EDA

EDA

Eda

.

reputiamo che la chat whatsapp riferita alla classe 1F non sia un canale ufficiale da utilizzare con la scuola, soprattutto visti gli accadimenti delle ultime settimane, abbiamo la certezza, che sia un contenitore gestito senza alcuna direttiva e finalità scolastica. Organizzato d’altro canto molto bene nella creazione di sottogruppi vergognosi e di bassa lega nei quali non si fa altro se non parlare dell’assente di turno in modo malevolo e calunnioso, fingendo di conoscere particolari della vita privata di costui e indurre in uno stato di soggezione morale e psicologica i partecipanti, così bene da non avere il minimo dubbio di presentarsi alla fonte del problema e chiederne eventuali spiegazioni.
Non siamo mai stati contattati da nessun genitore della classe, nemmeno da chi ha ordito questo imbarazzante teatrino.
Abbiamo fatto domande lecite nei giorni scorsi ma non ci è stato risposto nulla, nuovamente l’atteggiamento si commenta da sé.
Non abbiamo la nostra versione dei fatti da esporre. Abbiamo la verità. E la verità é che i racconti -perché solo così si possono chiamare- a cui i genitori hanno dato conto sono falsi, frutto di una mente a quanto pare invidiosa e malevola.
Hanno riportato, come é nel diritto di ciascuno, le loro ragioni alla Dirigente scolastica che se ne é fatta carico.
Ma hanno insinuato che noi l’avessimo corrotta, hanno insinuato che la documentazione da noi presentata fosse falsa, hanno richiesto -Loro- la didattica a distanza per il figlio di qualcun altro, il nostro.
A noi pare, avendo seguito la vicenda da vicino, che la Dirigente scolastica abbia esaudito la maggior parte delle richieste (e quindi i favori, se proprio vogliamo stare a guardare, li ha fatti ai genitori piuttosto che a noi..).
La corruzione fa parte della mente di chi la insinua.
La documentazione é stata ritenuta valida ed opportuna.
Siamo spiacenti per non essere riusciti a concedere la didattica a distanza, purtroppo non dipende da noi genitori e nemmeno dalla Dirigente scolastica (che guarda un po’ ha il dovere di includere e non di escludere) ma dipende da altri fattori che sicuramente avrà spiegato a questi genitori abbondantemente.
Siamo sicuri inoltre, che abbia anche fatto cenno di avere situazioni analoghe nelle scuola di via Colombo ad Abbiategrasso dove, in nessun caso, i genitori si sono comportati in questo modo, gretto ed imbarazzante.
In merito al rientro in un set più leggero di conversazione in chat, ricordiamo che non abbiamo iniziato noi ad appesantirlo, suggeriamo, anziché gettare nuovamente fango su altri, di concentrarsi più su se stessi, pur tuttavia siamo sicuri che tra l’esiguità della materia cerebrale e l’assenza di coscienza, unita ad una buona dose di arroganza e boriosità alcuni soggetti riescano a spiccare un bel salto in leggerezza.
Pertanto, non condividendo in nessun modo l’operato del rappresentante di classe in merito alla vicenda, e verificato che l’attività di commento nella chat denigratoria persiste, pur avendo la Dirigente scolastica espresso una conclusione alla vicenda, ed in aggiunta a motivazioni attinenti alla specie non troviamo la necessità ulteriore di rimanere in questa chat.



Report Page