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Kate

Sinossi: Vittorio è sposato da vent'anni con Anna, ma da tredici sì e no, si rivolgono la parola nonostante continuino a vivere insieme.

È quindi abbastanza singolare che lui perda il lume della ragione quando lei gli comunica che vuole divorziare... e che decida di riconquistarla.

Commento: Questo romanzo mi ha colpita subito per via del titolo che rievocava un nomignolo spietatamente simpatico, con cui amavo e amo tuttora🤭🤭🤭, ridicolizzare il mio ex… Coso… quello lì insomma, quello che anche solo pronunciarne il nome mi provocava spasmi alla bocca dello stomaco e una sensazione di freddo sulla pelle come se fossi stata rinchiusa dentro una cella frigo, dimenticata e lasciata morire.

Ho iniziato a leggere e sono stata conquistata senza alcuna pretesa, innamorandomi di Vittorio, pagina dopo pagina e immaginandomelo con la stessa faccia di Alessio Boni, che semplicemente gli calzerebbe a pennello come un vestito cucito su misura da un sarto professionista. Un incredibile colpo di fulmine.

Rebecca Quasi ha iniziato pubblicando i suoi libri tramite Streetlib, una piattaforma di distribuzione che raggiunge tutti gli store mondiali e che le ha permesso una diffusione ampissima. Nonostante l'italiano non sia una lingua internazionale, i suoi racconti, sono stati scaricati dalla Germania, Regno Unito, Francia, Turchia, agli Stati Uniti, Brasile, Argentina e Messico.

Come è possibile?

Semplice. Il suo è uno stile leggero e mai banale, diretto, immediato che rende il romanzo scorrevole ed efficace. La scelta di usare un linguaggio colloquiale e ironico permette al lettore di non annoiarsi mai.


Complimenti all’autrice per essere riuscita a rendere “leggero” un momento che di leggerezza non ha nulla e che spesso viene vissuto come un’enorme sconfitta di se stessi e di ciò in cui si ha sempre creduto.

Un buco nero difficile da colmare o scordare, trasformato in qualcosa, come un recipiente di acqua fresca da cui attingere e trarne solo ciò che di positivo c'è stato tra due persone.

“Re Artù, Ginevra, Coso e la sgualdrina”, il cui significato capirete solo leggendo e ridendo come me, ve lo assicuro, è un bellissimo inno alla vita di tutti i giorni, nel quale gli eroi sono persone che svolgono lavori normali, fanno la spesa e devono cucinare. Che hanno pensieri veri e tormenti altrettanto reali. Che ridono e s'incazzano come succederebbe normalmente a chiunque.

Lì dentro ci siamo noi, proprio noi, con tutti i nostri pregi e difetti, messi a nudo sotto una delicata lente di ingrandimento.

Consiglio questo romanzo a chi crede nell’amore e a tutte le Anna che devono “sopportare” un Vittorio per tutta la vita e sono ben liete di farlo.

Il seguito si intitola “Endorfine” e, inutile dirvelo, consiglio di leggere anche quello e non solo, tutti i romanzi della Quasi infatti meritano di essere letti.


Un abbraccio

Kate🦋

^^


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