Le Dinamiche della Divisione Berlinese

Le Dinamiche della Divisione Berlinese

Laura Pettinari

~Prima della divisione del muro~

È appena finita la seconda guerra mondiale. La Germania a Yalta viene divisa tra unione sovietica e vincitori occidentali. La parte est conquistata per la maggior parte dell'URSS finisce a quest'ultima, mentre la parte restante a a sud ovest viene divisa tra USA, Inghilterra e Francia. Nonostante Berlino sia nel territorio spettante alla Russia e sia inoltre stata conquistata da questa il 9 maggio, l'ovest la pretende. Per risolvere la questione Berlino viene divisa tra le varie nazioni rispecchiando la situazione della Germania intera: la parte nord-est della città spetta all'URSS mentre quella sud-ovest all'Occidente. Questa viene seclata come semplice divisione politica senza però dividere fisicamente la capitale. I paesi occidentali si concordano sull'unire i loro territori creando uno stato federale, la Repubblica Federale Tedesca (RFT). In risposta anche l'Unione sovietica crea lo stato tedesco della Repubblica Democratica Tedesca (RDT). Come già precisato, la divisione di Berlino è semplicemente politica ed i cittadini di entrambe le Berlino possono circolare liberamente nella città ed usare le linee ferroviarie Berlinesi di entrambi gli stati: la U-Bahn (linea sotterranea) appartenente all'ovest e la S-Bahn (linea in superficie) della DDR. 

Nel frattempo la Germania Est realizza il pericolo alla sua portata: essa non solo ha al confine sud-ovest uno stato appartenente alla stessa nazione come nemico e potenziale aggressore, ma bensì ha anche nel centro politico e geografico del suo paese questo stesso nemico, libero di poter fare i propri progetti e costruzioni, di far circolare i propri cittadini negli spazi dello stato socialista e di poter ospitare a Berlino, senza controlli sicuri e impedimenti, agenti armati e militari. La DDR è assediata da più che probabili spie e nemici. Il clima politico è ardente e nel panorama della Guerra Fredda ciò potrebbe portare non molto improbabilmente ad una guerra tra le due potenze e a sua volta alla tanto temuta guerra atomica. 

Nel frattempo la vita quotidiana nella Berlino ricostruita per i normali cittadini scorre tranquillamente con l'assoluta libertà di movimento e la popolazione è sparsa per tutta la città. La capitale in quegli anni è l'unica realtà dove la nazione tedesca non è divisa tra i due stati. Nel frattempo gli studenti vanno all'Università o alle scuole dell'Est, risiedendo per ciò spesso vicino ai luoghi di istruzione. Allo stesso modo molte famiglie decidono di lasciare i figli a vivere dai parenti nei campi verdi e ricchi di animali di Alexanderstraße, sempre nell'Est. Invece i cittadini della DDR decidono di usare i numerosi servizi del loro stato lavorando però all'Ovest, avendo così salari più alti, vivendo vicino ai loro posti di lavoro. E la gente può scegliere di vivere da Pankow a Slachtensee, dalla via Kreutzberg alla calma Podbielskij senza alchè minimo impiccio. Ma dato più importante di tutti in quegli 11 anni di libertà è che la gente è libera di scegliere sotto quale sistema vuole davvero vivere per il resto della vita: Socialismo reale o capitalismo. Appunto per i fattori sopracitati Berlino diventa l'apoteosi della gara tra i due sistemi messa in scena sulla scena mondiale, perfino dopo la costruzione del muro.

Ma appena sotto la superficie di questa realtà quotidiana, spionaggi reciprochi vengono messi in atto. Agenti di entrambi gli schieramenti vengono scoperti ed arrestati di continuo, causando una reazione di controspionaggio e di irrigidimento delle relazioni politiche.

È il 1954 e Berlino Est è occupata nella costruzione in città dell'aeroporto di Schönefeld (l'attuale aeroporto internazionale di Berlino). I servizi segreti inglesi e statunitensi coalizzati danno il via alla cosiddetta Operation Gold: tra il '54 ed il '55 viene costruito un tunnel di 420 m passante sotto Berlino con inizio a Von Rudow e terminante ad Alt-Glienicke. Collegandosi ai cavi delle comunicazioni sotterranei, le spie riescono a registrare più di 440.000 telefonate. Ma l'Est non lo viene a sapere molto più tardi grazie agli infiltrati dell'Ovest e, indignati e decisi a farla finita con ciò, aspettando fino a pochi mesi dopo per non destare sospetti e far scoprire le spie infiltrate, fingono di scoprire il tunnel e nel '56 ne distruggono il tratto sotto la parte est della città. 

Questo sarebbe stato il più rilevante caso che avrebbe portato all'inevitabile crisi politica tra le due potenze (una sorta di crisi di Cuba tedesca) e alla sua drastica soluzione.              

Si arriva così ad una situazione problematica dove la preoccupazione sale anche tra il popolo. Queste condizioni l'intero Patto di Varsavia non le tollera più: si pretende una soluzione. Nonostante l'Ovest controllato dagli USA sia effettivamente in vantaggio in questa occasione, questo è perfettamente cosciente della pericolosità della situazione e ne è sensibilmente turbato, anche se continua ad avere una certa prepotenza nelle relazioni con la DDR. La condizione messa alla divisione della città, la libertà di movimento, è un ostacolo alla formulazione di una soluzione. Così si decide di fare un passo drastico, un passo che va contro i trattati ma è l'unica maniera di proteggere i due stati e la pace: la città deve essere divisa abusivamente e l'era della libera circolazione deve lasciare il posto a quella della sicurezza.

Un muro, una barriera è la migliore applicazione di questa conclusione.

~La costruzione del muro e le conseguenze~

È la sera del 12 agosto 1961 e la gente torna a casa come al solito.

Nessuno sa cosa però attende loro l'indomani. La notte il governo comincia l'operazione di divisione, nascosti nel buio. Attorno a Berlino ovest sorge un confine di filo spinato con vigilanza armata, dove nei giorni a seguire si costruirà un muro alto 3 metri. Il muro di Berlino non è un muro che deve isolare i cittadini dello stato socialista dal mondo capitalista, ma bensì è suo scopo isolare la città nemica.

Le motivazioni ufficiali del muro sono:

• l'azione di controspionaggio (per attraversare il muro bisogna passare nei checkpoint, dove le guardie di confine dell'Est ti controllano e perquisiscono)

• controllo dei movimenti a Berlino ovest: dalle torrette di guardia si riesce a vedere ciò che accade e se notano strani spostamenti di forze armate e simili si può provvedere in tempo

• protezione dei cittadini dall'ovest

Il muro torna comodo ad entrambi schieramenti dato che anche l'Ovest può osservare, grazie a questo, le mosse dell'Est.

Nonostante ciò l'America gli farà sempre propaganda contraria. Ma questo serve solo a denigrare il Socialismo reale dato che, come accordato, quel tipo di divisione è totalmente illegittima ed è legalmente indifendibile. Ciò comporta che una semplice segnalazione internazionale basterebbe per far abolire il muro e sanzionare i creatori; ma questo l'Occidente non lo vuole e soprattutto sa che non sarebbe la giusta soluzione. Per questo tutti i discorsi fatti dai politici delle potenze occidentali (compreso il celeberrimo discorso di Ronald Reagan) sono da considerarsi una falsa, propaganda strategica, parole senza forza ne volontà e dimostrano la falsità delle morali dietro a molte delle accuse alla DDR. Ma più di tutto ciò dimostra il tacito accordo tra le due potenze sul muro. In principio, dopo il filo spinato, viene eretto un muro in cemento di 3 metri. In seguito per evitare lo scavalcamento si metterà sul muro un cilindro orizzontale, anch'esso di cemento, che aggiunge 30 cm di altezza. Le ultime modifiche saranno la costruzione di un muro più basso, 15 m più indietro rispetto a quello originale. Tra i due muri si costruiranno strade per i militari, torrette di guardia, uffici doganali e verranno posizionate croci anticarro e filo spinato per bloccare il passaggio non autorizzato di carri armati e altri veicoli. Ma di metodi alternativi per passare il muro senza permesso ce ne sono ancora molti. Dapprima gli scavalcamenti, poi si passerà a metodi come quello del famoso caso della macchina decapottabile, poi si useranno i condotti fognari (che alla fine verranno bloccati), fino a che l'unico modo rimasto sarà la costruzione di tunnel che finiscono in cantina di amici all'ovest. La U-Bahn dell'Ovest ha stazioni all'Est e non si può legalmente impedire al treno di percorre quel tratto. Così l'Est semplicemente blocca e chiude le stazioni della linea U sul suo territorio e le militarizza in modo da non permettere di usarle come vie alternative per passare il confine est-ovest. Ad ogni tentativo di fuga scoperto, la Stasi impara e si adegua creando fantasiose soluzioni e blocchi, fino che anche il già complicato (per via del terreno umido i Berlino) metodo dei tunnel sarà impraticabile, non lasciando più nessuna via alternativa.

La filosofia è "se non hai nulla da nascondere allora puoi passare dai checkpoint e farti controllare", ma con il terrore costante delle spie , i requisiti da soddisfare per poter passare il muro per motivi personali sono spesso irraggiungibili anche da chi è innocente. È così che la gente comune rimarrà vittima dei conflitti dell'epoca e verrà sopraffatta dalla propaganda basata sulle loro vicende.

Quando l'unico metodo rimasto di attraversare il muro illecitamente sarà quello dei tunnel le cose si faranno complicate e per questo ci sarà il bisogno di aiuti rilevanti soprattutto economici per comprare il materiale. Perciò è da qui che si cominciano ad avere i casi di fuga più documentati e noti dato lo scalpore che fanno e su questi verrà fatta tanta propaganda. Ad esempio ci sarà il caso di due nostri connazionali universitari che decideranno di costruire un tunnel per andare ad ovest: la ragazza ed il ragazzo in questione hanno già tutto pronto: il piano, il punto di partenza del tunnel e la sua fine (a casa di amici all'ovest), la mappa e soprattutto i finanziamenti, forniti, come in molti altri casi , da enti e multinazionali occidentali, in questo particolare caso dalla BBC. I ragazzi danno il via al piano e, dopo vari contrattempi, riescono a riemergere ad Ovest. Nel frattempo la BBC stessa non tarda a raccontare a tutto il mondo il caso dei due ragazzi, noto loro grazie al coinvolgimento finanziario, scappati ad ovest. Come già detto i fuggitivi evasero per riunirsi ad amici e familiari, ma la BBC ignora le vere motivazioni e tralascia il particolare di aver aiutato nella fuga. La sua versione di questo caso come di molti altri sarà: "I fuggitivi attraverso un improvvisato e disperato tunnel sono fuggiti dalle violenze del comunismo e dal suo totalitario stato."

E così la vera storia di quelle persone verrà calpestata e solo le poche persone che racconteranno le loro storie agli studiosi di questo periodo storico potranno far riemergere la verità. Il governo dell'Ovest ovviamente non fa nulla per evitare le fughe ed, anzi, spesso le finanzia. La DDR ne è cosciente, ma ben presto avrà l'occasione per mettere alle strette la Germania Occidentale.

È il 3 ottobre 1964 ed un gruppo di studenti si ritrova in un panificio abbandonato di Bernauerstraße. Quei ragazzi hanno costruito un tunnel proprio in quel panificio e nei due giorni a seguire ben 57 persone riusciranno a scappare tramite questo (da qui viene il nome tunnel 57 dato a questo caso). Arriva il 5 ottobre e l'uso del tunnel è rimasto ancora indisturbato. C'è un ragazzo che controlla l'entrata della via di fuga. In quel momento arrivano due ragazzi e chiedono all'uomo se si potesse usare il tunnel per scappare. Lui risponde di sì.

Allora gli chiedono di lasciarli andare a chiamare degli amici per andare via con loro . Il controllore, titubante e conscio dei rischi, acconsente e lascia andare i ragazzi. In realtà queste non sono persone che vogliono abbandonare la DDR, ma anzi , sono proprio il contrario: loro sono alcuni degli innumerevoli agenti patriottici della Stasi.  Gli agenti patriottici sono normali cittadini che, appunto per patriottismo e fedeltà alla causa socialista, acconsentono ad aiutare il Ministero per la Sicurezza di Stato in piccoli compiti e di informarla su qualsiasi cosa considerabile rilevante per i servizi segreti.

Così questi corrono dalle guardie di confine e le avvisano. Le guardie si dirigono subito verso il luogo interessato. L'uomo ch'era di guardia li sente arrivare e corre subito dentro al tunnel, anche perché la polizia ha il diritto di sparare ai fuggiaschi e nel frattempo delle persone stanno ancora percorrendo il tunnel. Un'agente riesce ad entrare e sta alle calcagna dell'uomo. Non spara, grida solo "Fermati! Torna indietro!". Il ragazzo spaventato tira fuori una pistola e spara mirando alle ginocchia della guardia e scappa. I fuggitivi riescono a raggiungere l'Ovest, ma oramai si sa cosa è successo. Nel frattempo arrivano al panificio i rinforzi. Questi entrano nel tunnel per rintracciare gli evasori, ma nel cammino trovano un loro compagno disteso per terra morto: Questo è l'agente che aveva corso per primo dietro ai fuggiaschi. La prima ipotesi è quella che i fuggitivi lo avessero assassinato. Tra gli evasori allora quasi certamente ci doveva essere una spia dell'Ovest che aveva ucciso il sergente appena ventunenne Egon Schultz.

L'Ovest viene pesantemente accusato, ma questo replica che le prove non ci sono. In realtà ciò non si può sapere dato che l'Est non permette di lasciar varcare il confine ai documenti delle indagini. Così l'Ovest è accusato di aver ucciso una giovane guardia e nel frattempo Egon Schultz viene lodato e ricordato e a lui si istituisce il 5 ottobre una commemorazione della sua morte e al sue nome viene dedicata una delle migliori scuole militari. Inoltre a Strelitzstraße 55 viene posta una lastra alla sua memoria (oggi ancora presente). Egon Schultz è il fedele cittadino che si è immolato in nome della patria, del socialismo e della rivoluzione. Così, ormai messa alle strette, la Germania ovest dovrà cominciare a controllare se qualcuno sta aiutando a far fuggire persone dall'est e deve bloccarli sanzionandoli per legge. 

In realtà durante l'autopsia si scoprì che il colpo venne da dietro: i rinforzi, dopo essere entrati nel tunnel, spararono non sapendo che un loro compagno fosse lì e per incidente lo uccisero. Ma di questo se ne verrà a conoscenza solo nel 1989. Inoltre con la crisi di Cuba, l'America dovrà lasciare la presa sulle politiche tra le due Germanie per via del fatto che ora anche l'URSS disponeva della stessa arma politica e militare. E così le fughe dall'est divennero praticamente impossibili anche grazie a tecniche e modifiche fatte dalla Stasi e così l'ovest non poté far nulla contro la DDR tranne che usare i soliti ipocriti discorsi sul Muro.

~Conclusioni e considerazioni~

Di lì in seguito le vittime dirette del muro furono 98, contando quelle morte per cause indirette a questo il numero oscilla tra i 170 e 220. Ma le critiche fatte contro il muro, come ho tenuto precisare varie volte, sono sostanzialmente una facciata dato che, essendo il muro completamente indifendibile legalmente, bastava poco per abolirlo senza dover chiedere a Gorbačjov di abbatterlo. Cosa significa ciò? Semplicemente conferma che il muro evidentemente tornava utile ad entrambi gli schieramenti, e perciò anche l'ovest, in vari modi, s'è macchiato di sang.Ma purtroppo la propaganda dell'Ovest non venne mai smascherata in massa, soprattutto da noi in occidente, e, con una buona dose di maccartismo, queste mezze verità sono diventate "la storia" per la maggiorparte delle persone.

"Una bugia ripetuta più volte diventa verità"

Oltre alle menzogna le sul muro, terrei a smentire brevemente, a scopo di far comprendere meglio l'articolo, alcune delle più usate argomentazioni contro la DDR: il governo dittatoriale e l'onnipotenza nella vita della stasi. Il governo della Germania Est abbandonò la teoria Leninista dell'avanguardia del partito e del suo primato, liberandosi così, almeno in buona parte, della pesante burocrazia sovietica e del problema del ricambio generazionale (il quale causò in parte la deriva del PCUS). Il partito più sostenuto generalmente fu il Partito di Unità Socialista di Germania. Gli altri erano l'Unione Cristiano Democratica, il Partito Democratico Rurale, il Partito Nazionale Democratico ed il Partito Liberal-Democratico di Germania, inoltre nel parlamento spettavano il 13,4% dei seggi ai sindacati e l'8% sia alla Libera Gioventù Tedesca (organizzazione giovanile) che all'associazione Democratica delle Donne.

Per quanto riguarda la Stasi la prima cosa da dire è che aveva una massa imponente di informatori volontari, circa 170.ooo, quantità molto superiore ad organizzazioni segrete come la CIA o il KGB. L'altra importantissima cosa da dire è che la Stasi non controllò con intercettazioni i cittadini della DDR: dopo l'apertura degli archivi dei servizi segreti moltissimi rimasero di stucco scoprendo di non essere stati sotto osservazione, a differenza dei dissidenti scappati ad ovest, dato che non trovarono le fantomatiche schede che in teoria documentavano la vita privata dei cittadini (voce diffusa dalla propaganda reazionaria). E i singoli cittadini sospettati potevano accedere ai dossier stilati riguardo alla loro vita quotidiana. Per finire non aveva gli scantinati che, a parere di testimoni di seconda mano dell'epoca, servivano a torturare i dissidenti e ciò venne scoperto grazie ad indagini e perizie. E come se non bastasse, la maggior parte della popolazione voleva la riunificazione della nazione, ma non voleva la fine del socialismo: infatti nel periodo dal 1990 al 2005 la popolazione dell'Est si ribellò e lamentò inutilmente di essere stata invasa e non integrata (quelli dell'Ovest non vedevano inoltre bene i connazionali orientali). Ancora oggi la Germania rimane divisa: come disse Honecker "Se le cause del muro non verranno eliminate, la divisione persisterà nel tempo". Oggi gli abitanti dell'Est vedono la loro storia ignorata e repressa e generalmente rimpiangono la DDR: il 49% dice che il vecchio stato era migliore di quello attuale e l'8% dice che la DDR aveva più lati positivi che negativi. L'industrie e i vanti della Germania Orientale furono distrutti o lasciati fallire.

La conclusione di ciò è che lo stato della Germania democratica fu molto innovativo e funzionante, uno dei primi nel Patto di Varsavia, ma venne infangato con accuse di dubbia provenienza, così come oggi vengono infangati altri stati socialisti reali, spesso con tesi ridicole e dubbie: ne è un esempio lampante la Corea del Nord. La storia la scrivono i vincitori, ma questi mai potranno cambiarla: adesso, con mezzi come internet, con l'accesso a molti archivi di questi stati e soprattutto senza la pesante propaganda della guerra fredda (fatta da entrambi i fronti) è nostro dovere riscrivere i fatti come stanno sui ultimi settant'anni e mostrarli al mondo intero.

Perché il Socialismo non ha mai fallito, è stato semplicemente oppresso nel più lurido dei modi che il liberismo potesse trovare:

La propaganda ipocrita e la falsa informazione


✭Laura Pettinari (Лаура петти)



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