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Nome: Stëve Von Hofmann

Data di nascita: 22 Febbraio 1912

Luogo di origine: Monaco, Baviera, Germania

Nasce il 22 Febbraio 1912 in una famiglia di origini risalenti alla nobiltà prussiana, suo zio è membro dell'alto comando tedesco durante la prima guerra mondiale e suo padre, ufficiale di marina, è comandante di un incrociatore da battaglia, Classe Derfflinger.

Perí in seguito alle ferite subite durante la battaglia dello Jutland nel 1917, nello stesso anno fu conferita a suo padre la croce di ferro post morte per il suo valore e il coraggio dimostrato.

Stëve crebbe da solo, con le sue forze, con unico sostegno sua madre, una donna risoluta e rispettabile, con una certa influenza nella corte del Kaiser a Berlino, nonostante la maggior parte dell'anno lo passassero a Monaco in Baviera, loro luogo di origine.

Al termine della guerra, l'esercito e i suoi comandanti portano il disonore della sconfitta e con le pesanti condizioni imposte dal trattato di Versailles, il nuovo esercito, pensiona con anticipo lo zio, Elbert Von Hofmann.

Nel 1926 Stëve ha soli 14 anni entra nell'accademia per giovani ufficiali, una cerchia ristretta di giovani promettenti, che avrebbero comandato il futuro dell'esercito tedesco.

Lì incontra il suo principale istruttore, che lo forgia a livello morale e fisico, il suo nome è Bobben Von Stronzen, in quei 4 anni di Accademia, Bobben si occupò in tutto e per tutto della sua preparazione sul campo, sostenendo a gran voce che

" A che cazzo ti serve sapere quante paia di scarpe puoi portare sul fronte quando io ti insegno come utilizzare anche quella scarpa come arma bianca se necessario? ".

Nel 1930 esce dall'Accademia come ufficiale di fanteria motorizzata, ancora un sogno per la Germania di quegli anni, ma che con il cambio di regime diverrà realtà.

Nel 33 entra a far parte di una congrega di ufficiali che seguono con particolare interesse le idee del visionario Heinz Guderian.

Entrato nuovamente in una accademia di specializzazione.

Entra formalmente a far parte della prima divisione corazzata tedesca che a quel tempo contava poco più di una brigata.

Stëve si trova al comando di veicoli civili che simulano carri armati, imbarazzante, ma che sarà molto utile per l'apprendimento di come si utilizza un carro armato e come utilizzare i cingoli, ben diversi dalle ruote.

Nel 1936 viene inviato in Spagna, al comando di una compagnia di Panzer I e panzer II, combattendo nelle zone più di disparate, venendo ferito gravemente da una granata a frammentazione.

Tornato a casa e curatosi, gli viene insignita la croce di ferro di seconda classe, per il suo atto di coraggio dimostrato sul campo, uno dei pochi ufficiali con esperienza diretta della battaglia.

Nel 1937 partecipa alla prima dimostrazione massiva di corazzati davanti al fuhrer, con la presenza anche del Duce italiano, in quel momento è a comando della prima brigata Panzer, e ai suoi ordini circa trecento mezzi.

Nei primi mesi del 39 viene promosso a Generale di divisione, dopo essere entrato per primo a Vienna e in Cecoslovacchia nel 38, aumentando la sua influenza, pranzando persino con il maestro, Heinz Guderian e il suo staff.

Il suo senso dell'onore è ben marcato, ma non si fa scrupoli per veder L'Aquila del Reich e il nome del fuhrer sventolare in tutta Europa.

Nel 36 in Spagna uccise oltre 120 soldati Repubblicani dopo la loro resa in un piazzaforte, usciti allo scoperto vennero colpiti da un incessante fuoco di artiglieria che uccise il 90% del battaglione sopravvissuto all'attacco.

Ancora oggi quel racconto è pieno di controversie ma lui e i suoi uomini giustificarono l'azione con " la resa non poteva essere una delle loro opzioni, optammo per un bombardamento preventivo, per scongiurare ogni sacca di resistenza nel mentre la compagnia si avvicinava, risparmiando cosi preziose vite dei nostri uomini."

Estremamente freddo, riesce nell'occasione giusta a risultare piacevole, ci sa fare con le donne, non sdegnando rapporti con donne di alta estrazione sociale.

famoso tra le giovani personalità femminili della borghesia di Monaco e Berlino.