ᴇʀɪɴ ʙᴏᴜᴄʜᴇʀ

ᴇʀɪɴ ʙᴏᴜᴄʜᴇʀ


〘 𝗡𝗼𝗺𝗲 〙: 𝙴𝚛𝚒𝚗

〘 𝗖𝗼𝗴𝗻𝗼𝗺𝗲 〙: 𝙱𝚘𝚞𝚌𝚑𝚎𝚛

〘 𝗦𝗼𝗽𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼𝗺𝗲 〙: 𝙵𝚞𝚛𝚒𝚊 ( 𝙴𝚛𝚒𝚗, 𝙴𝚛𝚒𝚗𝚗𝚒, 𝙵𝚞𝚛𝚒𝚎, 𝚗𝚘𝚗 𝚎𝚛𝚊 𝚙𝚘𝚒 𝚌𝚘𝚜ì 𝚍𝚒𝚏𝚏𝚒𝚌𝚒𝚕𝚎 𝚊𝚛𝚛𝚒𝚟𝚊𝚛𝚌𝚒)

〘 𝗘𝘁𝗮' 〙: 21

〘 𝗦𝗲𝘀𝘀𝗼 〙: 𝙽𝚘𝚗 𝚜𝚎𝚖𝚙𝚛𝚎.

〘 𝗗𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮 〙:


〘 𝗦𝗲𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶 〙: //


〘 𝗚𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝘀𝗮𝗻𝗴𝘂𝗶𝗴𝗻𝗼 〙: Zero Rh+


〘 𝗠𝗮𝗹𝗮𝘁𝘁𝗶𝗲 〙:

𝙳𝙰𝙻𝚃𝙾𝙽𝙸𝚂𝙼𝙾 (𝚃𝚛𝚒𝚝𝚊𝚗𝚘𝚙𝚒𝚊)


𝚂𝙸𝙽𝙴𝚂𝚃𝙴𝚂𝙸𝙰 (𝚂𝚒𝚗𝚎𝚜𝚝𝚎𝚜𝚒𝚊 𝚅𝚒𝚜𝚒𝚟𝚊, 𝚊𝚜𝚜𝚘𝚌𝚒𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚂𝚞𝚘𝚗𝚘-𝚅𝚒𝚜𝚝𝚊)


𝙲𝙾𝙲𝙰𝙸𝙽𝙾𝙼𝙰𝙽𝙴 (𝙿𝚞𝚕𝚒𝚝𝚊 𝚍𝚊 𝚌𝚒𝚗𝚚𝚞𝚎 𝚊𝚗𝚗𝚒)


〘 𝗖𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 〙: Passa da un eccesso ad un altro nei suoi rari periodi no, mentre risulta fin troppo mite in condizioni normali. Avendo vissuto in modo confusionario l'abbandono di entrambi i genitori nutre sfiducia nei confronti del prossimo, ma la nota positiva del suo trascorso travagliato è che ha imparato ad adattarsi ai cambiamenti con una discreta velocità, ed è capace di reprimere emozioni.

Possiede un notevole sarcasmo, è capace di lasciarsi scivolare addosso insulti e gettarsi alle spalle battibecchi futili, ma sa essere estremamente vendicativa, indice di grande permalosità.

Avendo trascorso buona parte della sua infanzia in un centro di disintossicazione per minori ha maturato un gran senso di responsabilità verso se stessa e verso chi le sta intorno, non disdegna però la tranquillità di un'uscita o il rischio di una bravata. È impulsiva quando si lascia guidare dalle proprie sensazioni, determinata nel conseguire un obiettivo e soprattutto curiosa.

In ultimo, ma non per importanza, le pecche del suo carattere.

Un difetto che la accompagna fin da quando ne ha memoria è l'apatia, deve infatti sforzarsi per riuscire a mettersi nei panni di qualcun altro, per questo tende a non giustificare determinate azioni o parole nell'immediato. Spesso è solo questione di tempo, una volta che ci avrà rimuginato sopra dimenticherà l'accaduto volontariamente o a causa dei farmaci assunti per moderare il proprio umore.

Altro neo comportamentale è senza dubbio il suo essere impaziente, ciò la porta a mostrarsi agitata o ansiosa nell'affrontare determinate circostanze. Tutto ciò si manifesta con piccoli movimenti della mano accanto alle orecchie, così naturali da dare l'impressione che si stia sistemando i capelli. In realtà questo semplice gesto della mano ha la funzione di far memorizzare ad Erin ogni dettaglio sulle condizioni di azione come l'ambiente, le figure presenti, le possibili variabili, tutto per tentare di attuare la soluzione ottimale e conseguire l'obiettivo, qualsiasi esso sia. Essere maniacalmente professioniste e professionali ha i suoi vantaggi, dopotutto, seppur il gesto possa essere inteso come un tic nervoso che si palesa, appunto, solo in determinate circostanze.


〘 𝗘𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗿𝗶𝗹𝗲𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 〙:

  • Prima Crisi d'Astinenza - Nasce con un mese e mezzo di anticipo, sua madre Gwen viene ricoverata ventidue ore prima del parto per delle coliche insopportabili, scopre poco prima dell'ingresso in sala parto la reale natura dei suoi dolori. A 5 giorni dal parto, Erin viene sottoposta ad una procedura invasiva in extremis per sopperire alla crisi polmonare in corso, seguita da una trasfusione di sangue per fronteggiare all'emorragia nasale abbondante, si consiglia un percorso di disintossicazione ai genitori che, decisamente poco inclini e propensi a spendere energie dietro un problema di cui non erano neppure a conoscenza, la abbandonano al Bellevue Hospital di New York.
  • Seconda Crisi d'Astinenza - Nonostante la permanenza prolungata a casa della zia, che si era amorevolmente offerta per prendersi cura della bambina, il giro di amici della propria famiglia era il medesimo e così come Gwe, la sorella non poteva che avere particolari passatempi che coinvolgevano la nipote, almeno finché questa non perde i sensi mentre si diverte al parco della scuola, capitolando giù dallo scivolo all'età di 7 anni. La cicatrice è fortunatamente coperta dai capelli della bambina, la sua testa dura ha svolto in modo egregio la sua funzione, la bambina viene ovviamente sottratta alla zia ed affidata ad un istituto specialistico per supportarla nel lungo percorso di disintossicazione che avrebbe dovuto affrontare.
  • Terza Crisi d'Astinenza - 12 anni appena compiuti, Erin sviene sulla torta del suo compleanno festeggiato all'interno del Borderland Institute, un centro di disintossicazione che si occupa dei minori problematici come Erin, non si conoscono bene le cause della crisi ma è indubbio che si tratti di un'ennesima crisi d'astinenza, ci vogliono ben due mesi per far saltare fuori le motivazioni per cui Erin continuasse ad assumere droghe. Lo psichiatra e psicoterapeuta Nicolas Clark si dichiara colpevole di aver intrattenuto una relazione morbosa con la paziente in seguito al ritrovamento di alcuni filmati che lo ritraevano in atteggiamenti intimi con la ragazzina, che si preoccupava di rifornire di sassolini bianchi al termine di ogni prestazione.
  • Percorso presso Istituto Psichiatrico - Dai 12 ai 16 anni, Erin viene internata a causa dei traumi riportati durante i sette anni in famiglia e i successivi cinque in Istituto. La direttrice Cavill e suo marito Theodore, la accolgono in casa ottenendone l'adozione ufficiale al compimento dei sedici anni di Erin, permettendole non solo di vivere in casa propria ma anche di seguire un breve corso di studi in una scuola pubblica e di seguire alcuni progetti che la ragazza aveva già iniziato all'Istituto Psichiatrico, progetti legati alla meccanica e all'arte. Erin ha ventun'anni quando a Nicolas Clark viene concesso un sostanzioso sconto della pena, permettendogli di uscire dopo soli cinque anni di reclusione. La direttrice Cavill trova un sassolino bianco nella borsa della figlia adottiva e, eufemismi a parte, dà di matto anche se quest'ultima giura di non saperne nulla e ribadisce di essere pulita da cinque anni; la donna vuole crederle e indaga per conto proprio scoprendo che Clark aveva trovato Erin e si era fatto assumere al campus in cui la ragazza si era iscritta, le aveva anche proposto di proseguire la loro morbosa relazione dal punto in cui erano stati interrotti. Al rifiuto di Erin lui le aveva fatto dono di quell'unico sassolino in memoria dei vecchi tempi in cui, a suo dire, si amavano. Jennifer Cavill viene accusata dell'omicidio di Nicolas Clark, si dichiara colpevole costituendosi due ore dopo aver commesso l'omicidio. Il corpo di Clark viene trovato in una discarica nella periferia di Manhattan privo di denti, impronte, epidermide bruciata. Non si ha neppure la certezza che sia lui. Erin rimane nuovamente sola.


〘 𝗣𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮' 𝗠𝘆𝗲𝗿𝘀-𝗕𝗿𝗶𝗴𝗴𝘀 〙: ISTP Virtuoso

I Virtuosi amano esplorare con le proprie mani e i propri occhi, toccando ed esaminando il mondo attorno a loro, con fredda razionalità e vivace curiosità. Le persone con questa personalità sono dei creatori per natura, si spostano da un progetto all’altro, costruendo l’utile e il superfluo per il gusto di farlo e imparando dall’ambiente mentre lo fanno.

〘 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 〙:

𝗙𝗢𝗥𝗭𝗔: 10

𝗥𝗘𝗦𝗜𝗦𝗧𝗘𝗡𝗭𝗔: 15

𝗗𝗘𝗦𝗧𝗥𝗘𝗭𝗭𝗔: 30

𝗜𝗡𝗧𝗨𝗜𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘: 25


〘 𝗖𝗼𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗲-𝗪𝗮𝘁𝗰𝗵 〙🟠 che per lei è rosa, ma non importa.


Dichiaro di accettare di essere profilato/a dall’Anarchy System, e di non contestare l’esito della profilazione.

All’ingresso in città, l’accredito di 20₽ sarà immediatamente visibile sullo schermo del tuo eWatch. Sono spendibili allo Sportello.


Vi svegliate da soli, in un vagone della metro in movimento. Viaggia dentro un tunnel buio, la luce all’interno vibra con lo sferragliare delle rotaie. Avete addosso dei vestiti che vi sembrano familiari, ma i ricordi della vostra vita prima di entrare a Eden sono sfumati e incerti. Non avete altro addosso, eccetto un eWatch stretto intorno al polso sinistro. Ad un certo punto, la metro rallenta. I freni stridono, e il vagone si ferma bruscamente facendovi traballare. Le porte si aprono su una stazione completamente vuota, delle scale vi conducono in superficie. Da questo momento, la vostra vita appartiene all’Eden Project.


〘 𝗘𝘀𝗼𝗿𝗱𝗶𝗼 〙: Ricordo di aver sognato un uomo e una donna discutere, io sono la spettatrice silente del loro diverbio dai toni borgogna. Sono seduta per terra e le mie scarpe sono bianche e rosa, non ricordavo di averne di simili. Abbasso lo sguardo sulle mie dita, devo aver dipinto qualcosa, o non saprei come spiegare la sensazione di avere sui palmi della tinta scura e densa. Non so come sono arrivata sulla metro, so solo che quando mi sveglio lo stridore dei freni sulle rotaie mi balena davanti come un fulmine bluastro dalle linee seghettate e sgraziate. Non so quanto tempo sia trascorso dallo stridore dei freni della metropolitana a questo momento preciso, ma da quel che ho capito è che dalla città non si esce più, che è meglio farsi i fatti propri e che questo orologio rosa mi fa prudere il polso. Ho trovato rifugio presso un'officina abbandonata e dismessa, ho cercato di mettere a nuovo alcuni SUV con quel che avevo e ci ho attaccato sopra le inferriate di alcuni vecchi letti presi dal retro, dall'angolo che probabilmente era dedicato alla raccolta di ferro vecchio. Sono quasi certa che queste auto siano rubate, i precedenti proprietari non sono ancora venuti a reclamare nulla e io non le ho ancora provate fuori da questo piccolo magazzino. Ho dipinto le fiancate di azzurro e viola, credo, mi piacciono. Rimango qui, al chiuso, approfittando del generatore d'emergenza e del servizio elettrico che ancora regge, nonostante la città, appunto, sembri pressappoco deserta.


〘 𝗙𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 〙: Randagi 🍁


〘 𝗗𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 〙: 15₽

Coltello - 5₽


Report Page