Nico

Nome: Nico Mellon

Soprannome: diotroia

Aspetto:

Alto sul metro e ottanta, non esageratamente muscoloso, e dalla carnagione chiara.

Porta i capelli mossi lunghi fino a metà collo, circa, un po' più in basso delle orecchie. Il suo colore naturale è il biondo, ma si vede meglio con i capelli neri, o viola.

Il suo viso è pieno di lentiggini, che sono l'unica cosa che odia del suo aspetto, le copre con il trucco.

Il suo occhio sinistro è cieco, per questo indossa sempre un paio di occhiali con le lenti scure. Oltre ad essere cieco, è disgustoso da vedere, avendo sclera e pupilla bianco/giallastre, e iride azzurra, mentre quella dell'altro occhio è verde intenso.

Età: 23

Sesso: maschio

Orientamento sessuale: bisessuale, preferisce le donne.

Carattere: in una parola, estroverso. Tende ad esserlo un po' troppo.

Ruolo: umano, fino a tre anni prima era un cacciatore.

Razza: umano

Sangue: marcio

Cosa gli piace: vodka con ghiaccio, le donne che fanno equitazione, il fisico dei nuotatori.

Cosa odia: direi abbastanza sé stesso

Armi: nessuna, ora. Le sue vecchie armi le tiene ancora in camera, non si sa mai. La realtà è che si era un po' affezionato ad esse.

Storia: di quello che è successo dai suoi sedici anni in giù non parla mai. Non dice neanche il perché del suo occhio cieco, se glielo chiedi, mente.

Non gli piace condividere questo tipo di cose con altre persone, l'unico che sa qualcosa è per ora Amsterdam, ma anche lui sa solo una versione parziale di tutto.

Faccio una sintesi perché ho voglia e perché posso.

Abitava con i genitori in una città molto più grande, e lontana da dove vive ora. Nella sua famiglia, erano quasi tutti cacciatori, e i ragazzi venivano addestrati dai dieci anni a prendere in mano un arma. Gli sono state insegnate debolezze, punti di forza e caratteristiche di tutte le creature conosciute. Allora, il suo desiderio era rendere fieri i genitori. Quando conobbe la sorella, a sedici anni, le sue intenzioni iniziarono a vacillare, e finì ad uccidere al solo scopo di fare soldi.

Un giorno, sui diciassette, uscì dalla casa dei suoi per non tornare mai più. Passò un lungo anno a vagabondare, e a guadagnarsi da vivere uccidendo anche altri esseri umani. Questo lo portò negli anni successivi, a cadere in depressione.

Abbandonò la 'carriera' da cacciatore due anni dopo aver conosciuto Amsterdam, e da allora vive con lui.