiata non deve variare finché non avrai terminato di esplicare ogni intenzione, dalla più prevedibile alla più esagerata. La tua voce è ora foce privilegiata di violenza esasperata e incattivita da tutto l'astio che sei in grado di adunare. Dal canto mio, adulare ogni diavolo e maledire ogni astro nel durante insaporirà le minacce e ti farà sentire come uno speziale. Quel porco di D. O. benedica la libertà di espressione e il supremo Satana ti porti con sé, insipido insetto. Non sei mio figlio, non pensarci neanche per un secondo. Non sei mio figlio e non lo sarai mai.

La violenza è bella sotto ogni punto di vista e vista da ogni angolazione, ma non tutti i punti di vista da cui ho guardato apprezzavano le sue forme, prima del mio passaggio. Fanculo i punti di vista. Io non punto, sparo a vista. Non c'è combinazione più azzeccata di una Remington e una mente sregolata. L'ho provata e funziona, mia nonna ha esaurito ogni funzione. Già nonno, sono stato io. Chi l’avrebbe mai detto, eh? Comunque non funzionava più già da prima che le sparassi, ottant'anni sono tanti. Troppi. Nonno, ti do un consiglio, sparati. Oggi girerò per la città alla ricerca di bersagli ambulanti e volontari, una folla disposta a morire per placcare la mia follia e placare la mia rabbia. Ladri e puttane, non lo sapete ma avete accettato. E con ladri e puttane intendo ogni umano che cammina nel buco di culo che è l'inCreato. Prima voi, i loro figli, così non ne sentirete la mancanza. Capito bambini? Siete voi la mia prima pietanza.


D'accordo, ora basta.


Voglio essere sincero con te che stai leggendo, ormai non ha più senso prolungarmi e nasconderti il vero: questo è il FOGLIO e ho già acceso il tuo CERO, ti possiedo facendoti chiudere questo testo con la forza del





Original 2019 https://t.me/RaccontiPurgatori

Powered by il Purgatorio


Report Page